Foglie d’acanto e bottoni d’oro: a Siena per imparare l’arte della miniatura studiando i codici medievali

Da quest’anno l’Opera della Metropolitana di Siena vuole ricordare l’attività didattica che veniva svolta, tra la fine dell’Ottocento ed i primi anni del Novecento, all’interno delle cosiddette Scuole dell’Opera attraverso un corso teorico-pratico dal titolo: “Foglie d’acanto e bottoni d’oro. Tecniche e stili della miniatura medievale”.

Il corso, condotto dallo storico dell’arte e pittore Francesco Mori, si terrà all’interno della Libreria Piccolomini nei giorni 9, 10, 11 febbraio 2017 e sarà volto ad illustrare le tecniche e lo stile della miniatura medievale. In scrupoloso accordo con le prescrizioni del manuale trecentesco noto come “De arte illuminanti” e di altri celebri ricettari medievali (Teofilo, Mappae clavicula ecc….), saranno eseguiti dai corsisti tutti i passaggi necessari alla realizzazione di una miniatura su pergamena.
Al fine di ripercorrere l’intero iter della decorazione libraria, così come veniva svolta all’interno delle botteghe degli antichi\ cartolai-miniatori, il corso si strutturerà nelle seguenti fasi: disegno dei modelli con punta di piombo su pergamena animale; ripasso del disegno con inchiostro ferro-gallico; stesura dei pigmenti minerali che costituiscono la base della miniatura; ombreggiatura della “base” con succhi vegetali; stesura delle luci con colori minerali artificiali.

La miniatura medievale è infatti caratterizzata dalla cosiddetta tecnica dei tre strati. Il primo di essi, detta “base” è quasi sempre costituito da una pigmento minerale di origine naturale o da una lacca, la sua caratteristica è l’opacità e l’alto potere coprente. Successivamente il miniatore stendeva sulla base dei succhi estratti in prevalenza da vegetali (fiori di iris, legno brasile, indaco, tornasole, erba gualda ecc..), i quali coloravano lo strato sottostante di tinte acquose e trasparenti in corrispondenza delle ombre. L’ultima mano di pigmento, di solito un minerale di sintesi derivato dal piombo (biacca, giallo di piombo e minio), veniva stesa dove si intendeva rilevare i punti in luce. Le miniature da riprodurre saranno tratte dalle decorazioni che bordano le pagine dei corali della quattrocentesca Libreria Piccolini (foto sopra a destra) all’interno del Duomo di Siena. L’evento sarà reso ancor più accattivante in quanto il corso si svolgerà in questo stesso spazio, con sotto gli occhi i capolavori originali.

Il corso comprenderà anche una parte teorica, volta a descrivere la natura e i processi di produzione dei principali colori utilizzati dagli antichi miniatori, sia minerali che vegetali. In tale sezione saranno proiettati opzionalmente dei filmati e delle presentazioni da supporto digitale. Il corso è rivolto sia a principianti che ad esperti, i quali intendano coniugare alle loro conoscenze teoriche una seria ricostruzione filologica dei materiali e delle forme inerenti alla miniatura. La duplice formazione di Francesco Mori, storico dell’arte e pittore, garantisce che ogni azione o processo abbia a monte una fonte storica e documentaria rintracciabile.

Materiali a carico dei corsisti: Straccio di panno, squadra, matita HB, gomma pane, pennelli rotondi in pelo naturale (martora) numeri 0, 1, 2 pennelli sintetici rotondi numeri 4 e 6, un piattino, due tazze , carta assorbente; un blocco di carta da disegno liscia formato A4; blocchetto o quaderno per appunti.

Costi: euro 75 a persona. La quota comprende la pergamena su cui eseguire la miniatura, 2 foglie d’oro zecchino a decalco, pigmenti a guazzo.

Per partecipare al corso è necessario prenotarsi al numero 0577 286300 o per e mail opasiena@operalaboratori.com