“L’uomo del diluvio” e l’emigrazione. Poi “4 donne e una canaglia” e il “Revival!” che parte dall’operetta

“L’uomo nel diluvio” si confronta con lo spettatore su un’urgenza tragica e reale della società e del Paese in cui viviamo: l’emigrazione. Chi è l’uomo nel diluvio? In principio era Noè, oggi siamo tutti noi (nella foto sopra il titolo una scena dello spettacolo, scatto di Flavio Boretti). Al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci venerdì 10 e sabato 11 febbraio 2017, ore 21, si racconta la storia di un uomo, un padre di famiglia, un attore italiano, che si rende conto del nostro rischio di paralisi collettiva, che comprende la necessità di migrare per poter vedere il proprio fallimento: un artista che sceglie l’ormai mitica capitale della cultura, del teatro, del welfare, della civiltà che è Berlino. Lo spettacolo è scritto e diretto da Simone Amendola e Valerio Malorni, con Malorni unico protagonista in scena. “Il progetto nasce dall’incontro con l’immagine di un libro per bambini – spiegano Simone Amendola e Valerio Malorni – sulla storia dell’arca di Noè. Nel libro vi è raffigurata la moglie del patriarca di fronte alla porta di casa, nell’atto di mangiarsi le unghie. Il marito, impegnato nella costruzione dell’arca, le ha dato il compito di scegliere e prendere tutto ciò che intende salvare, ma lei di fronte all’uscio di casa non entra, indugia, e si mangia le unghie. Di fronte al diluvio quotidiano che siamo chiamati a vivere, cerchiamo di costruirci un’arca, in cui custodire ciò che ancora rimane, ciò che ancora sta”.

“Il nostro uomo – proseguono Amendola e Malorni – non parla di carriera, di come arricchirsi, di come farsi largo nella competizione con facili scorciatoie, cerca piuttosto un pubblico che dia riconoscimento, esistenza, motivazione e significato al suo lavoro di artista, e vivere di questo dignitosamente”. L’emigrante scopre presto che Berlino è una realtà molto più gelida e nevosa di quanto pensasse, è un sistema efficiente e politicamente corretto, ma senza anima. E però, in uno spazio culturale italiano, gli offre una sorprendente occasione di riscatto, per sé e per il teatro. “Raccontiamo la storia di questa società – dicono Simone Amendola e Valerio Malorni – nella storia di un uomo che ha bisogno di un’arca e ha solo un ombrello, abbiamo voluto mostrare il suo movimento per uscirne, dalla nebbia, dallo stagno”.

“QUATTRO DONNE E UNA CANAGLIA” AL VERDI DI MONTECATINI TERME

Il teatro francese è di scena al Teatro Verdi di Montecatini Terme che – dopo le registrazioni di “Cavalli di Battaglia”, lo show di Gigi Proietti andato in onda su Raiuno – venerdì 10 febbraio 2017, ore 21, riprende la stagione con una pièce che sta registrando diversi esauriti in questa stagione: “Quattro donne e una canaglia” con protagonisti forti di parabole artistiche di tutto rispetto. Una  squadra di qualità scelta per una commedia brillante: Marisa Laurito, Corinne Clery, Barbara Bouchet, Paola Caruso e Gianfranco d’Angelo interpretano il testo di Pierre Chesnot. Un parigino che giunge alla carriera di commediografo nel 1973, in maniera quasi casuale, dopo essere passato attraverso i mestieri più disparati fra cui quello di cantante nei cabaret di Pigalle: le sue opere hanno raccolto dagli anni ’70 ad oggi un siccesso internazionale, perché del teatro del Novecento francese, Chesnot conserva intatto il gusto per il divertissement e per la leggerezza strutturale, l’estro per la costruzione di meccanismi comici efficaci e per l’invenzione di dialoghi ricchi di verve. A ciò aggiunge una personale attitudine a concepire trame accattivanti e vicine a una realtà condivisibile, in cui non manca qualche accenno di critica sociale… Linee che ritroviamo in “Quattro donne e una canaglia”, godibile piéce che fa sorridere nell’edizione firmata da Mario Scaletta con la regia di Nicasio Anzelmo.

