Il kolossal storico “The Fortress” inaugura giovedì 22 marzo la 16ma edizione del Florence Korea Film Fest

Storie di potere, strategia militare, sopravvivenza e dignità si intrecciano in “The Fortress” il colossale storico (nelle foto alcune scene della pellicola), firmato dal regista Hwang Dong-hyuk che inaugurerà la 16ma edizione del Florence Korea Film Fest, giovedì 22 marzo 2018 alle 20.00 al cinema La Compagnia di Firenze. Il film, vincitore di ben sei premi alla 37esima edizione dei Critics Choice Awards, è accompagnato dalla colonna sonora di uno dei pilastri della musica giapponese, il compositore Ryūichi Sakamoto.

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Applaudita dalla critica per la poderosa ricostruzione storica, la pellicola ambientata nel 1636, racconta l’invasione Manciù della Corea del Sud, che costrinse l’imperatore a chiudersi in una fortezza iniziando un rapporto dialettico con i suoi consiglieri per uscire in maniera diplomatica da una situazione drammatica, sarà presentata in sala dal regista Hwang Dong-hyuk. Prima della proiezione è in programma la performance dei Vocal Blue Trains, coro polifonico diretto da Alessandro Gerini, con una canzone nazionale coreana e una italiana, in un mix di gospel, rock e funk arricchito da armonie jazz. In occasione della cerimonia di inaugurazione del festival, la vicesindaca Cristina Giachi consegnerà le chiavi della città all’attore Ha Jung-woo, ospite speciale della rassegna, che presenterà in anteprima italiana il suo ultimo film “Along with the Gods: The Two Worlds” sabato 24 marzo.

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Il regista di “The Fortress” (Foto di Lisa Lebedeva)

“Ho realizzato questo film per dare una possibilità di ripensare al passato anche in termini contemporanei – dichiara il regista Hwang Dong-hyuk – nonostante sia una storia ambientata molti anni fa rimane molto attuale. In passato, la Corea era stretta tra forze molto più grandi di lei, come la Cina delle dinastie Ming e Qing. Adesso, la situazione è un po’ più complicata perché ci sono l’America, la Cina, la Russia, la Corea del Nord e il Giappone ma la Corea del Sud rimane sempre al centro di queste problematiche.

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Per la realizzazione di “The Fortress” posso dire di essermi ispirato a una pellicola come “The Revenant” di Alejandro González Iñárritu sotto gli aspetti che riguardano la crudità delle scene, la sofferenza dell’attore e la risoluzione dei conflitti, discostandomi dai drammi storici coreani che hanno invece una visione più fusion e mescolano la fantasia con vari generi. A ulteriore riprova dell’ammirazione nei confronti del collega IñárrituIl, ho cercato la collaborazione del compositore giapponese Ryūichi Sakamoto proprio dopo averlo apprezzato nella colonna sonora di “The Revenant”, anche se Fellini e Benigni rimangono i miei modelli italiani di grande cinema”.

Il regista Hwang Dong-hyuk adatta il materiale letterario fornitogli dal romanzo “Namhansanseong” di Kim Hoon realizzando un’opera cinematografica in cui scontri fisici tra eserciti e scontri dialettici fra statisti mantengono in egual misura un’incessante tensione, indagando la guerra attraverso il filtro della diplomazia e della dialettica applicandolo con successo all’azione. Nel 1636 durante la Seconda invasione Manciù della Corea, Injo, 16° re della dinastia Joseon, è asserragliato insieme a una parte della sua corte all’interno di una fortezza situata sul monte Namham. In un serrato e costante dialogo con i suoi più fidati consiglieri il sovrano è dibattuto fra la decisione di resistere a tutti i costi contro un nemico militarmente assai più potente, oppure cedere alla diplomazia che lo costringerebbe a una umiliante resa. Nel frattempo l’esercito reale è stremato dalla fame e dal gelo. Accompagna la suggestiva messa in scena, enfatizzandola senza mai soverchiarla, un’impeccabile colonna sonora composta da Ryūichi Sakamoto, che segna il legame tra cinema giapponese e coreano. Lee Byung-hun, nel ruolo del Ministro Choe Myeong-gil, regala un’interpretazione di grandissimo spessore e maturità che, seppur spogliata dall’appeal della sua ben nota e magnetica fisicità, esalta il fascino intatto di un grande interprete che abbraccia con classe e consapevolezza una nuova fase della sua carriera.

EVENTI COLLATERALI
Prima della proiezione a partire dalle ore 20.00 i Vocal Blue Trains, coro polifonico diretto da Alessandro Gerini, si esibirà sul palco del festival al Cinema La Compagnia cantando una canzone nazionale coreana e una italiana, in un mix di gospel, rock e funk arricchito da armonie jazz.

Il festival è organizzato grazie al contributo di Regione Toscana, Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia, Consolato Onorario della Repubblica di Corea in Toscana, Istituto Culturale Coreano a Roma, Comune di Firenze, FST – Fondazione Sistema Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Main sponsor: Asiana Airlines, Conad, Il Bisonte. Media partner: AsianFeast.org, AsianWorld, Cinematographe, K-Tiger, Firenze Spettacolo, LongTake, Movieplayer, Mugunghwa Dream, Mymovies, Novaradio, Radio Italia Cina, Radio Toscana, TaxiDrivers, Vertigo24.

Info: Florence Korea Film Fest, via San Domenico 101, Firenze | 055 50 48 516 | info@koreafilmfest.com | www.koreafilmfest.com

I luoghi: Cinema La Compagnia, via Cavour 50r, 055 268451 | Piazza della Repubblica | Villa Bardini, Costa S. Giorgio, 2, 055 2006 6206.

Prezzi: ingresso singolo proiezioni pomeridiane intero 5€, ridotto 4€; proiezioni serali intero 6€, ridotto 5€ | ingresso proiezioni speciali (“The Fortress” e “Algong With the Gods”) 6€ | ingresso giornaliero 3 film, intero 12€, ridotto 10€ | ingresso giornaliero 4 film intero 18€, ridotto 16€ | abbonamento 50€ intero 40€ ridotto | ingresso masterclass con l’attore Ha Jung-woo 2€ per il pubblico non accreditato (con registrazione obbligatoria su eventi@koreafilmfest.com), gratuito per studenti | Ingresso per Danza coreana al Cinema La Compagnia 5€ | Ingresso gratuito per mostre, dimostrazioni sportive, corsi di pittura e prova dell’hanbok.