Il ritorno all’ORT di Salvatore Accardo. Debutto a Castelfiorentino, poi repliche a Firenze (30 novembre, Festa della Toscana), Pisa e Arezzo

  • Un programma di grande impatto emotivo quello proposto da Salvatore Accardo (sopra il titolo, ph. Marcella Cistola) per questo suo ritorno all’ORT. Debutto a Castelfiorentino il 29 novembre 2018 (Teatro del Popolo) e poi repliche a Firenze il 30 novembre per la Festa della Toscana (Teatro Verdi), il 1° dicembre a Pisa (Teatro Verdi), ed infine ad Arezzo il 3 dicembre (Pieve di S.Maria).

Il violinista Salvatore Accardo è una delle glorie musicali d’Italia. In attività da oltre sessant’anni, carriera internazionale cominciata, diciassettenne, a seguito della vittoria del Concorso “Paganini” di Genova nel 1958, da allora ha suonato con le maggiori orchestre del mondo, fa tanta musica da camera, insegna (è tra i fondatori dell’Accademia Walter Stauffer di Cremona) e si è dedicato anche alla direzione d’orchestra. E appunto nella doppia veste di solista-direttore torna nel cartellone dell’Orchestra della Toscana: suona il Concerto op. 61 di Beethoven e dirige Notte trasfigurata di uno Schönberg crepuscolare ancora distante dal rivoluzionare la grammatica della tonalità.

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ORT, Orchestra della Toscana (ph. Marco Borrelli)

Il Concerto per violino in re maggiore op. 61,l’unico composto da Ludwig van Beethoven per lo strumento, è un caposaldo del repertorio violinistico. Offre l’immagine di un autore sontuoso e muscolare, ritmicamente scolpito, però anche capace di intima cantabilità e umorismo rustico. Scritto in poche settimane nell’autunno del 1806 in un clima di serena produttività, è legato ad un momento felice nella vita dell’autore. E si sente. Oggi è una delle sue opere più amate e più ammirate dal pubblico. Composto per esaudire la richiesta di un solista di prestigio, il violinista Franz Clement (ventiseienne all’epoca della composizione), non generò grandi entusiasmi in quest’ultimo, tanto che durante la prima esecuzione non vi si impegnò nemmeno a fondo. La partitura incontrò nei decenni seguenti una scarsissima fortuna presso pubblico ed esecutori, le critiche non furono molto cordiali, e il Concerto fu presto dimenticato. A riportarlo in evidenza ci avrebbe pensato Felix Mendelssohn-Bartholdy, che lo diresse a Londra nel 1844; solista era il giovanissimo Joseph Joachim, che dieci anni dopo ne avrebbe dato un’altra memorabile interpretazione a Düsseldorf, insieme con un altro direttore d’eccezione, Robert Schumann. Da quel momento il Concerto di Beethoven prese stabile dimora fra i capolavori più celebri e amati dagli interpreti e dal pubblico.

La scrittura solistica mostra un deciso orientamento verso un fraseggio levigato ed elegante che, pur richiedendo un alto cimento tecnico, poco concede al virtuosismo puro; tende insomma più a coinvolgere espressivamente l’ascoltatore che non a stupirlo.

Verklärte Nacht, in italiano Notte trasfigurata, è considerata la prima opera di rilievo di Arnold Schönberg, scritta nel 1899 quando l’autore, praticamente autodidatta, aveva solo 25 anni. Si ispira all’omonima composizione del poeta tedesco Richard Dehmel – uno dei “principali rappresentanti dello spirito del tempo” – resa in forma di poema sinfonico (non ci sono le parole). Il testo narra la vicenda, avvenuta in una notte al chiaro di luna, di una donna che confessa al suo amante di avere sposato un uomo che non ama e di avere concepito un figlio da quest’ultimo. Teme di essere abbandonata, ma l’anima generosa dell’uomo la rassicura. Il calore dell’amore, in armonia con la radiosità della natura, trasfigurerà il figlio della donna, facendolo appartenere a entrambi.  Schönberg propose Verklärte Nacht al Tonkunstlerverein, la più importante società di concerti da camera viennese che respinse la partitura a causa di un accordo di nona al quarto rivolto non previsto dai trattati di armonia.
La prima rappresentazione fu eseguita dal Quartetto Rosé integrato da due strumentisti dei Wiener Philharmoniker e provocò il primo scandalo nella carriera di Schönberg per colpa di quelle arditezze armoniche innestate su un linguaggio ancora legato a Richard Wagner e a Johannes Brahms. La rappresentazione diede luogo a “tumulti e pugilati” ed a violente stroncature.

  • Stagione Concertistica 2018/2019

venerdì 29 novembre 2018 | Castelfiorentino, Teatro del Popolo ore 21.00 (in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo)

venerdì 30 novembre 2018 | Firenze, Teatro Verdi ore 21.00 trasmesso in differita su RTC

sabato 1 dicembre 2018 | Pisa, Teatro Verdi ore 21.00 (in collaborazione con FTS

lunedì 3 dicembre 2018 | Arezzo, Pieve di S. Maria ore 21.00 (ingresso gratuito)-

  • Festa della Toscana
    Salvatore Accardo direttore e violino
    BEETHOVEN Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 61
    SCHÖNBERG Verklärte Nacht op.4 (versione per orchestra d’archi)

Prezzi Teatro Verdi | Stagione Concertistica: Posti numerati I settore €16 intero – €14 ridotto; II settore €13 intero – €11 ridotto (tutti più diritti di prevendita) Biglietti in vendita presso la Biglietteria del Teatro Verdi (tel. 055 21.23.20 – orario 10/13 e 16/19) e presso tutti i punti del Circuito Regionale Box Office. On line su www.teatroverdifirenze.it