
GIORNO DELLA MEMORIA. Interventi, musica, arte, libri, incontri… tanti eventi a Lucca, Pistoia, Livorno, Volterra, Rosignano, Vada, Firenze, Forte dei Marmi, Camogli



LIVORNO / “Alle radici della modernità. Illuminismo e Shoah”, conferenza di Giulio Talini sulle origini culturali dell’Olocausto
In occasione della commemorazione del Giorno della Memoria, la Provincia propone una conferenza sulle origini culturali dell’Olocausto. Ne parlerà martedi 30 gennaio 2024, alle ore 10, nella sala Ciampi di Palazzo Granducale, Giulio Talini, dottorando in Storia globale alla Scuola Superiore Meridionale di Napoli.
La conferenza, dal titolo “Alle radici della modernità. Illuminismo e Shoah”, approfondirà il l’origine di una dellepiù grandi tragedie del ‘900 e delle teorie che la giustificarono. In particolare, Talini ripercorrerà il dibattito avviato già negli anni ’40 sul rapporto tra il lascito dell’Illuminismo e la tragedia della Shoah, letta da alcuni filosofi, storici e sociologi come il frutto inconfessabile della modernità razionalistica sprigionata dai Lumi. Questa prospettiva si rivelerà fondamentale per cogliere la persistente attualità del genocidio, del razzismo e dell’antisemitismo.
All’iniziativa, alla quale sono state invitate le scuole superiori di Livorno, sarà presente il presidente della Comunità ebraica livornese, Vittorio Mosseri.
__________________________________________________________
PISTOIA / Le parole di Hurbinek – Chiusura domenica 28 gennaio al Denaro con un concerto della band di Damir Imamović,
Le parole di Hurbinek 2024 si chiude felicemente domenica 28 gennaio 2024, alle ore 17.00, al Funaro di Pistoia con il concerto della band di Damir Imamović, una delle voci più interessanti della sevdalinka, la canzone urbana bosniaca fortemente legata a Sarajevo.
La parola sevdah deriva dall’arabo sawdah, che significa letteralmente “bile nera”, ed ha viaggiato dal Portogallo (saudade) alla Turchia (sevda) per esprimere il desiderio e l’amore. La forma musicale può essere fatta risalire al XV secolo e si è evoluta nei caffè di Sarajevo e Mostar del XIX secolo. È diventata popolare in tutta la nuova nazione della Jugoslavia negli anni ’20 e ’30 e fu un punto fermo dell’intrattenimento di massa durante il periodo comunista dal 1945 al 1990. La sevdah rischiava di diventare una reliquia fuori moda durante l’epoca di Tito, ma durante la guerra di Bosnia ha assunto un nuovo e più grande significato per le giovani generazioni, tra cui Damir Imamović.
Quando è arrivato il momento di accettare la sevdah come mia vocazione – racconta Imamovic – era già l’inizio del XXI secolo. Mi affrettai a incontrare gli ultimi maestri rimasti e andai a caccia di vecchie bobine di nastro, di incontri privati, di esibizioni rare e di canzoni insolite. Sull’invito ricevuto partecipare a Le parole di Hurbinek aggiunge: Non potrei essere più d’accordo sul fatto che in questi tempi di guerre in corso in tutto il mondo la musica e la cultura in generale sono più importanti che mai. Se Singer of Tales, come si chiama il concerto che si terrà a Pistoia, riuscisse a diffondere anche solo un po’ di consapevolezza su questo, il mondo forse ne sarebbe grato.
Damir Imamović, ospite de Le parole di Hurbinek 2024 grazie alla collaborazione con lo storico della musica Francesco Martinelli è un cantante, musicista, autore e rappresenta una nuova generazione della musica tradizionale della Bosnia-Erzegovina. Dal 2005 Damir si esibisce con il suo trio, il quartetto “Sevdah Takht” e collabora con Jelena Popržan, Eric Vloeimans, Greg Cohen e Derya Türkans. Ha registrato 6 CD per etichette diverse (Glitterbeat Records, Wrasse Records) e ha collaborato con produttori come Chris Eckman e Joe Boyd. Con i suoi numerosi progetti Damir è stato in tour in Cina, Messico, Europa e Stati Uniti, esibendosi in sedi prestigiose come il Kennedy Centre (Washington DC) e il Centre Pompidou (Parigi). Con lui, sul palco Derya Türkan, un maestro del kemenche turco (violino a tre corde), musicista ospite per molti anni musicista dell’Istanbul State Turkish Music Ensemble, diretto da Necdet Yaşar e collaboratore di TRT Istanbul Radio, dove ha registrato con molti grandi artisti turchi come Alaadin Yavaşça, Bedri Sıdkı Sezgin, Niyazi Sayın e Erol Deran. Dal 1992, Türkan ha suonato con il gruppo Kudsi Ergüner e con l’Anatolian Group, diretto da İhsan Özgen. Türkan collabora innumerevoli musicisti e si è esibito in tutto il mondo. Žiga Golob, contrabbassista, collaboratore in oltre cento album pubblicati in Slovenia e all’estero completa la formazione.
