Formare i bambini al tema dell’inclusione e dell’accoglienza del diverso: un progetto europeo attraverso l’Università di Pisa con la scuola “Europa” di Rosignano Solvay

Si è chiuso con una divertente diretta streaming, il progetto educativo destinato alle nuove generazioni, per formare i bambini al tema dell’inclusione e all’accoglienza del diverso. Il Cafre, Centro interdipartimentale dell’Università di Pisa, partner italiano del progetto europeo Cospirom che ha organizzato il tutto, ha coinvolto la scuola Europa di Rosignano Solvay con la quale aveva già attivato un percorso formativo nell’ambito della prevenzione e del contrasto della violenza di genere denominato “Vietato Violare”.

Durante l’anno, i bambini hanno lavorato sui temi dell’inclusione, dell’accoglienza e, più in generale, sul concetto di “diverso”, inteso come un arricchimento e non come qualcosa di cui aver paura.
I circa 140 bambini, guidati da 30 docenti, durante gli incontri con gli esperti dell’Università hanno affrontato argomenti anche molto complessi come i timori verso il diverso, la paura di essere esclusi dal gruppo, con riferimento a possibili conflittualità, e altre dinamiche di non inclusione. Come metodologia di intervento è stata privilegiata la visione e l’analisi contenutistica di alcuni audiovisuali, in particolare spezzoni tratti da cartoni animati. La ricostruzione mediata e attualizzata delle storie selezionate ha suscitato nei partecipanti un approccio empatico che ha favorito la condivisione e la discussione in classe di temi urgenti, a tratti delicati.
Nella giornata conclusiva ogni classe della scuola Europa ha presentato i progetti finali e all’incontro online hanno partecipato anche il sindaco Daniele Donati, la vicesindaco Licia Montagnani e gli assessori Ilaria Ribechini e Beniamino Franceschini.

“Il valore aggiunto di questo progetto – ha detto il sindaco una volta ascoltati tutti gli alunni – lo avete dato proprio voi bambini, con messaggi tanto semplici e chiari, quanto mai importanti e fondamentali per tutta la comunità. I valori della diversità e della specialità di ognuno di noi, infatti, sono la base della vita quotidiana e della libertà individuale. Una libertà che dev’essere solidale e rispettosa degli altri, per far sì che ognuno possa avere il diritto di esprimere il proprio io senza paura. Questi sono valori che qualificano da sempre il nostro territorio ed è importante che già da piccoli si affrontino queste tematiche. I bambini, infatti, sono parte integrante della comunità di Rosignano e grazie a questi progetti e all’impegno delle maestre, potranno diventare degli adulti responsabili e maturi”.
Molto soddisfatta anche la coordinatrice del Progetto formativo, Serena Gianfaldoni, docente di Gestione delle Risorse Umane presso l’Università di Pisa. “Si è trattato – ha detto – di un’esperienza molto costruttiva. I bambini con i quali abbiamo interagito hanno mostrato una grande sensibilità al tema, una forte empatia e una spiccata predisposizione all’accoglienza. Il progetto non sarebbe stato possibile senza l’entusiastico supporto delle docenti della Scuola Europa che hanno collaborato attivamente al percorso in tutte le sue fasi, mostrando grande professionalità, una grande passione per il proprio lavoro oltre che un’attenzione lodevole verso tutti i bambini. Il clima che abbiamo respirato collaborando nella scuola Europa è stato davvero piacevole, inclusivo, di condivisione e appoggio reciproco. Senza dubbio una realtà scolastica di eccellenza dove è possibile una matura crescita civile”.