IN PALCOSCENICO. Al teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio “Cin Cin – Incontro con il vino” (da Noè a Giacomo Tachis). Al Garibaldi Mileventi di Prato appuntamento con Rick Dufer. A Marcialla una pièce sul destino di un’avvelenatrice

CAMPI BISENZIO / Cin Cin – Incontro con il vino per la rassegna “Teatro nel teatro”

Un racconto tra aneddoti e curiosità, intrecci e poesia, ispirati a grandi storie sul nettare degli dei. Questo è “Cin Cin – Incontro col vino”, lo spettacolo di e con Antonio Petrocelli (foto sopra il titolo), volto noto dei film di Nanni Moretti, Francesco Nuti, Marco Bellocchio, Carlo Mazzacurati e Daniele Lucchetti, che andrà in scena sabato 28 gennaio 2023 ore 21.00 al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (Piazza Dante 23, Firenze). Nell’ambito della rassegna “Teatro nel teatro”, che trasforma il palcoscenico del Dante in un vero e proprio “ridotto” a cura di Fondazione Accademia dei Perseveranti e con la direzione artistica di Andrea Bruno Savelli, un viaggio attraverso i secoli da Noè a Giacomo Tachis, con un omaggio speciale al grande enologo fiorentino padre dei vini Super Tuscan e responsabile del cosiddetto Rinascimento dell’enologia italiana (ingresso 12€, info www.teatrodante.it).

“Mi piace pensare che il vino si sia assicurato un futuro agganciandosi a tre elementi: eros, religione e poesiadice Petrocelli. “In una favola poetica dell’autore tedesco Friedrich Holderlin si narra che in un tempo felice uomini e divinità convivessero sulla terra. Quando gli dei decisero di andarsene, come promessa di ritorno lasciarono il vino. Durante lo spettacolo ripercorro testimonianze e racconti legati a questa amatissima bevanda, dalla civiltà greca agli umanisti fino all’Ottocento italiano con Manzoni e Pascoli, entrambi grandi bevitori. Anche Leopardi nello Zibaldone, facendo saltare tutti i luoghi comuni sulla sua figura, riconosceva al vino la capacità di allontanare tutte le amarezze della natura, e Carducci ci ha lasciato addirittura una poesia dedicata a una bottiglia di Valtellina. Dobbiamo anche ricordare che la prima cosa che fece Enea una volta giunto sulle sponde del Tevere fu offrire coppe di vino in ringraziamento Giove, da che ne consegue che l’Italia è stata letteralmente battezzata col vino. Sarà un racconto umoristico che arriva fino ai giorni nostri in un alternarsi di citazioni colte e aneddoti popolari”.

 

Teatrodante Carlo Monni

piazza Dante 23

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biglietteria@teatrodante.it

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PRATO / Al Garibaldi Millventi c’è Rick Dufer con le Vite di Spinoza

Quante volte è vissuto Spinoza? Eretico dal cuore d’oro, un reietto pieno di umanità e buone intenzioni, uno scomunicato dalla fede indefessa: Spinoza non solo fu tutto questo, ma il suo spirito è sopravvissuto, oltre il tempo e lo spazio, incarnandosi a più riprese dentro corpi e menti tra le più disparate.
Scrittori, scienziati, autrici e filosofi, ma anche inventori, alieni e chi più ne ha più ne metta. Le vite di Spinoza sono tutte intorno a noi, dove meno ce le aspettiamo, perché il pensiero e le idee riescono a varcare quei confini che i nostri corpi non sanno superare.
Scritto e recitato da Rick Dufer.
Rick Dufer

Riccardo Dal Ferro consegue il diploma classico a indirizzo linguistico presso il liceo “G. Zanella” di Schio (VI) e si laurea successivamente in filosofia presso l’Università di Padova. Collabora con numerose riviste, cartacee e online, trattando di attualità, filosofia, letteratura. Si occupa di storytelling e copywriting attraverso vari progetti multimediali. Dal 2007 insegna scrittura creativa e sceneggiatura e nell’anno 2009/10 collabora con la cattedra di “Storia del pensiero scientifico” del professor Fabio Grigenti, all’Università di Padova. Porta avanti un progetto di divulgazione letteraria e filosofica sul web attraverso il suo canale YouTube “Rick DuFer” e il suo programma podcast “Daily Cogito“, partecipa periodicamente a conferenze e organizza seminari. È autore e interprete di molti monologhi teatrali a sfondo letterario, filosofico e satirico. Inventa la Stand-Up Philosophy, spettacolo di satira filosofica che nel 2016 porta in tutta Italia. Nel 2014 pubblica il suo romanzo d’esordio “I Pianeti Impossibili”, che sarà riedito nel 2021. Nel 2015 fonda la sua scuola di scrittura e creatività “Accademia Orwell”. 