La musica e i concerti di Damir Imamovic introdurranno gli spettatori all’ascolto di sonorità che abbattono muri e confini: attraverso le note che fanno la storia delle tradizioni musicali ebraiche e musulmane, della musica della Spagna, della Grecia e dei Balcani, gli spettatori sperimenteranno la fluidità delle connessioni tra culture e geografie, “sentendo” ciò che a volte le parole mistificano.
Le parole di Hurbinek è un progetto ideato e curato da Massimo Bucciantini per Uniser, realizzato in collaborazione con ATP Teatri di Pistoia, con il sostegno di Fondazione Caript, e, dal 2024, con la compartecipazione del Comune di Pistoia, il patrocinio della Provincia di Pistoia e della Regione Toscana e con la collaborazione della Biblioteca San Giorgio, la libreria Lo Spazio, Istituto storico della resistenza di Pistoia.
Per informazioni sul programma www.leparoledihurbinek.it. Prevendita online su www.bigliettoveloce.it.
Singer of Tales
Damir Imamović
con Žiga Golob (basso acustico)
e Derya Türkan (maestro del Kemenche turco)
Informazioni
Evento a ingresso libero (fino a esaurimento posti).
Le parole di Hurbinek
Eventi a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Spettacoli a € 6.00
Biglietteria Teatro Manzoni Corso Gramsci 125, Pistoia. Tel. 0573 991609 – 0573 27112.
Orari: martedì e giovedì ore 16-19; mercoledì ore 11-15; venerdì e sabato ore 11-13 e 16-19. La biglietteria sarà aperta anche un’ora prima degli spettacoli presso la sede della rappresentazione.
Prevendita online su www.bigliettoveloce.it ________________________________________________
ROSIGNANO / IL GIORNO DELLA MEMORIA E GLI 80 ANNI DELLA FUCILAZIONE DI OBERDAN CHIESA
Per ricordare quella data e commemorare le vittime dell’olocausto, nel 2000 l’Italia istituì, proprio per il 27 gennaio, la “Giornata della Memoria”, che ogni anno viene celebrata con iniziative e momenti di riflessione in tutto il paese.
Una giornata vissuta con grande intensità anche dalla comunità di Rosignano Marittimo, spesso definita “la piccola Cassino”, che ha toccato con mano la tragicità e la ferocia della dittatura nazifascista.
Per questo, ogni anno, sono molte le celebrazioni che vengono organizzate sul nostro territorio, con un ricco programma che coinvolge diversi soggetti della Comunità di Rosignano.
L’Amministrazione Comunale, attraverso il Consiglio Comunale dei Ragazzi, ha intrapreso un percorso con le scuole del territorio che parte dalla Memoria e volge lo sguardo verso l’attualità.Ecco perché il primo appuntamento in programma è stato rivolto proprio alle scuole. Venerdì 26 gennaio alle ore 9:00 al Cinema-Teatro Solvay è stato proiettato il film Schinder’s List di Steven Spielberg, a 30 anni dalla sua prima uscita.
Sabato 27 gennaio le cerimonie si svolgeranno nei luoghi della Memoria del territorio.
Alle ore 10:00 alla Stazione di Vada sarà deposta una corona di alloro nei pressi della lapide che ricorda i bambini ebrei salvati dalla deportazione grazie al tempestivo intervento della comunità vadese, guidata dall’allora parroco Don Vellutini, che li accolse e nascose a seguito del bombardamento del treno su cui viaggiavano verso i campi di concentramento.
Alle ore 11:00 un’altra corona di alloro sarà deposta in piazza Democrazia a Gabbro in memoria della deportazione di 17 cittadini ebrei che erano sfollati nella frazione collinare.

Domenica 28 gennaio, infine, alle ore 17:15 al Teatro Ordigno di Vada andrà in scena lo spettacolo “Destinatario Sconosciuto”, di e con Gionni Voltan, liberamente tratto dal romanzo di Kressmann Taylor. I biglietti saranno acquistabili presso il teatro da un’ora prima dello spettacolo.
La commemorazione di Oberdan Chiesa si svolgerà domenica 28 gennaio alle ore 10:30 al Lillatro, proprio nel luogo in cui venne fucilato, ottant’anni fa. Era il 29 gennaio 1944, infatti, quando le truppe nazifasciste lo giustiziarono, a soli 33 anni perché partigiano e militante comunista, che partì volontario nella guerra di Spagna.
