FLORENCE BIENNALE 2019. All’artista messicano Gustav Aceves (che lavora a Pietrasanta) il Premio Lorenzo il Magnifico alla carriera. Il programma del 21 ottobre in Fortezza da Basso

IL “LORENZO IL MAGNIFICO” ALLA CARRIERA

“È un premio che mi arriva direttamente dall’Umanesimo e dal Rinascimento e che, grazie a Lorenzo il Magnifico, avrebbe espresso Leonardo da Vinci, Michelangelo e tanti altri artisti”.

Con queste parole l’artista messicano Gustav Aceves – che vive e lavora a Pietrasanta – ha commentato alla Fortezza da Basso di Firenze il Premio internazionale alla carriera “Lorenzo il Magnifico”, ricevuto nell’ambito della XII Florence Biennale – Mostra internazionale di arte contemporanea e design.“È un premio – ha aggiunto l’artista (nella foto sopra il titolo) – non solo alla mia carriera, ma anche al progetto Lapidarium che parla di pace e giustizia e in cui sono impegnati tanti amici, cui dedico questo importante riconoscimento”.

Alla cerimonia hanno presenziato i fondatori di Florence Biennale (Piero e Pasquale Celona), il direttore generale (Jacopo Celona) e la curatrice della sezione arte (Melanie Zefferino) che ha letto la motivazione del premio: “per aver magistralmente rappresentato, attraverso la scultura, frammenti di storia dell’umanità che evocano valori di civiltà e al tempo stesso veicolano un monito a non ripetere gli orrori verificatisi nella storia dell’Umanità e delle sue migrazioni”.

Alla premiazione è intervenuto anche il neo-ambasciatore del Messico in Italia, Carlos  Garcia Dealba che si è detto “tre volte fortunato di questa occasione: primo perché sono appena atterrato in Italia come ambasciatore e il primo atto pubblico lo compio a Firenze; secondo perché il primo atto pubblico riguarda la Cultura che ha inventato il miglior linguaggio che si possa usare al mondo; terzo perché finalmente ho conosciuto il Maestro Aceves”.

FLORENCE BIENNALE / IL PROGRAMMA DI LUNEDì 21 OTTOBRE 2019

Entra nel vivo la XII edizione di Florence Biennale – Mostra internazionale di arte contemporanea e design. Nel Padiglione Spadolini della Fortezza da Basso di Firenze, fino a domenica 27 ottobre 2019 si potranno ammirare le opere di  747 espositori (484 artisti e 263 designers) provenienti da 78 paesi di cinque continenti.

Il tema di Florence Biennale 2019, che sta caratterizzando profondamente questa edizione della mostra, si riassume in una formula: “Ars et Ingenium. Similitudine e Invenzione. Celebrando Leonardo da Vinci”. Il 2019 è stato l’anno in cui si sono celebrati i 500 anni trascorsi dalla morte del più illustre figlio di Vinci e anche Florence Biennale, per volontà della curatrice Melanie Zefferino, propone una riflessione sull’approccio conoscitivo e al tempo stesso creativo di Leonardo, Maestro del Rinascimento universalmente considerato quale genio di ogni tempo.

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In particolare, il tema della XII Florence Biennale si focalizza sulla natura multanime di Leonardo – cioè poliedrico ed eclettico – capace di rivelarsi artista e “scienziato” dedito allo studio di innumerevoli discipline. Inesauribile fonte di ispirazione da ormai cinque secoli, l’eredità di Leonardo da Vinci sarà così interpretata attraverso i più disparati linguaggi dell’arte da autori di diversa provenienza, cultura, formazione e carriera, che si apprestano a partecipare alla XII Florence Biennale questo autunno. A costoro è rivolto l’invito, espresso con parole di Paul Valéry, a immaginare Leonardo all’opera e seguirlo “mentre si muove nell’unità opaca e densa del mondo ove la natura gli diventerà così familiare che egli la imiterà per raggiungerla, e finirà per imbattersi nella difficoltà di concepire un oggetto che essa non contiene”.

Molto nutrito anche il programma degli appuntamenti in calendario lunedì 21 ottobre, quarta giornata della manifestazione che sarà aperta dalle 14 alle 20.

Si comincerà alle 14 con la Proiezione del film L’Architecte Textile di Mika’Ela Fisher, seguita alle 16 dalla presentazione dell’esito del workshop “Storia del gioiello/Archivio Bulgari” a cura di Paolo Torriti, Università di Siena, sede distaccata di Arezzo.

Quindi alle 17 sarà illustrato il progetto artistico “One World One Face” di Adoratorio, Digital Creative Agency, ed Erminando Aliaj, mentre alle 18 è prevista la cerimonia: di consegna del Premio “Lorenzo il Magnifico” all’artista americano Anthony Howe. L’artista è famoso per le sue opere che, mosse dal vento, si trasformano in una sorta di creature in divenire, stelle o vortici. Sono “Opere come esseri viventi”, per dirla con parole di Carlo Ludovico Ragghianti. Howe sarà l’ospite d’onore della XII Florence Biennale e per l’occasione, negli spazi esterni della Fortezza da Basso, durante il periodo di apertura della mostra si potrà ammirare il frutto di un suo nuovo progetto mai esposto in Italia. Nato nel 1954 a Salt Lake City (Utah, USA), Anthony Howe è un artista tra i più innovativi della scena contemporanea. Le sue sculture cinetiche, mosse dalla forza del vento, hanno sbalordito il pubblico durante gli Academy Awards del 2017, così come avvenuto alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, in Brasile.

E ancora alle ore 18 nell’area lounge del padiglione design proseguono gli appuntamenti di show cooking con noti chef italiani: lunedì 21, la foodblogger esperta di pianificazione, Stefania Storai, svelerà l’architettura del tortello.

Il biglietto d’ingresso costa 10 euro, ma sono previste numerose riduzioni (a tale proposito si può consultare la pagina web www.florencebiennale.org/convenzioni/).