Hans Schabus e cinque giovani artisti toscani per un progetto che parte dal “ponte della dogana” di Livorno

Al via, venerdì 27 ottobre 2017, l’esposizione del progetto dal titolo “A bridge over troubled water, underneath a ramp towards the harbour and behind a wall of a canal (a passage)” di Hans Schabus. Il progetto è realizzato in collaborazione con Andisheh Bagherzadeh, Simone Palmaccio, Gabriele Germano Gaburro, Giulio Rossi, Eleonora Rotolo. Carico Massimo, all’interno di Cantiere Toscana, in collaborazione con il Comune di Livorno ed il supporto della Regione Toscana, presenta con questo evento Hans Schabus artista in residenza a Livorno.

ore 17 – Incontro con Hans Schabus (artista), introdotto da Eva Brioschi (curatrice)
Sala degli Archi, Fortezza Nuova, Livorno

ore 19 – Inaugurazione
Carico Massimo, Magazzini Generali, Via della Cinta Esterna 48/50, Livornoour bridge

Dopo un periodo di residenza in città, l’artista viennese inaugura un nuovo progetto specifico che viene realizzato durante la settimana di lavoro con 5 giovani artisti toscani selezionati da una call. Andisheh Bagherzadeh, Simone Palmaccio, Giulio Rossi, Eleonora Rotolo  partecipano al laboratorio di Schabus legato alla pratica del luogo, al possibile e percorribile, all’idea di scultura sociale performativa, all’indagine di un presente fatto di nuove e necessarie aggregazioni sociali.

Nasce “A bridge over troubled water, underneath a ramp towards the harbour and behind a wall of a canal (a passage)”, titolo di un intervento che si articola a partire da un elemento architettonico, il ponte, nello specifico “il ponte della dogana” nascosto dal cavalcavia che attraversa i Magazzini Generali, dove ha sede l’associazione Carico Massimo. Il ponte come anello di congiunzione e snodo di una città circondata dal mare e attraversata da ponti che collegano il centro ai suoi margini, il mare alla terra determinando derive e approdi.

L’installazione sarà visitabile fino al 30 novembre.

LE SCHEDE

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Hans Schabus

Hans Schabus è nato a  Watschig / Austria nel 1970. Dal 1991 al 1996 ha studiato scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna. Dal 2014 insegna al nuovo dipartimento di Sculpture and Space all’Università di Arti Applicate di Vienna. Dal 1992 ha esposto in numerose mostre a livello internazionale (Museum Museum moderner Kunst Stiftung Ludwig, Vienna, 2017; MAK Center for Art and Architecture, Los Angeles, 2013; Barbican Art Gallery, Londra, 2008;  Biennale di Venezia, Austrian Pavillon, 2005).  Vive e lavora a Vienna. 

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Eva Brioschi

Eva Brioschi è una storica dell’arte e curatrice di Torino; collabora da 15 anni con la Collezione La Gaia, per cui cura gli allestimenti e le relazioni con gallerie e artisti. Recentemente ha realizzato la mostra “Moving Tales. Racconti in movimento. Opere video dalla Collezione La Gaia”, per cui ha anche curato la pubblicazione del catalogo edito da Mousse Publishing. Precedentemente, sempre insieme a Mousse, ha realizzato il libro Landon Metz, nato in seguito alla residenza curata presso la Adn collection di Bolzano. In passato ha lavorato come ricercatrice presso l’Istituto Alvar Aalto di Torino e collaborato con l’Archivio Casorati di Torino.

Carico Massimo nasce nel 2012 all’interno degli ex Magazzini Generali del porto di Livorno come luogo di incontro e sperimentazione tra diverse economie artistiche. Carico Massimo é un collettivo umano che produce arte a partire da materie, velocità e temperature diverse. Attualmente fanno parte di Carico Massimo: Enrico Bertelli, Federico Cavallini, Valentina Costa, Dario Gentili, Juan Pablo Macías, Gabriele Morleo, Fabrizio Paperini, Alessandra Poggianti. Carico Massimo è stato individuato dalla rete regionale Cantiere Toscana come punto di riferimento dell’arte contemporanea in città.

Info: Comune di Livorno, Ufficio Cultura, Spettacolo, Rapporti con l’Università e Ricerca 0586/820521 – cultura@comune.livorno.it

Ex Magazzini Generali, via della Cinta Esterna 48/50
www.caricomassimo.it 
info@caricomassimo.it   
Per appuntamento 338 6270827