2 / Giornata contro la violenza sulle donne, tanti eventi in Toscana (Firenze, Livorno, Cecina, Campiglia, Cascina, Volterra, Empoli)
ECCO UNA SERIE DI APPUNTAMENTI ED EVENTI IN TOSCANA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE.
FIRENZE
Lunedì 25 novembre 2019 alle ore 11 nel cortile di Michelozzo, Palazzo Vecchio, in occasione in occasione della Giornata mondiale contro la violenza alle donne, si svolgerà l’inaugurazione dell’installazione “Il luogo più pericoloso” delle artiste Silvia Levenson e Natalia Saurin, composta da 94 piatti di ceramica decorati con frasi estrapolate dai media e usate spesso per minimizzare episodi di cronaca legati alla violenza. A seguire inaugurazione in Sala d’Arme dell’esposizione di video e foto della performer, regista e fotografa austriacaValie Export, la cui ricerca artistica ha sempre riflettuto su questioni legate all’identità di genere mettendo in discussione stereotipi e istanze contro la libertà di espressione e la sessualità
Saranno presenti il sindaco Dario Nardella, l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, l’assessore alle pari opportunità Sara Funaro, il direttore del museo Novecento Sergio Risaliti e le artiste coinvolte nei progetti
VOLTERRA
Il 25 novembre 2019 nell’ambito delle iniziativeper la giornata internazionale contro la violenza sulle donne,il Comune di Volterra presenta l’installazioneECCE DONNA di Giuseppangela Campus (foto sopra il titolo)curata da Officina Rolandi e Carte Blanche,in collaborazione con UNICOOP Firenze.
Grazie alla forte volontà del Comune di Volterra, alla disponibilità e sensibilità della Unicoop di Firenze-sezione Volterra, e all’importante lavoro culturale che svolgono sul territorio le associazioni Carte Blanche/Volterra e Officina Rolandi/Pomarance, allestire una mostra di opere d’arte in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, attivando reti tra soggetti istituzionali, importanti cooperative di consumatori e associazioni culturali, fa assumere, alla sinergia creata, significati che vanno oltre le motivazioni alla base dell’iniziativa,
che diviene così un impegno condiviso e comune e propone una nuova forma di organizzazione e di produzione culturale e sociale. Un modo originale di decentramento del fare e del fruire per stabilire e proporre un denominatore comune di valori condivisi.
La tecnica adoperata, le citazioni dalla classicità (Giotto, Masaccio, Mantegna, Bernini, Artemisia Gentileschi…) l’iconografia Pop hanno permesso di sublimare le immagini di violenza per attenuarne l’orrore perché, come dice Giorgio Caproni: ” In poesia occorre ridurre il rumore delle parole per migliorarne il silenzio e aumentarne così la potenza espressiva. “
Note sull’esposizione / Ecce donna è un lavoro composto da 14 tavole come una Via Crucis. Un viaggio nell’iconografia delle figure del sacro e della mitologia del tre, quattro, cinque, seicento dell’Arte Italiana (Giotto, Masaccio, Mantegna, Bernini…) che si sviluppa come percorso nella storia della violenza di genere, sottoforma di poster. Una violenza che si manifesta graficamente, in modo allegorico, nell?isolamento delle figure a evidenziare il dramma interiore che caratterizza la condizione della donna, la solitudine ed il silenzio che tutto avvolge. Una traslazione iconologica pensata a sottolineare il carattere universale della crudeltà che persiste nella sua abituale brutalità.
Il martello, il fucile, la pistola, la tanica di benzina, la bottiglia di acido, il sasso, il pugno, il coltello sono oggetti e gesti di offesa, utensili e reperti del crimine, prove, di una cronaca infinita della quotidiana “banalità del male”. Quindi Arte come denuncia, linguaggio delle emozioni, per andare oltre i tabù e i limiti delle parole per sensibilizzare, per riflettere, per smuovere le coscienze e contrastare le aberrazioni della cultura maschilista che trova, purtroppo, spazio e risonanza nei mezzi di comunicazione di massa, nella pubblicità, nello sport, nel lavoro, nella società tutta.
LIVORNO
Livorno si prepara a celebrare la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) con una grande partecipazione e mobilitazione di soggetti singoli e associati uniti nel contrastare quella che è una delle piaghe maggiori del nostro paese, la violenza contro le donne. “Un problema fondamentalmente culturale, di rispetto del ruolo che la donna riveste nella società” come ha dichiarato la vicesindaca Monica Mannucci in apertura della conferenza stampa di presentazione delle iniziative in calendario.
Iniziative che si svolgeranno non solo nella giornata del 25 novembre ma anche nei giorni precedenti e successivi, e che rientrano nel calendario “Novembre Antiviolenza” 2019 promosso dal Comune di Livorno, Associazione Ippogrifo e Rete Antiviolenza Città di Livorno.
