La nuova orchestra LaFil al Teatro dell’Arte di Milano (il 17 novembre) per la chiusura di Book City. Sul podio Marco Seco, in programma Beethoven e tre Lieder di Schubert. Con la voce del mezzosoprano Adriana Di Paola

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Il direttore Matcop Seco (Ph. Francesco Prandoni. Sopra il titolo: l’orchestra LaFil / ph. Nicola Malnato)

Per celebrare la chiusura di BookCity, la grande manifestazione milanese dedicata al libro e alla lettura, giunta all’ottava edizione, la nuova orchestra LaFil si riunisce per l’ultimo appuntamento del 2019 a Milano con un concerto a ingresso libero in programma domenica 17 novembre 2019 al Teatro dell’Arte alle ore 21. Protagonisti il direttore d’orchestra italo-argentino Marco Seco, già sul podio de LaFil per le residenze estive in Liguria, il mezzosoprano Adriana Di Paola e l’attrice e cantante Anna Nogara.

  • Battezzata lo scorso maggio negli spazi inusuali del Palazzo delle Scintille, nell’area dell’ex Fiera Campionaria, LaFil propone una concezione di orchestra in cui generazioni diverse di artisti si incontrano e si riconoscono in un progetto innovativo di diffusione della musica. Tra le sue fila si affiancano una squadra di giovani talenti e musicisti di grande esperienza provenienti da orchestre come quella del Teatro alla Scala, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la Gewandhausorchester, i Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker, l’Orchestre national de France e la St. Paul Chamber Orchestra di New York.

Per il concerto conclusivo di BookCity LaFil suonerà la Seconda Sinfonia di Beethoven e tre Lieder di Franz Schubert, su testi di Goethe, affidati alla voce del mezzosoprano Adriana Di Paola: Gretchen am Spinnrade (Margherita all’arcolaio) ed Erlkönig (Il re degli Elfi), entrambi nella trascrizione per orchestra di Max Reger, e Ganymed, in quella di Richard Strauss. L’attrice e cantante milanese Anna Nogara leggerà la traduzione dei testi, prima di ogni Lied, e frammenti da Un “concerto” di 120 professori tratto dall’Adalgisa di Gadda. Marco Seco racconterà al pubblico la genesi dei brani.

 

«Questo programma – dice Marco Seco – è legato al contributo e all’influenza che il mondo letterario, e in particolare Goethe, ha avuto nello sviluppo del primo Romanticismo, che è stato il repertorio scelto per questo primo anno di vita de LaFil. I Lieder di Schubert su testi di Goethe furono sicuramente tra i più conosciuti già all’epoca delle prime esecuzioni e hanno profondamente trasformato l’arte delle parole in musica e il modo in cui quest’ultima può evocare storie, emozioni e la natura. La Seconda Sinfonia di Beethoven – prosegue il direttore d’orchestra – fa parte di un momento di grande cambiamento nella vita del compositore tedesco, che in quegli anni aveva scoperto di soffrire della malattia che lo avrebbe portato alla sordità. Si percepiscono fortemente i contrasti tra i canoni musicali dell’epoca e il turbamento romantico che darà sfogo al suo genio futuro».

Tra le novità dell’orchestra anche il progetto #LaMusicaOltre, attraverso il quale LaFil sta raccogliendo fondi per organizzare concerti, corsi e altre iniziative tra scuole, centri di accoglienza e di aggregazione nelle zone periferiche di Milano, dove è limitata l’offerta di attività legate alla musica classica. Tutti possono contribuire alla raccolta fondi sulla piattaforma della Rete del Dono, basta un click qui. Per informazioni: support@lafil.com +39 3663165927 

Nata anche grazie all’impegno del Comune di Milano, con cui è in vigore l’Accordo di collaborazione sottoscritto il 22 maggio 2019 per la realizzazione di concerti ed eventi culturali di interesse civico per il triennio 2019-2021, LaFil nei primi mesi di attività è stata guidata da Daniele Gatti, che ha diretto l’integrale delle sinfonie di Schumann e di Brahms in due cicli di concerti concentrati nell’arco di un finesettimana ciascuno, e ha suonato con solisti come il violinista tedesco Frank Peter Zimmermann e il violoncellista Jan Vogler.