Giorni di Storia a Sesto Fiorentino: anteprima del festival (il 19 novembre alle ore 16.30 Al Palazzo Comunale) con Franco Cardini. Poi il programma dal 29 novembre al 4 dicembre

Sarà Franco Cardini (foto sopra il titolo), storico, saggista e figura preminente nel campo degli studi sul Medioevo, il protagonista dell’appuntamento che anticipa la prima edizione di Giorni di Storia, il festival dedicato alla divulgazione storica che si svolgerà in vari spazi della città di Sesto Fiorentino (Fi) dal 29 novembre al 4 dicembre con i nomi più autorevoli del panorama contemporaneo: da Luciana Castellina a Miguel Gotor, da Nicola Labanca a Tomaso Montanari, da Marina Montesano a Gianpasquale Santomassimo. Sabato 19 novembre alle 16.30 presso il Palazzo Comunale di Sesto, Sala Pilade Biondi (piazza Vittorio Veneto 1) Cardini terrà un incontro dal provocatorio titolo “Serve ancora la storia?”. In un momento difficile per l’Italia, l’Europa e il mondo, tentiamo di comprendere il presente alla luce del passato e in funzione del futuro. Ma il passato può essere in ogni momento eluso, cancellato, falsato. In questo scenario la storia come la conosciamo e la figura dello storico hanno ancora senso di esistere? L’iniziativa è promossa dal Comune di Sesto Fiorentino e organizzata col sostegno di Publiacqua, con il contributo di Unicoop Firenze (ingresso gratuito, info su www.giornidistoriafestival.it)
 
“La parola ‘storia’ – spiega Cardini – indica due soggetti diversi. Da un lato l’insieme degli eventi, delle istituzioni e delle strutture che hanno caratterizzato la presenza dei vari gruppi gruppi umani che si sono avvicendati sulla terra. Dall’altro la riflessione narrativo-critica che li riguarda, proposta sulla base delle fonti disponibili, del loro reperimento e della loro decifrazione. Confrontando le due accezioni risulta come la storia sia un oggetto per sua natura oscuro e in ultima analisi inconoscibile, da accettare solo provvisoriamente e da perfezionare per mezzo dell’incessante ricerca scientifica. La storia è una scienza impura, data la mutevolezza degli strumenti di lavoro posti in opera per la sua continua ridefinizione-ricostruzione. Essa è inoltre eminentemente pratica, in quanto deve fornire conoscenze atte a permetterci di programmare il futuro secondo la libertà del nostro giudizio ma nella lucida coscienza dell’imprevedibilità dei molti fattori che contribuiscono a determinarlo. La storia è pertanto essenziale alla costruzione del domani: ma il passato, sul quale essa si fonda, può essere manipolato, distorto. Non va infine dimenticato che in quanto scienza pratica la storia serve sempre a qualcuno o a qualcosa: il racconto storico è concepito per convincere, è funzionale a un progetto, non alla realtà obiettiva della ricostruzione narrativo-critica del passato. In questo scenario, serve ancora la storia?”.
 
Il festival – “Muri, rotture, confini”, ecco il tema intorno a cui ruoteranno i talk, i dibattiti e le presentazioni del festival nato per volontà del sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi e dell’assessore alla cultura Jacopo Madau, e che proporrà inoltre incontri e laboratori per ragazze e ragazzi ed eventi tra musica e teatro. Inaugurazione ufficiale martedì 29 novembre alle 18.00, sempre al Palazzo Comunale, con un ricordo del grande intellettuale Ernesto Ragionieri – fortemente legato al PCI e originario proprio di Sesto Fiorentino, da cui prese le mosse buona parte della sua ricerca sul movimento operaio e sui comuni socialisti – a cura di Gianpasquale Santomassimo, docente in storia contemporanea e storia della storiografia presso le Università di Trieste e Siena specializzato nelle problematiche legate alla storia del fascismo, alla presenza di Giovanna Ragionieri. Durante i giorni dell’iniziativa, presso la Biblioteca Ernesto Ragionieri (piazza della Biblioteca 4) Sala Meucci, si avvicenderanno i principali nomi della storiografia italiana: la politica, giornalista e scrittrice Luciana Castellina approfondirà il tema dei giovani fascisti alla scoperta dell’antifascismo (30/11 ore 18.00); lo storico dell’arte Tomaso Montanari terrà un talk intitolato “Contro l’identità italiana: patrimonio culturale e umanità” (1/12 ore 18.00); la professoressa di storia medievale Marina Montesano approfondirà la relazione tra stregoneria e condizione femminile (2/12 ore 18.00); il docente di storia contemporanea Nicola Labanca discuterà di guerre e confini fra popoli al giorno d’oggi (3/12 ore 18.00); e lo storico e politico Miguel Gotor racconterà i temi e le contraddizioni della generazione degli anni ’70 (4/12 ore 11.00).
 
I giovani – Grande attenzione ai giovani, con un programma pensato appositamente a cura della scrittrice Sara Marconi e dell’illustratore Simone Frasca, coautori de “La storia d’Italia per bambini” (Mondadori), ospitato nella Sala Ragazzi della Biblioteca Ragionieri. Qual era il primo ostacolo da superare per gli esploratori dell’antichità? Nell’antica Roma, come erano considerati i “non romani”? E come ci si scaldava in un castello medievale? Queste e altre domande troveranno risposta nei laboratori dai 7 ai 10 anni “In viaggio con Nosside”, storia di una ragazza partita da Sparta in cerca di un terre nuove (2/12 ore 17.00), “Un mondo diviso in due”, incontro che si concentrerà sull’Impero Romano (3/12 ore 10.30), e “Tra le mura di un castello”, che condurrà i partecipanti all’interno di una città fortificata (4/12 ore 10.30). Gli eventi per ragazzi sono a numero chiuso, prenotabili su bibliosestoragazzi.it. Per i più grandi, nella Sala Giovani della Biblioteca, sarà possibile ricostruire giocando con un plastico gli scontri tra guelfi e ghibellini (4/12 ore 10.30).
 
La musica – E ancora: due le iniziative musicali, realizzate con la collaborazione dell’Istituto Ernesto De Martino. Il cantautore Francesco Pelosi eseguirà una lettura cantata del suo “Guido Picelli. Un antifascista sulle barricate” (Round Robin Editrice). Il 31 agosto 1912, L’Alleanza del lavoro proclama lo sciopero nazionale come protesta contro le violenze fasciste. Mussolini dà l’ultimatum: cessazione immediata o repressione. A Parma, la gente dei borghi, al comando di Guido Picelli e dei suoi Arditi del Popolo, insorge difendendo i quartieri popolari dell’Oltretorrente e del Naviglio con trincee e barricate, in quella che rimane una testimonianza unica dell’antifascismo della prima ora (29/11 ore 21.00, Biblioteca Ernesto Ragionieri, Sala Meucci). Il musicista Alessio Lega presenterà “Qui radio libertà: la Resistenza in 100 canti” (Mimesis Edizioni), raccolta da lui stesso curata di canzoni antifasciste: un trattato di storia orale, pagine strappate dal diario della lotta (30/11 ore 21.00 Teatro della Limonaia).
 
Info www.giornidistoriafestival.it