Intitolato “Spezzare le catene della violenza”, il programma “Novembre Antiviolenza” ha già visto lo svolgimento di varie iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza su questo tema: seminari, presentazione di libri, incontri.
Domenica 24 novembre con il VI Trofeo Velico. Controvento “Livorno spiega le vele contro la violenza alle donne”. Si tratta della tradizionale regata velica che ogni anno vede la partecipazione di numerosi circoli livornesi. Quest’anno c’è stata la partecipazione anche di tre imbarcazioni della Marina Militare, di cui due con equipaggi femminili. Ogni vela avrà un drappo rosso. Il 27 novembre ( ore 16.30) al Centro Donna di Largo Strozzi appuntamento con l’Osservatorio Sociale della Regione Toscana per la presentazione dell’XI Rapporto contro la violenza di genere, in collaborazione con ANPPIA. Presenta Genny de Paz del Coordinamento Donne ANPPIA. Intervengono Silvia Brunori, responsabile Coordinamento Centri Antiviolenza Regione Toscana, Luca Caterino ANCI Toscana, Suor Raffaella Spiezio, Presidente Fondazione Caritas Livorno ONLUS. In programma una performance di danza a cura della scuola di danza Aed e la presentazione di un dipinto del Maestro Vinciguerra. Il 2 dicembre, sempre al Centro Donna ( ore 15.30), “Per ogni genere di famiglia” , Genitorialità e dintorni a cura del Coordinamento Livorno Rainbow. In programma le relazioni delle psicologhe psicoterapeute Sara Angiolini e Simona Giannotti. Partecipa l’attivista transessuale Egon Botteghi. L’ultimo appuntamento del calendario del “Novembre Antiviolenza” sarà al Teatro Goldoni (6 dicembre ore 21) con uno spettacolo di danza tratto dal libro di Vanessa Turinelli “Piccolo Cigno”. Lo spettacolo ha il patrocinio del Rotary Club Livorno.
Lunedì 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, l’VIII Commissione Consiliare del Comune di Livorno ha organizzato un programma che prevede: alle ore 9.30 riunione della Commissione( diritti, pari opportunità, differenze di genere); alle ore 11 Battello in rosso (giro dei Fossi con arrivo al Mercato Centrale e camminata verso il Comune per l’affissione di uno striscione sulla facciata del palazzo comunale) ; alle ore 21 al Centro Artistico Il Grattacielo spettacolo teatrale “Questione di genere” . Il costo dello spettacolo (15 euro) consentirà l’ingresso gratuito a 50 studenti.
CAMPIGLIA MARITTIMA
E’ in calendario lunedì 25 novembre 2019 a Venturina Terme, promosso dal comune di Campiglia Marittima, un pomeriggio di eventi e riflessioni in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il tema “Tutte per una, per le donne, con le donne” si sviluppa secondo un programma che prevede alle ore 16:30 il ritrovo nell’area Papaveri della ZTL di Venturina Terme con l’intervento e i saluti della sindaca Alberta Ticciati e alle 17:00 “Le donne al centro” introduzione a cura di Sabrina Gaglianone del Centro Antiviolenza di Follonica. Alle 17:30 Corteo dal centro verso via della Fiera per sfilare lungo la mostra “Fiera! Donne che hanno cambiato il mondo”. Alle 18:00 nella sala Sefi Proiezione di foto e del video “Il Perdono di una donna” di Stefano Rivi e Elisa Fiorini e alle 18:30 Presentazione del Libro “Da bambino volevo salvare il mondo” di Mario Moretti, storia di una famiglia che si sviluppa attorno alla vita di una donna salvata da una violenza grazie ad un uomo che per questo ha perso la vita. Un racconto dalle tinte forti sullo sfondo di una Toscana di provincia negli anni centrali del ‘900. La sindaca Alberta Ticciati sottolinea l’importanza dell’iniziativa in occasione, afferma, di “Una giornata Simbolica Per ricordarci ogni giorno l’importanza del rispetto tra le persone e della necessità di avversare con ogni mezzo, ogni tipo e forma di violenza. Un momento che serva alle istituzioni per riflettere ed agire e per tutta la comunità affinché sia sensibile e attenta, nonché partecipe ed attiva nel dire no alla violenza!”.
CECINA
Il 25 e 26 novembre 2019 anche la Fondazione Sipario Toscana partecipa alle iniziative per la XX Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne con la lettura scenica I miei occhi allo specchio, scritta e interpretata da Paola Fresa (nella foto) e realizzata con il contributo della Sezione Soci Cascina Unicoop Firenze.
Un viaggio nel femminile, un flusso di coscienza: il testo è il racconto di una donna che attraversa con le parole la sua esistenza, dall’infanzia all’età adulta. Il progetto, alla sua prima fase di presentazione pubblica, nasce da un lavoro che l’autrice – attrice ha sviluppato attraverso ricerche e raccolta di testimonianze di donne vittime di violenza, grazie alla consulenza scientifica di Marcella Veneziani, sociologa con pluriennale esperienza di indagine sul campo, che fa parte dell’unità di genere della Commissione Europea e con la collaborazione del Centro Antiviolenza della Casa della Donna di Pisa.