La cerimonia vedrà la presenza del Picchetto d’Onore dei Carabinieri, con l’accompagnamento musicale del Gruppo Filarmonico Solvay e del del Coro Partigiani “Pietro Gori”.
Dopo l’introduzione del Sindaco Daniele Donati, di Gianfranco Pagliarulo, Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, e delle autorità, è prevista la deposizione di una corona d’alloro presso la lapide che ricorda il martirio di Oberdan Chiesa.
In caso di pioggia la cerimonia si svolgerà nella sala Auditorium di piazza del Mercato.
TEATRO DELL’ANIMA presenta LA RIVOLTA DELL’ANIMA. Concerto in versi
di e con Fabrizio Parrini, fisarmonica Michele Bracciali
In collaborazione con Carte Blanche ETS con il Patrocinio del Comune di Volterra
Il 27 gennaio 2024 alle ore 17.00 al Teatro di San Pietro – Via Don Minzoni 49 Volterra
Ingresso libero Gradita la prenotazione
058880393 – info@compagniadellafortezza.
________________________________________________________
Castelli è stato letterato, artista e uomo di cultura. Laureato in lettere all’Università di Pisa nel 1944, sin da giovane ha partecipato a numerose mostre di pittura di interesse locale e nazionale, fra cui la prestigiosa Biennale di Venezia del 1950. Ha lavorato a lungo nella scuola, prima come docente e poi come preside, ma anche come sindacalista e come formatore, occupandosi di sperimentazione e innovazione. Dai primi anni ’70 è stato preside del liceo scientifico “Francesco Cecioni” di Livorno, avviandone la trasformazione in un importante liceo sperimentale.
Ingresso libero da Via Pastrengo 21.«L’autore di questi disegni, negli anni ’44 e ’45, si trovava in Germania deportato dai tedeschi e lavorava in una fabbrica di carri armati con la qualifica di aiuto scrivano. Un giorno gli capitò di trattare in modo poco ossequente un autorevole personaggio, di quelli che al loro passaggio tutti si affrettavano a dare spazio, e dovette perciò subire un mezzo processo da parte della Direzione. Per punizione fu estromesso dall’ufficio e mandato a fare il pompiere di fabbrica: della qual cosa poi si reputò assai fortunato, perché gli poteva capitare molto di peggio». Luciano Castelli
FIRENZE / UN’OPERA DELLA PITTRICE Elisabetta Rogai
In occasione dell’edizione 2024 della “Giornata della Memoria”, la pittrice fiorentina Elisabetta Rogai Burschtein offre a tutti agli amanti dell’arte l’opportunità di ammirare da vicino La vita a ogni costo, la sua opera pressoché inedita realizzata nel 2005.
La tela dipinta a olio raffigura una figura femminile ritratta di profilo, la cui morbidezza dei seni e di una gamba (che simboleggia la vita) appaiono contrapposte alla rigidità di un braccio (la cui mano tiene tra le dita una Stella di David) e dell’altra gamba (che rimanda alla morte) nonché alla testa rasata che si staglia su un panorama oscuro, tetro, con macerie, fiamme e fumi, il tutto attraversato longitudinalmente da cinque fili spinati
L’opera, che fa parte della collezione personale dell’Artista, è stata esposta alla Villa Bertelli di Forte dei Marmi (Viale Giuseppe Mazzini 200) giovedì 25 gennaio durante il concerto di Enrico Fink e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, mentre venerdì 26 gennaio, dalle 14 alle 17, è visibile presso lo studio dell’Artista, in Via Giuseppe Tartini 13/b, a Firenze (zona Piazza Puccini).
__________________________________________________________
CAMOGLI / IL GIORNO DELLA MEMORIA AL TEATRO SOCIALE
Venerdì 26 gennaio 2024, ore 10,30 per TEATRO RAGAZZI, appuntamento con Fino a quando la mia stella brillerà, dal diario di Liliana Segre con Giulia Briata, drammaturgia Daniela Palumbo, regia Lorenzo Maragoni, costumi Silvana Galota, musiche originali Filippo Cosentino.
La lucida e toccante testimonianza di Liliana Segre, che, dopo un’infanzia spensierata, a 13 anni viene deportata ad Auschwitz. Un racconto che nasce dall’esigenza di combattere l’oblio e
Sabato 27 gennaio, ore 10.30
**********
L’ULTIMA VOLTA CHE SIAMO STATI BAMBINI, regia di Claudio Bisio: proiezione del film grazie alla collaborazione tra Comune di Camogli, Teatro Sociale di Camogli, Festival della Comunicazione, Medusa Film. Sabato 27 gennaio alle ore 10.30