Davvero straordinarie e divertenti le donne orbitanti attorno a questo classico Maschio Crudele (La Canaglia) che in maniera impenitente alterna la propria vita da una donna ad un’altra con cadenza decennale, fino a collezionare un’ex-moglie, una moglie, un’ex-amante ed una amante poco più che adolescente. Fin qui tutto sembra sotto il suo controllo sapiente e magistrale. Un nuovo impensabile e irrealizzabile progetto della canaglia scombina questo apparente perfetto menage. La canaglia sembra spacciata, ma nell’imprevedibile finale dimostra tutta la sua coerenza. Ogni interprete si muove con grande maestria e leggerezza, coinvolgendo il pubblico in un susseguirsi irrefrenabile di ilarità, coinvolti da un succedersi di irresistibili malintesi e gustose battute. Divertente, dissacrante mette in evidenza il rapporto quasi mai risolto tra uomo e donna e del quale non possiamo farne a meno.

Biglietti: da € 20 a € 35 (d.p. inclusi)

Prevendite: tutti i giorni presso la cassa del teatro ore 10,00-13,00 e 15,30-19,30 e su www.teatroverdimontecatini.it – Circuito Regionale Box Office – www.boxol.it e www.ticketone.it

“REVIVAL!”, DALL’OPERETTA A OGGI: PRIMA NAZIONALE AL POLITEAMA PRATESE

In prima nazionale sabato 11 e domenica 12 febbraio 2017 al Teatro Politeama Pratese arriva lo spettacolo “Revival!” di e con Sandro Querci (vedi le due foto di scena a corredo dell’articolo). Un viaggio nella musica che partirà dall’operetta, passerà per gli anni Trenta per approdare ai giorni nostri, anzi, anche a quelli di domani. Con scelte mai banali e sempre di grandissima qualità. Accanto a Querci sul palco, Serena Carradori, Francesca Nerozzi e Elena Talenti.

Letteralmente “revival” significa ritorno alle tendenze del passato, che ritroviamo filtrate qui dalla sensibilità del regista Sandro Querci. Musiche, brani italiani e internazionali che hanno incantato il pubblico, prosa comica e drammatica, gusti, tendenze, appartenenti ad un recente passato. Un allestimento elegante, con testi di prosa esilaranti e brani musicali intramontabili eseguiti dal vivo, per uno spettacolo che ha richiesto oltre 80 giorni di prove, che vede ben 27 cambi di costume e prevede la produzione di un cd audio. Proprio dal passato inizierà la carrellata di “Revival!”, andando a ricercare le canzoni straordinarie che hanno fatto conoscere l’Italia nel mondo: “Vivere”, “Ma l’amore no”, “Vecchia Roma”, “Love in Portofino”, “Chitarra suona più piano” oltre una fantasia di operette. Non mancherà una preziosa incursione nella canzone internazionale con “New York, New York Theme song”, “On my own” e molto altro, oltre un inedito scritto e composto da Sandro Querci.

Verrà anche riproposto un monologo dallo spettacolo “Da Te a Me”, col quale Querci ha vinto il Premio come miglior autore-attore al festival Internazionale del Cinema, Teatro e Televisione, oltre ad estratti di prosa da Benelli, Malaparte, Pratolini.

Drammaticità e comicità alternate in un vortice di emozioni, avvolte in una scenografia scintillante, fra specchi, luci, lustrini e ”bauli di ricordi”. “Revival!” è la terza produzione teatrale targata Walters Produzioni, nonché la terza in assoluto in Italia green, diretta, prodotta e organizzata in applicazione del Gea, Green Entertainment Act, in applicazione delle procedure ecosostenibili pubblicate in Movie Cluster e Green Set  in Italia nel 2015 e nell’ edizione francese nel 2016 ideata e iscritta per il Teatro da Barbara Gualtieri.

Prezzi biglietti: da 16 a 20 euro, previste riduzioni. Non si effettuano riduzioni per le rappresentazioni del sabato. Per informazioni e prevendita: sportelli del circuito regionale Box Office. online sul sito 
www.boxofficetoscana.it. Presso Teatro Politeama Pratese, via Garibaldi – Prato. Tel. 0574 603758. teatro@politeamapratese.com – www.politeamapratese.com