LA POLEMICA. Mostra di Modigliani a Livorno e gli accertamenti della Corte dei Conti: il sindaco Salvetti e l’assessore alla cultura Lenzi rispondono al consigliere comunale di Fratelli D’Italia Andrea Romiti

La notizia è ‘passata’ su un quotidiano e in tv, ovvero accertamenti della Corte dei Conti in merito alla mostra di Modigliani che Livorno, ai Bottini dell’Olio – Museo della Città – ha allestito in occasione del centenario della morte, dall’autunno del 2019 all’inizio del 2020. E’ così intervenuto il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea Romiti, che già a suo tempo aveva sollevato alcune questioni a proposito della grande esposizione.  Ecco a seguire il testo della replica del sindaco di Livorno Luca Salvetti e delll’assessore alla Cultura Simone Lenzi. (Sopra il titolo: il murale in via Roma a Livorno dedicato a Modigliani, che nella strada nacque il 12 luglio 1884).
“Il giornalista Stefano Vidori del Tg3 regionale fa un servizio su una mostra dedicata a Modigliani attualmente in corso a Vienna e, su una polemica per un presunto falso dello stesso autore, ricorda che ad organizzarla è Marc Restellini  che nel 2019 ha portato la mostra di Modigliani a Livorno e sulla quale ci sono stati accertamenti amministrativi della Corte dei Conti, già resi noti e discussi in Consiglio Comunale. A questo punto il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea Romiti, autore all’epoca di un esposto, ritira fuori in maniera subdola la notizia, spacciandola come una qualche novità sulla faccenda.  Siamo di fronte ad un meschino opportunismo politico – scrivono Salvetti e Lenzi – che vorrebbe farsi forza della distrazione dei cittadini livornesi che invece sono molto attenti e sanno distinguere la strumentalizzazione e la politica di bassa lega. 
Romiti fa fatica a ritagliarsi uno spessore politico degno di rilevanza e quindi non trova di meglio che provare a  screditare il lavoro dell’Amministrazione che, in mezzo a mille difficoltà sta portando avanti in maniera seria il programma di rilancio della città. 
È lo stesso Romiti che in estate, in maniera incomprensibile, si spendeva perché si sostenesse  Aldo Spinelli e l’ambigua cordata di soci alla guida del Livorno Calcio invece di voltare pagina. Ed è lo stesso Romiti che auspicava che non recuperassimo l’Ippodromo “Caprilli” o che non si costruisse  la scuola volano.
Quel Romiti che dice no all’Ospedale nuovo puntando sul vecchio anche quando, come in questi giorni, i medici lo indicano come inadeguato, ancor di più in tempo di pandemia.
Insomma quel Romiti che voleva fare il sindaco per dar senso alla propria carriera politica, meno per il bene della città e dei livornesi.
Quanto alla vicenda della Mostra di Modigliani le cose sono sin troppo semplici. 110.000 visitatori hanno avuto l’opportunità di vedere a Livorno opere di Modigliani autentiche senza ombra di dubbio. La mostra è stata acquistata da una società con sede a Dubai e all’erario dello Stato è stata corrisposta l’IVA dovuta con il sistema del reverse charge, come previsto dalla legge. 
Nessun paradiso fiscale dunque. 
Solo il paradiso artificiale nel quale evidentemente brancola la mente di Romiti, che si rifiuta di intendere ciò che è in realtà molto chiaro.
Molto chiaro è, in definitiva, che dietro la figura di Modigliani si agitano interessi spaventosi, legati all’expertise delle opere. Interessi dai quali sarebbe saggio stare lontani il più possibile”.