La drammaturgia nasce da una ricerca letteraria, scientifica ed esperienziale. “Il testo – spiega l’autrice Paola Fresa – parte da una riflessione personale sul peso della cultura e dell’educazione nella violenza di genere, fenomeno a cui non si può imputare una sola causa data la complessità dei fattori coinvolti, ma che per la sua portata richiede un’assunzione di responsabilità rispetto agli antidoti possibili. Raccontare il lato oscuro degli stereotipi, l’importanza della consapevolezza di sé, dell’inviolabilità della propria integrità sono diventati compiti primari della scrittura che si pone come obiettivo narrare la violenza di genere attraverso l’inequivocabilità dei fatti”.
Il 25 novembre 2019 nella Sala Soci Coop del Centro Borghi Cascina (Pisa) alle ore 17 sarà presentata una versione a leggio del testo di Paola Fresa; a seguire l’incontro Fuori dalla violenza con Eliana Cusmai, operatrice del Telefono Donna eDaniela Lucatti, psicoterapeuta Centro Antiviolenza della Casa della Donna.
Il 26 novembre 2019 alle ore 17,30 I miei occhi allo specchio entra in teatro, nel Ridotto della Città del Teatro di Cascina (Pisa), in una versione che arricchisce l’interpretazione di Paola Fresa con alcuni elementi scenografici e video, con le musiche originali di Antonello Arciuli e Manuel Laperchia e con la preziosa partecipazione in qualità di Acting coach, di Chritian Di Domenico. Seguirà una conversazione con Francesca Pidone – Centro Antiviolenza della Casa della Donna Pisa e la stessa Paola Fresa, per confrontare diverse tipologie di lavoro a contatto con la materia viva e le testimonianze delle donnevittime di violenza.
EMPOLI
Partirà lunedì 25 novembre 2019, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne “L’abbraccio di Casa Matilda” il progetto di crowdfunding ideato dalle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli – che prevede attività psicoeducative per bambini vittime di violenza assistita, quel fenomeno, talvolta “invisibile” dove minori sono stati costretti ad assistere a qualsiasi forma di maltrattamento su figure di riferimento.
La raccolta fondi prende il via lunedì 25 novembre, sulla piattaforma di crowdfunding Eppela (www.eppela.com/casamatilda).
Il progetto è realizzato all’interno dell’iniziativa Firenze Crowd, percorso di accompagnamento al crowdfunding sostenuto da Fondazione CR Firenze e da Fondazione il Cuore si Scioglie, in collaborazione con la cooperativa Feel Crowd e la piattaforma di crowdfunding Eppela.
La campagna di crowdfunding ha come obiettivo economico 20.000€ e al raggiungimento del 50% del budget Fondazione CR Firenze e Fondazione Il Cuore si scioglie raddoppieranno la cifra raccolta. I fondi raccolti grazie alla campagna di crowdfunding serviranno per allestire il centro, per finanziare educatori ed esperti che seguiranno i ragazzi e per l’acquisto dei materiali utili alle attività educative. Casa Matilda è una struttura di seconda accoglienza per donne vittime di violenza di genere e bambini vittime di violenza assistita che ha aperto le porte il 10 luglio 2019 a Empoli. Gestita dal Centro Lilith delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli sorge nell’ex-Hotel Vittoria in Via Carucci, a Empoli, luogo a cui è stata data proprio una seconda vita grazie a questo progetto. Grazie al crowdfunding Casa Matilda intende offrire ampi spazi attrezzati e adeguati a realizzare attività psicoeducative da proporre ai bambini e alle madri, idonei per attività ludico-educative e utilizzabili anche dalle donne e dai bambini delle case rifugio.
In Italia circa mezzo milione di bambini è vittima di violenza assistita. Secondo la definizione del CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia) del 2001, la violenza assistita da minori in ambito familiare è intesa come il fare esperienza da parte del bambino di qualsiasi forma di maltrattamento, compiuto attraverso atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica, su figure di riferimento o su altre figure affettivamente significative adulte e minori.Grazie a materiali ludici, l’ascolto di storie, la musica, il disegno e la pittura e all’arte intesa in senso psicopedagogico, sarà possibile favorire la sperimentazione dell’empatia e delle relazioni positive, la cooperazione, l’interazione, l’ascolto e la corretta espressione delle emozioni, oltre a ristabilire la relazione di fiducia madre-bambino. Alle madri si propone la partecipazione alle attività dei bambini una volta a settimana e con cadenza mensile, un’attività di educazione alimentare per madri e bambini insieme.
Finalità del progetto è quella di creare luoghi e spazi in cui, attraverso attività psicopedagogiche e con l’aiuto di personale esperto, si possa far sperimentare ai bambini l’accoglienza e la sicurezza delle relazioni.