Genova, al Teatro Carlo Felice secondo appuntamento con il Ciclo Beethoven. E il 21 “lezione” per gli studenti nel primo Foyer

Il secondo appuntamento del Ciclo Beethoven vede il ritorno di Hartmut Haenchen, a poche settimane dalla sua ultima apparizione sul podio dell’Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice, venerdì 22 aprile 2022 alle ore 20.00 al Teatro Carlo Felice di Genova, con un programma dedicato questa volta al Beethoven precursore del poema sinfonico e al Beethoven “eroico”. In programma, la cantata Meeresstille und glückliche Fahrt op. 112 e la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 Eroica, tra le quali si colloca la Messa in sol maggiore per soli, coro e orchestra D167 di Franz Schubert, che sarà eseguita con i solisti Barbara Bargnesi, soprano, Blagoj Nacoski, tenore, Francesco Auriemma, basso. Il Ciclo Beethoven prevede un terzo e ultimo appuntamento sinfonico a chiusura del cartellone concertistico 2022, giovedì 19 maggio, diretto da Speranza Scappucci. 

La Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, con l’intento di promuovere ed incentivare la diffusione della musica classica fra i giovani, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Liguria riserva a tutti gli studenti di Genova e della Liguria la possibilità di assistere gratuitamente al concerto, e ai seguenti appuntamenti sinfonici della stagione 2022.

Allo scopo di far scoprire agli allievi i grandi capolavori sinfonici in programma, giovedì 21 aprile, alle ore 9.00 nel primo Foyer del Teatro, si terrà la prima di un ciclo di tre conferenze illustrative “peer-to-peer”, intitolato Te li raccontiamo noi, a cura degli studenti del Liceo Musicale Sandro Pertini, dedicata al concerto diretto da Hartmut Haenchen. La presentazione avverrà in una modalità da pari a pari, in cui gli studenti assumono il ruolo di educatori e docenti nei confronti dei loro coetanei e dei ragazzi più giovani, alfine di favorire il rispetto reciproco e la cooperazione tra studenti, facilitando grazie al coinvolgimento interpersonale l’attenzione e l’apprendimento. Seguiranno un secondo appuntamento venerdì 22 aprile alle 9:30, dedicato al concerto diretto da Fabio Luisi il 25 aprile, Schumann, e un terzo, martedì 17 maggio alle ore 9.30 dedicato al concerto diretto da Speranza Scappucci, che si inserisce nel Ciclo Beethoven (ingresso libero fino a esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria a education@carlofelice.it).

Non è dato sapere se Ludwig van Beethoven abbia mai potuto vedere il mare; che sia riuscito a farcelo sentire però è certo: la cantata sinfonico-corale Meeresstille und glückliche Fahrt, composta fra il 1814 e il 1815 ed eseguita per la prima volta il 25 dicembre del 1815 nella Großer Redoutensaal del Burgtheater di Vienna, prende a soggetto un dittico poetico di Johan Wolfgang von Goethe, cui la partitura è stata dedicata e inviata, che icasticamente dà forma e vita a due grandi temi romantici: l’esperienza del sublime derivata dalla contemplazione della natura e il viaggio. Le due parti dell’opera si susseguono tra loro in un flusso continuo: il metro trocaico su cui è costruita la lirica Meeres Stille dà il passo, lento e meditativo a un canto dell’immensità del mare, che viene solo a tratti squarciato, con potenza deflagrante, dal tutti. Il moto si anima quindi sotto l’effetto del ritmo giambico dei versi di Glückliche Fahrt, in un inno alla libera gioia del viaggio, che va a buon fine.  La Sinfonia n.3 in mi bemolle maggiore, op.55 Eroica è a sua volta animata da un impeto romantico, che trascende l’identità del suo originale dedicatario, Napoleone Bonaparte. In quattro movimenti, con la sua esuberante molteplicità di temi, il suo splendore e il suo fasto, è la vita di un singolo, di un “grande uomo” a prendere vita – laddove nella Quinta, la lotta è di tutta l’umanità per il riscatto – assieme alla volontà dell’autore di imprimere un gesto rivoluzionario sugli sviluppi della forma sinfonica. Le sue dimensioni, l’impiego a scala gigantesca della forma sonata, l’unità della sua concezione, la sua caratterizzazione espressiva unitaria, le innovazioni sul piano del trattamento tematico e sul piano timbrico introdotte da Beethoven ne fanno un’opera che segna un vero punto di non ritorno nell’evoluzione del sinfonismo europeo, aprendo la strada a Brahms, a Bruckner e a Mahler.  Tra le opere giovanili di Franz Schubert, la Messa in sol maggiore per soli, coro e orchestra D167 composta in soli 6 giorni, nel marzo 1815, all’età di 18 anni, è pieno titolo uno dei capolavori del compositore viennese. I vari brani che compongono la messa si caratterizzano per intensità musicale e per una particolare attenzione al testo sacro, che viene restituito attraverso una preziosa veste musicale, che alterna gli stili della messa concertata in cui sezioni di impostazione profana si alternano con sezioni di carattere contrappuntistico, riservate ad alcuni luoghi topici del testo liturgico. Non manca tuttavia anche in questa composizione quella vena “borghese”,  cordiale e intimistica che già si era imposta nella produzione liederistica e cameristica del giovane autore.

Programma 

CICLO BEETHOVEN – II

LUDWIG VAN BEETHOVEN
Meeresstille und glückliche Fahrt, op. 112

FRANZ SCHUBERT
Messa in sol maggiore per soli, coro e orchestra D167

LUDWIG VAN BEETHOVEN
Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55, Eroica

Barbara Bargnesi, soprano
Blagoj Nacoski, tenore
Francesco Auriemma, basso

Maestro concertatore e direttore Harmut Haenchen

Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice

Maestro del coro Francesco Aliberti