Il 27 gennaio al Museo di storia naturale del Mediterraneo di Livorno presentazione del libro sulle scoperte archeologiche e naturalistiche dell’area del Limone e del Monte La Poggia. Relatori Franco Sammartino e Roberto Branchetti

Giovedi 27 gennaio 2022, alle ore 17.00, nell’Auditorium del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo verrà presentata la pubblicazione realizzata dal Gruppo Archeologico Paleontologico Livornese (GAPL): “Limone, un’area di interesse archeologico e naturalistico nei Monti Livornesi”.

I relatori, Franco Sammartino e Roberto Branchetti, illustreranno gli aspetti archeologici e le componenti naturali più significative che caratterizzano l’ambiente del Monte La Poggia-Limone, un’area prevalentemente boschiva, di grande valore ecologico, in gran parte compresa nella “Riserva naturale regionale Monti Livornesi”.

Due risorse in particolare, l’abbondanza di acqua potabile e di pietra calcarea adatta a produrre calcina, giustificano lo sfruttamento secolare da parte dell’uomo di questa zona. La presenza di un acquifero importante che scaturisce dai piedi del Monte La Poggia ha favorito l’insediamento dell’area fin dalla preistoria (vedi il Ripostiglio dei bronzi di Limone) e si è protratto per tutte le successive epoche storiche come dimostrano i ritrovamenti effettuati dal GAPL.

Ma l’aspetto più rilevante dal punto di vista archeologico, che ne fa un unicum nel panorama dei Monti Livornesi, è senza dubbio rappresentato dalla concentrazione dei siti medievali (un villaggio, abitazioni sparse, edifici religiosi), i cui resti sono attestati lungo una viabilità di antico impianto ancora leggibile seppur ridotta a sentieri nel bosco.

Tutto questo, avvalorato dal rinvenimento fortuito di due insegne di pellegrinaggio coniate rispettivamente una a Roma e una a Venezia, fanno ritenere che la zona di Monte La Poggia – Limone sia stata anche un luogo di transito di persone in cammino lungo vie minori di pellegrinaggio, vie che presumibilmente andavano a collegarsi nell’interno della Toscana con la Via Francigena.

La conferenza, quindi, rappresenta un’occasione per approfondire un interessante capitolo di storia locale, che merita particolare attenzione anche per le possibili ricadute anche sul turismo escursionistico.