Jazz Meets, sul palco della Fortezza Vecchia appuntamento (il 5 agosto) con il clarinetto di Mirco Mariottini e il pianoforte di Andrea Pellegrini

Mercoledì 5 agosto 2020, alle ore 21.30, sul palco della Fortezza Vecchia, per la5° edizione della rassegna Jazz Meets, concerto Jazz con un duo straordinario di musicisti che lavorano insieme da più di 20 anni e che insieme hanno inciso e lavorato con Paolo Fresu, con Paul McCandless e altri artisti del panorama internazionale contemporaneo: Mirco Mariottini, clarinetto, e Andrea Pellegrini, pianoforte in un repertorio di musiche scritte dagli stessi musicisti e standard. (Sopra il titolo: Andrea Pellegrini, by Gi Menic, e Mirco Mariottini sotto a destra).

Mirco Mariottini, fra i più importanti clarinettisti jazz europei, diplomatosi in clarinetto col massimo dei voti si è poi dedicato al jazz e alla composizione. In seguito ottiene la laurea specialistica in Jazz presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, sempre col massimo dei voti. Ha collaborato con John Taylor, Glenn Ferris, Paul McCandless, Tony Scott, Sainkho Namtchylak, William Parker, James Newton, Butch Morris, Sadiq Bey, Antonello Salis, Chris Laurence, Ares Tavolazzi, Diana Torto, Ettore Fioravanti, Paolino Dalla Porta ecc. Nel 1997 è stato presentato dall’Italian Instabile Orchestra come nuovo talento del jazz di ricerca in Italia. Ha suonato in USA, Gran Bretagna, Spagna, Grecia, Germania, Belgio, Georgia e Turchia. Musicista eclettico ed attento a molteplici espressioni artistiche e musicali ha collaborato a performances nell’ambito del teatro, delle arti visive e della danza (“Soli sulla tenerezza” con Virgilio Sieni, “Fool Lear” di Alessandro Garzella e “Variazioni per voce e clarinetti da Macbeth” con l’attrice Francesca Russo e in “Occasioni” con Marco Baliani) realizzando inoltre musica per istallazioni permanenti. 

Ne 2005 viene pubblicato dall’etichetta Splasc(h) il suo primo Cd da leader dal titolo “Nugae”. Collabora alla realizzazione del Cd di Stefano Battaglia dal titolo “Re: Pasolini”, pubblicato nel 2007 dalla prestigiosa etichetta tedesca E.C.M., la più importante del mondo per questo ambito, e in innumerevoli altre incisioni discografiche. Recentemente ha composto e registrato la Suite “Visioni in musica sugli scritti di David Lazzaretti”, dedicata alla figura del “mistico-rivoluzionario” che visse a metà ottocento in Toscana. Realizza nel 2011 la colonna sonora per il documentario “La Duecentenaria” con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano. Collabora con RAI TRADE alla realizzazione di musica per trasmissioni televisive. Viene citato dal flautista americano James Newton, durante un’intervista, come uno degli eredi di Eric Dolphy. Fa parte del Glenn Ferris Italian Quintet con il quale ha pubblicato il cd  “Animal Love”.

Andrea Pellegrini discende dalla genealogia di musicisti Pellegrini-Vianesi. Diplomato in Jazz con lode, il suo stile “poliedrico e eclettico” (Musica Jazz) attinge a stili diversi con influenze Third Stream. Ha suonato in tutta Italia e Olanda, Inghilterra, Lituania, Latvia, Rep. Slovacca, Danimarca, Austria, Francia, Svizzera, Germania, Finlandia, Australia, USA e Canada in 30 anni di attività con i migliori musicisti di jazz e di musica improvvisata. Molti musicisti di oggi sono stati suoi allievi: Giulio Carmassi (Pat Metheny Quintet), Tommaso Novi (Gatti Mezzi), Motta, Mattia Donati ecc. E’ docente nei Conservatori italiani. Ha pubblicato un centinaio di interviste, recensioni e 2 libri (Livorno, dalla musica americana al Jazz, con Maurizio Mini, Erasmo 2013, e Mirabolanti avventure di un jazzista, Erasmo 2014), ristampato nel 2020 nel centenario della morte del grande artista livornese. Il suo ultimo Cd su Piero Ciampi ha ricevuto il premio della giuria al Premio Ciampi, consegnato da Gianfranco Reverberi.