“InOpera, quando l’arte parla di Amore”: a Rosignano il progetto di Alessio Pizzech che coinvolgerà docenti, ragazzi e associazioni del territorio (da ottobre a febbraio). Il fulcro sarà il Teatro Solvay seguendo “L’Elisir d’amore” di Donizetti

Presentazione venerdì 4 ottobre 2019 alle ore 17 all’Auditorium di Piazza del Mercato a Rosignano Solvay del progetto “InOpera, quando l’arte parla di Amore” di Alessio Pizzech. La presentazione sarà nell’ambito del Settembre Pedagogico 2019.

Dopo il successo dello scorso anno, InOpera 2019/2020 si svolgerà da ottobre a febbraio, prevedendo formazione per i docenti, attività nelle scuole con i ragazzi e con le associazioni del territorio, momenti spettacolari e performativi presso il Teatro Solvay e non solo. Il progetto InOpera, promosso dal Comune di Rosignano Marittimo, è il frutto della collaborazione con AsLiCo (Circuito Lirico Lombardo / Progetto Opera Educational, riconosciuto dal Miur), l’Associazione Musicale Antonio Bacchelli, la Schola Cantorum ed il Gruppo Filarmonico di Rosignano, con il supporto dell’Università Popolare, di altre Amministrazioni -come il Comune di Santa Luce- e di tutti i soggetti privati che hanno investito in questo innovativo percorso culturale.

“Presentiamo la seconda edizione di InOpera con grande orgoglio e soddisfazione – dichiara l’assessore alla cultura Licia Montagnani – perché siamo sempre più convinti che questo progetto sia la strada maestra per rendere la cultura accessibile e condivisa dalla nostra comunità. L’accessibilità alla cultura è uno dei principali obiettivi di questa Amministrazione e solo partendo dall’infanzia si può costruire una cittadinanza attenta e consapevole. La lirica, declinata con linguaggi diversi secondo le fasce di età che andrà a toccare il progetto, sarà l’occasione per parlare attraverso la musica di argomenti importanti e attuali, come la valorizzazione delle diversità e il rapporto tra fabbrica e campagna”.

L’opera “Elisir d’amore” di Gaetano Donizetti (celeberrima l’aria “Una furtiva lagrima”) sarà il centro di questi mesi di lavoro, con una serie di attività che riguarderanno le scuole: dai bambini di nido e materne, fino ai ragazzi delle scuole superiori, passando per elementari e medie. 

Il Teatro Solvay sarà il centro propulsore di un’attività che si diffonderà in tutte le frazioni del Comune e toccherà anche luoghi inusuali. Questa edizione coinvolgerà direttamente 1700 persone tra insegnanti e studenti, ramificandosi come un grande albero nelle case e nelle famiglie. La musica e l’arte diventeranno i motori di socialità e di affettività. 

Sul tema “Parlare d’amore attraverso l’opera” sono in programma incontri e momenti di riflessione, presentazione di libri e quanto altro possa servire a creare coesione sociale ed educazione alla bellezza. 

“L’Amore per i luoghi e per le persone che vivono i luoghi -precisa Alessio Pizzech – può rappresentare uno strumento che lega Fabbrica e Campagna come due dimensioni del fare umano, come due dimensioni che hanno storie e destini talora antitetici ma che nel nostro territorio rappresentano risorse da valorizzare e conoscere. Fabbrica e campagna sono lo sfondo/mondo di Elisir d’amore. Poi il 27 febbraio sarà la volta di Rigoletto e ragioneremo di come l’amore debba essere in grado di valorizzare le diversità e metterle in relazione tra loro”.