LA BELLEZZA FERITA. A Siena fino a ottobre 2017 le opere di Norcia e dintorni salvate nel terremoto

Il 24 agosto 2016 un forte terremoto colpisce il centro Italia. Il 26 e 30 ottobre 2016 un’altra scossa sismica “ferisce” Norcia e il territorio circostante. La Basilica di San Benedetto, la Concattedrale di Santa Maria Argentea e tutte le chiese della città e dintorni sono distrutte. I monaci, insieme alla popolazione, pregano in ginocchio nella piazza, dinanzi alla statua del Santo che ha fondato l’ordine benedettino. A seguito del sisma, la Protezione civile, il Corpo nazionale Vigili del Fuoco, il Comando Carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale e la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria, insieme con l’Ufficio beni culturali dell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia, hanno provveduto alla messa in sicurezza delle opere d’arte del territorio. Alcune di queste opere, ricoverate nei depositi, saranno nuovamente mostrate al pubblico per raccontare la “ferita” subita dal patrimonio culturale della zona di Norcia.

Le opere, appartenenti all’Archidiocesi, che riportano le numerose “ferite” provocate dal recente sisma, sono ospitate dalla città di Siena e protette all’interno delle sue viscere: nella cosiddetta “Cripta” sotto il Duomo, dedicato alla Vergine Maria, e nel percorso del Santa Maria della Scala, luogo principe dell’accoglienza, dai pellegrini agli infermi, dai bambini abbandonati, i gittatelli, fino agli indigenti, senza cibo né tetto. La mostra è intitolata “La bellezza ferita. Norcia, Earth Heart Art Quake. La stanza rinasce dai capolavori della città di San Benedetto” e resterà aperta per dieci mesi, fino al 29 ottobre 2017 (biglietti da 8 a 18 euro, info e booking bellezza ferita@operalaboratori.com, tel. 0577 286300, www.operaduomo.siena.it, www.santamariadellascala.com) prevede un itinerario attraverso i capolavori prima custoditi all’interno di basiliche, santuari e pievi del territorio. Una serie di video, concessi dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, e materiali fotografici di fotoreporter locali permetteranno inoltre la visione delle fasi di recupero delle opere dopo il terremoto (nella foto grande sopra il titolo Crocefisso, attribuito a Benedetto da Maiano, Ancorano – Chiesa di Santa Maria Bianca; a lato Santa Maria della Pietà, Preci; in basso particolare del Crocefisso dell’abbazia di S. Eutizio, Preci. Le immagini sono di Massimo Achilli – Sabap Umbria).

L’esposizione documentaria, che si deve all’impulso dell’Arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, in collaborazione con la Soprintendenza dell’Umbria, diretta dalla dottoressa Marica Mercalli, è promossa dall’Ufficio beni culturali dell’Arcidiocesi di Siena, diretto da don Andrea Bechi, dal rettore dell’Opera della Metropolitana di Siena, Gian Franco Indrizzi, e sostenuta dal sindaco di Siena, Bruno Valentini, con l’organizzazione di Opera-Civita. L’iniziativa è seguita anche da padre abate Bernardo Gianni, abbazia San Miniato al Monte. Tale progetto permette la presentazione del territorio di Norcia e delle sue opere a un pubblico vasto che ogni giorno raggiunge Siena, facendo conoscere al turismo internazionale la drammatica realtà delle zone terremotate, ma anche il forte orgoglio civico del popolo che le abita. Norcia, così danneggiata nel suo intimo, impetra ora una rinascita. I promotori e gli organizzatori hanno destinato un contributo economico all’Archidiocesi di Spoleto-Norcia per le fasi di restauro e ricostruzione.

Anche Siena è stata colpita da una serie di terremoti tra il 1466 ed il 1467, ma Norcia e Siena sono unite soprattutto da forti motivazioni spirituali: Norcia è la città natale di San Benedetto, fondatore dell’ordine dei benedettini, e Siena ha dato i natali a San Bernardo Tolomei, fondatore della congregazione benedettina di Santa Maria di Monte Oliveto.

Il progetto intende far conoscere la “ferita” che ha colpito la popolazione del territorio e il patrimonio culturale e sensibilizzare a contributi di restauro e di sostegno alle popolazioni colpite dal sisma.

Giorni di apertura della mostra da ora all’ottobre 2017:

CRIPTA
23/12/2016 – 29/10/2017 Tutti i giorni

SANTA MARIA DELLA SCALA
23/12/2016- 6/1/2017 Tutti i giorni
7/1/2017 – 31/01/2017 Tutti i giorni tranne il martedì
1/02/2017- 28/02/2017 Sabato e Domenica
1/03/2017- 14/03/2017 Tutti i giorni tranne il martedì
15/03/2017- 15/10/2017 Tutti i giorni
16/10/2017- 29/10/2017 Tutti i giorni tranne il martedì

Chiuso il 25/12/2016