LA VERSILIANA. Pietrasanta, il presidente Benedetti lancia l’idea di celebrare Luis Sepúlveda al “Caffè” con tutte le persone che lo hanno conosciuto

Un incontro con tutte le persone che lo hanno conosciuto per ricordare Luis Sepúlveda. E’ questa l’idea lanciata dal presidente della Fondazione Versiliana Alfredo Benedetti per rendere omaggio allo scrittore cileno Luis Sepúlveda, la cui scomparsa ha sconvolto il panorama culturale internazionale così come la Città di Pietrasanta a cui lo scrittore era molto legato e la Versiliana che lo aveva per prima accolto grazie alla sua amicizia con Romano Battaglia, storico patron del Caffè. (Nella foto sopra il titolo: Sepúlveda, primo da sx, mentre riceve la cittadinanza onoraria di Pietrasanta dall’allora sindaco Mallegni, al centro, presente Romano B attaglia).

Anch’ io come molti concittadini ho avuto l’onore di conoscere Luis Sepúlveda – racconta il Presidente Benedetti Con Pietrasanta aveva instaurato un profondo legame: era molto amico di Romano Battaglia e per questo è stato più volte ospite degli incontri letterari della Versiliana ed era stato insignito della cittadinanza poetica prima e onoraria poi. Era un amante della libertà, un pensatore autonomo, uno scrittore che con parole leggere ha saputo esprimere concetti profondi, dall’impegno ambientalista alla lotta per la democrazia. Lo ho fatto attraverso le sue storie ed i suoi personaggi, lasciando sullo sfondo della narrazione messaggi di grande significato.”

Tante sono state le persone lo hanno conosciuto in Versilia e la Fondazione Versiliana intende ricostruire la figura di Luis Sepulveda attraverso le loro testimonianze.

“Amministratori, scrittori, giornalisti, personaggi del territorio, semplici cittadini – sono queste le persone che intendiamo coinvolgere in uno dei nostri prossimi incontri estivi. In tanti ricordano quando Sepúlveda si presentò su invito della maestra Maura Fornari al Teatro Comunale di Pietrasanta, sorprendendo tutti, per vedere la recita scolastica della Gabbianella ed il gatto che insegnava ai bambini a volersi bene tra diversi, ma soprattutto a osare per imparare a volare. Il virus si è portato via uno scrittore straordinario, ma non i suoi personaggi, i suoi luoghi, le sue idee di libertà.