Suzanne Vega: un’estate italiana aspettando il nuovo album d’autunno

Estate italiana per Suzanne Vega, che ha scelto di fare tappa anche in Maremma. “La songwriter più personale, forte e completa”, come scrive il New York Times, che ha anticipato il boom del rock femminile d’oltreoceano aprendo la strada alla generazione di Tori Amos, Sheryl Crow, Lisa Germano, Alanis Morisette, ha deciso di esibirsi anche sul palco del Festival del Teatro delle Rocce a Zavorrano (lo scorso 17 luglio), nell’ambito di un tour nel corso del quale ha fatto tappa anche in città come Genova e Bologna (in tutto sette concerti).
In attesa del nuovo album che sarà pronto nell’autunno 2016 ed è influenzato dall’opera di una importante scrittrice americana, “Tales From The Realm of the Queen of Pentacles”, uscito nel febbraio 2014 per Cooking Vinyl, rimane l’ultimo importante lavoro di Vega, che ha tratto ispirazione dal mondo materiale e da quello spirituale. Suzanne ha passato gli ultimi anni scrivendo e registrando in tour, tra Chicago, Londra, Praga, Los Angeles, New York e Kyserike Station, una vecchia stazione ferroviaria a nord dello stato di New York.

“Molti dei miei vecchi dischi, soprattutto il secondo, parlavano dell’essere solitari. Quest’album ha invece racchiuso un senso di connettività, c’è uno spirito diverso” racconta Vega. “Tales From The Realm Of The Queen Of Pentacles” pesca infatti dalla vasta gamma di gusti musicali dell’artista, con canzoni in cui si intrecciano chitarre alla Dylan/Stones con archi e trombe lussureggianti ed orchestrali, parti vocali di ispirazione soul ed i classici e magistrali elementi folk, marchio di fabbrica della rinomata ed apprezzata artista. I brani di quest’ultimo album, insieme ai classici come

Ma veniamo al nuovo album atteso per l’autunno 2016: secondo i rumors dovrebbe essere nei negozi il 14 ottobre. Il titolo sarà, salvo cambiamenti finali, “Lover, Beloved: Songs from an Evening with Carson McCullers” (Cooking Vinyl). Carson è una scrittrice Usa che fra gli anni Cinquanta e Sessanta (era nata nel 1917, la morte risale al 1967) ha riflettuto su temi che ancora oggi sono di estrema attualità, come quelli razziali, di coppia, di genere sessuale, indagando anche l’amore, il desiderio, la libertà. Una donna che durante la sua vita fu tormentata dal dolore fisico e spirituale (un ictus le paralizzò una parte del corpo, poi la depressione e i tentativi di suicidio), che fu capace di raccontare personaggi marginali e tormentati della società dell’epoca. Concetti che Vega indaga con la sua musica, con le sue ballate “intime” che raccontano una e mille storie con una sensibilità non comune.