Guardia Costiera, il personale di Livorno e Portoferraio ferma un’altra nave per gravi carenze (ne sono state riscontrate 35) riguardo agli standard di sicurezza della navigazione. La “Navin Vulture” è stata fermata al’ormeggio nel porto di Piombino

Nel quadro del più ampio progetto di tutela della vita umana in mare e dell’ambiente marino e costiero che vede fortemente impegnato il Corpo delle Capitanerie di Porto, gli uomini della Guardia Costiera di Livorno e Portoferraio – del Servizio di Coordinamento Port State Control, hanno emanato nella giornata del 14 aprile 2021 il provvedimento di fermo ai sensi del D.Lgs n.53 del 2011 a carico della nave “general cargo” denominata “Navin Vulture” ormeggiata in porto a Piombino.
L’unità battente bandiera Marshall Islands è stata sottoposta a fermo a causa delle numerose e gravi carenze che nel complesso hanno fatto ritenere la stessa non conforme agli standard internazionali di sicurezza della navigazione.
Il Nucleo intervenuto a bordo, composto da personale delle Capitanerie di porto di Livorno e Portoferraio, ha riscontrato 35 deficienze attinenti i mezzi collettivi di salvataggio, le dotazioni antincendio, le condizioni di vita a bordo, e le misure antinquinamento previste dalle convenzioni internazionali.
Al momento la nave risulta ancora ferma nel porto di Piombino, in attesa che vengano ripristinati gli standard minimi per poter essere nuovamente autorizzata a navigare. L’unità dovrà essere sottoposta ai controlli da parte degli ispettori autorizzati dalla bandiera della nave al rilascio della certificazione di sicurezza, e successivamente sottoposta nuovamente al controllo del personale della Guardia Costiera che ha provveduto al fermo.
Giova ricordare che la Direzione marittima di Livorno, guidata dal Capitano di Vascello Gaetano Angora, ha da sempre profuso notevoli sforzi nella lotta al fenomeno delle “navi sub-standard che, in difformità alle convenzioni internazionali, navigano con gravissimo rischio per la sicurezza della navigazione e dell’ambiente marino nonché per la sicurezza e per le condizioni di vita delle persone che sulle navi vivono e lavorano.
Infatti dopo gli apprezzati risultati ottenuti nell’anno 2020, per l’anno 2021 sono state 12 le navi ispezionate dagli ispettori Port State Control della Direzione Marittima e tre navi sono state sottoposte a provvedimenti di fermo per gravi irregolarità.