Collabora con vari enti formativi e culturali sparsi su tutto il territorio come per esempio l’associazione Popsophia. Nel 2016, su invito di Umberto Eco, interviene al Festival della Comunicazione di Camogli con una conferenza dal titolo “Divulgo Ergo Sum”. È presidente di giuria alla decima edizione (2017) del Festival Internazionale “Fiuggi Film Festival”. È direttore della rivista accademica ENDOXA, patrocinata dall’Università di Trieste ed edita da Mimesis. Nel giugno 2018 esce il suo libro “Elogio dell’idiozia”, saggio filosofico che nel 2021 vedrà una seconda edizione ampliata e rivista. Nel 2019 esce per De Agostini il suo “Spinoza e Popcorn“, libro che racconta le più importanti idee filosofiche analizzando le serie televisive. Nel 2020 esce la raccolta di racconti gotici “I Racconti della Vera Nuova Carne“, per Poliniani, illustrata dalla moglie Ary De Rizzo, artista e divulgatrice. Nel 2020 pubblica per Audible il podcast originale “Parole Preziose“, in collaborazione con l’amico e collega Roberto Mercadini. Nello stesso anno esce il podcast originale “A Mente Libera” per Storytel. Con Storytel esce anche “Cose Serie“, un podcast esclusivo sulla relazione tra filosofia e serie TV. Nel 2021, Poliniani Edizioni ripubblica in un’edizione rinnovata “Elogio dell’idiozia” e “I pianeti impossibili“. Ad aprile 2022 esce il suo nuovo libro “Seneca tra gli Zombie”, edito da Feltrinelli. A febbraio 2023 è prevista una nuova pubblicazione con Feltrinelli il cui titolo è ancora segreto. I suoi monologhi teatrali “Seneca nel Traffico”, “Quanti GIGA pesa Dio?” e “Le Vite di Spinoza”, che mettono insieme filosofia e satira, girano tutti i teatri d’Italia dal 2019 con grande successo di pubblico.
La programmazione dei film, tutto il programma, 
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°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°MARCIALLA / In scena Chiara Savoi in “Giulia Tofana” Il Destino di un’Avvelenatrice

Teatro a chilometro zero, sabato 28 gennaio 2023 alle 21,30 al Teatro Comunale Regina Margherita di Marcialla (Barberino Tavarnelle – Firenze). In scena Chiara Savoi in “Giulia Tofana” Il Destino di un’Avvelenatrice. Di Giovanni De Rubertis e Stefano Tigli. Con anche Matteo Casamonti e Miriam Forconi. Musica di Angela Maggi e Stefano Tigli. Una compagnia locale di accertate qualità artistiche. In seno alla nuova stagione 2022/2023.

Giulia Tofana è stato un personaggio controverso realmente vissuto nella prima metà del XVII° secolo, la cui fama, dovuta alla produzione e vendita di un potente veleno capace di ammazzare senza lasciare tracce, si è protratta per i secoli successivi fino ad Alexandre Dumas che cita l’Acqua Tofana nel suo Conte di Montecristo.

Le notizie biografiche su questa donna sono poche e incomplete. Forse figlia di Thofania d’Adamo venne giustiziata a Palermo nel luglio del 1633 per aver avvelenato il marito. Rimasta orfana, non ebbe modo di studiare, ma conosceva molto bene i veleni. La storia la vuole destinata ad una vita da prostituta contro la quale ella lotterà finché le fu possibile.

Durante il lockdown Giovanni De Rubertis e Stefano Tigli, si trovano a condividere riflessioni su questa figura femminile così controversa e dalle loro considerazioni nasce un manoscritto che ha l’ambizione di raccontare, un’anima in bilico fra la cronaca nera e il riscatto sociale. Nel testo emerge la sensibilità di chi prova a guardare le cose da un altro punto di vista, quello delle donne.

Il dolore, la forza e il coraggio di Giulia sono affidati all’interpretazione della improvvisatrice senese Chiara Savoi. Nello spettacolo Giulia si trova nella cella di Castel Sant’Angelo accompagnata nei suoi ricordi da volti senza tempo affidati al mimo Matteo Casamonti e alla danzatrice Miriam Forconi.