La barca Ca’ Moro affondata sarà rimossa fra gennaio e febbraio dallo specchio acqueo davanti ai 4 Mori. Ospitava il ristorante galleggiante gestito dalla coop sociale Parco del Mulino: l’esperienza proseguirà comunque o con una nuova barca oppure a terra. La solidarietà di tutta la città di Livorno e di un gruppo di imprenditori

A Palazzo Comunale a Livorno sono stati illustrati tempi e modalità per la rimozione dell’imbarcazione Ca’Moro, ristorante galleggiante gestito dalla cooperativa sociale Parco del Mulino – dove lavoravano 5 ragazzi down come camerieri oltre ad altre quattro persone – affondata il 20 agosto 2021 nello specchio d’acqua antistante piazza del Pamiglione, dove c’è il monumento ai 4 Mori.

La vicesindaca Libera Camici e le assessore all’Ambiente Giovanna Cepparello e al Porto Barbara Bonciani, insieme al consigliere regionale Francesco Gazzetti, hanno precisato come la firma del protocollo con il Comune e tutti gli enti e le aziende interessate abbia finalmente dato il via alle operazioni di demolizione del Ca’Moro, che tra gennaio e febbraio saranno portate a termine.

L’affondamento del Ca’ Moro ha attivato una generosa risposta solidale della città di Livorno, dell’Amministrazione Comunale -che ha organizzato un concerto di beneficenza- delle istituzioni e degli imprenditori portuali, riuscendo a raccogliere la somma di € 138.778,68.

L’intera cifra sarà destinata a proseguire il “Progetto lavoro” della cooperativa “ Il Parco del Mulino” che ha lo scopo di favorire l’integrazione sociale dei ragazzi diversamente abili e di offrire loro un lavoro adatto alle capacità di ogni singolo individuo.

Non sarà semplice rimuovere l’imbarcazione del Ca’ Moro per le sue cattive condizioni . Nell’impossibilità di uno spostamento, il natante sarà ridotto in parti, con tagli preliminari longitudinali tese a indebolire la struttura, per essere poi smantellato. Si lavorerà sia nella parte esterna che in quella sott’acqua con i sub dell’azienda SubSea Livorno. I rifiuti saranno trattati e destinati allo smaltimento, il tutto nel rispetto dell’ambiente marino e della complessa normativa.

Per la rimozione del peschereccio si sono mobilitati :

Comune di Livorno
Autorità di Sistema Portuale MTS
Regione Toscana
Capitaneria di porto
Vigili del fuoco
Arpat
Guardia di Finanza Sez. Navale
Impresa Tito Neri srl
Labromare srl
SubSea Livorno Srl
Aamps Spa
STILM di Ing. Launaro

Tre realtà imprenditoriali, Neri, Labromare e Stilm, lavoreranno a titolo gratuito: la prima seguirà la complessa parte di demolizione dell’imbarcazione tramite pontone direttamente dallo specchio acqueo portuale, assistita da Labromare che gestirà l’antinquinamento, il traporto ed il trattamento dei rifiuti, mentre Stilm coordinerà la parte di sicurezza.

L’obiettivo della cooperativa sociale “Il Parco del Mulino” è di far rinascere il Ca’ Moro 2.0 con l’acquisto di una nuova barca o con il definitivo trasferimento a terra.

“L’affondamento del Ca’ Moro è stato un duro colpo per la città che si è mobilitata dimostrando una grande solidarietà – ha affermato la vicesindaca Camici – e l’Amministrazione Comunale si è messa subito in moto organizzando un concerto di beneficenza che ha registrato il tutto esaurito. Alla generosità dei livornesi si è aggiunta la disponibilità delle istituzioni e imprenditori portuali per la rimozione del natante, che ringrazio a nome dell’Amministrazione”.

L’assessora all’Ambiente Giovanna Cepparello ha aggiunto che “la Regione Toscana si è complimentata per la generosità della città di Livorno, sia per la risposta dei cittadini, sia per quella delle istituzioni e imprenditoriale. Non sarà un’operazione semplice portare a termine la demolizione del Ca’ Moro – ha detto l’Assessora – sia dal punto di vista burocratico, sia dal punto di vista pratico perchè le condizioni di ammaloramento del natante non permettono di tirarlo su così com’è, quindi sarà ridotto in parti. Aggiungo un ringraziamento a tutti coloro che hanno firmato il protocollo, alla cittadinanza livornese sempre pronta nei momenti del bisogno, all’Arpat e all’ufficio Ambiente del Comune di Livorno. Tengo a precisare che tutte le operazioni avverranno in maniera da tutelare al massimo l’ambiente”.

L’assessora al Porto Barbara Bonciani ha sollineato l’importanza del progetto di natura sociale del Ca’ Moro e il momento in cui ha riunito, su richiesta del sindaco Luca Salvetti, la comunità portuale. “In quel momento gli imprenditori e le istituzioni portuali hanno dimostrato sensibilità e solidarietà. E’ doveroso il mio ringraziamento nei loro confronti”.

Per la Regione Toscana era presente il consigliere Francesco Gazzetti che ha portato i saluti e i ringraziamenti dell’assessora regionale all’Ambiente Monia Monni. “Livorno ha dimostrato di essere una comunità unita, ognuno con le proprie funzioni e responsabilità – ha specificato il consigliere Gazzetti – e quando Livorno fa Livorno, non ci sono limiti irraggiungibili. La grande solidarietà nei confronti del Ca’ Moro, a cui ha partecipato anche la Regione Toscana, è un esempio di come, quando tutti fanno il loro dovere, si ottengono ottimi risultati e la soddisfazione è grande”.

L’artista Stefano Pilato sceglierà alcune parti del Ca’ Moro per trasformarle in opere da costruire insieme ai ragazzi della cooperativa “Il Parco del Mulino”. Le opere d’arte saranno messe all’asta e il ricavato sarà versato nel conto corrente del Ca’ Moro.

Erano presenti in Sala Cerimonie il presidente e il direttore della cooperativa “Il Parco del Mulino”, l’Arpat, la Capitaneria di Porto, e rappresentanti delle imprese Neri, Labromare, SubSea Livorno, Stilm.