L’arte di Antonio Marras incontra “Perdersi a Eudossia” ispirato a ‘Le Città Invisibili’ di Italo Calvino. Durante la Design Week a Milano, nell’atelier NonostanteMarras

  • In occasione della Design Week a Milano, Antonio Marras, creativo, stilista e artista, è protagonista di “Perdersi a Eudossia”, ispirato a Le Città Invisibili di Italo Calvino. Le città di NonostanteMarras sono 11 e per avere le loro chiavi bisogna consultare mappe e decifrare indizi. Dal 9 al 14 aprile 2019, presso l’atelier di via Cola di Renzo 8 a Milano (ingresso libero).

Io me l’immagino quelle città e tutte le voglio visitare. Le città sono tante come tante sono le stelle e sono magiche. Ci vuole una mappa per scoprirle perché un po’ non ne hanno voglia di essere scoperte. Le scopri, le conquisti, le riveli e le vanifichi. Le città sagge, quelle orgogliose e testarde (come quelle sarde), faranno di tutto per non farsi scoprire.

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Confonderanno le mappe, renderanno pubbliche cartine imprecise e con- torte. Tutte segni, incastri, rimandi, indicazioni, codici, segnali e riferimenti. Uffa, ci vuole testa e determinazione per volere esplorare queste città! Sono 11 e se vuoi consultare le loro mappe sono qui , estese e distese in altezza cosicché per guardare bene bene le strade, gli incroci e gli edifici devi sollevare lo sguardo sempre più in alto, verso cielo, più è grande la città.

Qualcuno dice che sono dei tappeti, è vero lo diceva Italo Calvino nelle sue “Città invisibili”
“Perdersi a Eudossia è facile. ma quando ti concentri a fissare il tappeto riconosci la strada che cercavi in un filo cremisi o indaco o amaranto…”

Il tappeto di Eudossia conserva la forma della città invisibile, ordinata in figure simmetriche che ripetono i loro motivi lungo linee rette e circolari, gugliate dai colori splendenti, trame che si alternano lungo l’ordito. Al contrario, la città è caos, confusione, rumore. Ma a uno sguardo meno distratto non sfugge che il tappeto è la prova che c’è un punto dal quale la città mostra la sua vera realtà. In quell’ordine immobile, chi si perde trova una risposta, il racconto della sua vita, le svolte del destino. Tappeto e città: due oggetti legati da un misterioso rapporto. Quale dei due è la vera mappa dell’universo? Quale approssimativo riflesso dell’altro? Il responso dell’oracolo è ambiguo e l’uomo del nuovo millennio contempla il tappeto e ascolta il racconto. La storia è appassionante ed è la storia dell’uomo.

Le città del nostro mondo conosciuto sono 11 e per avere le chiavi bisogna entrare nella stanza dove ci sono le mappe e provare a decifrarle. Nella stanza si entra in silenzio, si passa leggeri, si vola, si prega, si ama. E quello che trovi sono indicazioni per far viaggiare la mente, ognuno a suo modo,”ognuno col suo viaggio, ognuno diverso e ognuno in fondo perso dentro i fatti suoi “.

Le città sono:
PASKADEVADDA La città delle passionarie. La passione al primo posto.

CUATA Città nascosta. Difficilissimo trovarla. Solo per gente determinata, che di trovarla si è fatta una ragione di vita.

A BARROSA Ognuno si veste sempre come se fosse un giorno di festa, perché alle feste bisogna portare rispetto.

NIEDDA La città che è la somma di tutte così come il nero è il colore che assorbe tutti gli altri.

LLIUA È la città soporifera, la città dove si cammina come in una bolla di schiuma. La percezione della realtà arriva lenta, lenti sono i movimenti e lento è il risveglio.

ORLANDO Per i contrastati, per gli opposti che si attraggono, per gli interrotti, per i gemelli diversi, per i lunatici.

BRITANNIA È la città per i dandy, per chi vive per il gusto di vestirsi e di piacersi.

CONCORDIA La città del più. Più decori, più orpelli, più ricami, più ori e più felicità.

GORROPPIA È la città della memoria. Tutto quello che viene scarta- to, rifiutato, dismesso, buttato viene preservato, lavato, smontato, ricucito per rinascere e assumere un‘identità nuova come risultato delle vite precedenti.

SAGRETA È la città dove possono entrare solo chi sa mantenere un segreto.Per questo è quasi disabitata.

ASTASÌA Dopo Venezia e Las Vegas è la città dove si va per convolare a nozze. Ma solo quegli sposi che che sono proprio, proprio innamorati dell’amore, “perché l’amore quando ti colpisce è proprio innamorato”.