Gianni Chiarini Firenze presenta la collezione di borse per la primavera estate 2022. Immagini avvolte da atmosfere metafisiche immerse fra sabbia, rocce, mare e cielo

Un dialogo essenziale con una natura infusa di energia e sospesa in un’atmosfera di pace e bellezza è il proposito da cui parte Gianni Chiarini Firenze per presentare la sua nuova campagna. Per la Spring/Summer 2022 il brand si propone di raccontare la nuova collezione attraverso un suggestivo racconto per immagini che restituiscono una sensazione di joie de vivre delicata e intensa al contempo. Attraverso un’estetica sofisticata e contemporanea, la campagna incornicia scatti sospesi che narrano di un viaggio emozionale a contatto con gli elementi naturali.

Protagoniste della campagna sono le nuove proposte di collezione, esaltate dallo scenario incontaminato da cui traggono ispirazione esse stesse. Duna, Helena Round, Tangeri, Mirage ed Euforia, borse dal carattere trasversale e ricercato, diventano il fulcro del dialogo per immagini della campagna, che le pone al centro di atmosfere metafisiche e rarefatte in cui viene esaltata la loro personalità.

Gli accessori, un compendio di proposte raffinate e contemporanee che rispecchiano la filosofia estetica del brand e il suo know-how artigianale, si incastonano armoniosamente all’interno di un ambiente bucolico.

Le borse si immergono fra gli elementi di Sabbia, Roccia, Acqua e Cielo, costruendo un racconto inedito che sublima il desiderio di rinascita e di avventura, attraverso un percorso immersivo nell’habitat naturale.

La donna Gianni Chiarini esplora, con la sua energia solare e appassionata, il mondo outdoor che la circonda, interpretando gli accessori con la sua femminilità contemporanea e consapevole, ispirata dallo scenario vibrante del sole, del mare e della terra.

Una campagna che si propone come una celebrazione consapevole e sofisticata di una femminilità delicata e intimamente connessa con la natura, restituendo l’ésprit dinamico, sensibile e appassionato che anima la nuova collezione di Gianni Chiarini.