“La bella giovinezza”, Francesco Ricci (insegnante al liceo classico) prova a raccontare i “millenials”

“Nessuno è molto serio quand’ha diciassett’anni”. Inizia con la citazione di Arthur Rimbaud il nuovo libro di Francesco Ricci “La bella giovinezza” (Primamedia editore, pagine 136, € 14,00) dedicata ai giovani nati agli inizi del 2000 e perciò definiti Millennials. La presentazione è in programma martedì 17 ottobre 2017 a Siena alla Biblioteca Comunale degli Intronati (via della Sapienza 5, sala storica, ore 17.30). Dialogheranno con l’autore Luigi Oliveto, giornalista e scrittore, Marina Berti, insegnante, moderati dalla giornalista Katiuscia Vaselli.

Chi sono? Cosa pensano? Cosa sognano i giovani d’oggi? Prova a rispondere a queste e altre domande Francesco Ricci, docente di letteratura italiana e latina al liceo Classico “Piccolomini” di Siena, e lo fa attraverso trentadue saggi brevi, trentadue frammenti di un universo giovanile che pare avere mutato in profondità stili di vita, comportamenti, idee, percezioni, aspettative, dipendenze, interessi dei nostri giovani. «Ho cercato di far confluire quel poco o quel tanto che ho imparato sugli adolescenti in qualità di docente, di instancabile lettore, di genitore. Credo che la diversità di questi tre ambiti sia alla base della commistione di elementi autobiografici, di dati ricavati da studi scientifici, di osservazioni tratte da romanzi di giovani autori, di una quasi ormai trentennale pratica quotidiana con studenti di età compresa tra i quattordici e diciannove anni», scrive Ricci nella introduzione.

Nel sottotitolo al volume “Sillabari per Millennials” c’è l’omaggio a Goffredo Parise e ai suoi brevi meravigliosi racconti disposti in ordine alfabetico. Alcol, Amicizia, Amore, Bellezza, Calcio, Creaturalità, Dio, Droga, Entusiasmo, Famiglia, Giustizia, Inquietudine, Internet, Libri, Moda, Musica, Noia, Omosessualità, Paura, Politica, Prossimo, Qualunquismo, Ribellione, Sconfitta, Scuola, Sesso, Solitudine, Turpiloquio, Umiltà, Viaggio, Violenza, Volontariato. Sono queste le parole con le quali si è misurato l’autore nel descrivere l’universo giovanile di questo inizio di millennio. Senza mai rinunciare ad uno stile piacevole, mai noioso, ricco di richiami letterari, citazioni musicali o casi tratti dalla cronaca di tutti i giorni.

L’autore – Francesco Ricci è docente di letteratura italiana e latina al liceo classico Piccolomini di Siena, città dove risiede. È autore di numerosi saggi di critica letteraria, dedicati in particolare al Quattrocento (latino e volgare) e al Novecento, tra i quali ricordiamo: “Il Nulla e la luce. Profili letterari di poeti italiani del Novecento”, “Alle origini della letteratura sulle corti: il De curialium miseriis di Enea Silvio Piccolomini”, “Amori novecenteschi. Saggi su Cardarelli, Sbarbaro, Pavese, Bertolucci”, “Anime nude. Finzioni e interpretazioni intorno a 10 poeti del Novecento” (scritto con lo psicologo Silvio Ciappi), “Un inverno in versi”, “Da ogni dove e in nessun luogo”, “Occhi belli di luce”, “Tre donne. Anna Achmatova, Alda Merini, Antonia Pozzi”, “Pier Paolo, un figlio, un fratello”, “Laggiù nel profondo. Mondo letterario e mondo psicoanalitico in Lehane, McCarthy, Schnitzler, Serrano, Tobino” (scritto con lo psicoanalista Andrea Marzi). Inoltre, ha scritto il capitolo dedicato alla letteratura per il volume collettaneo interdisciplinare “Il Postmoderno”. Tiene il blog #Iragazziterribili sul sito www.toscanalibri.it.