“Il flauto magico” (fino al 29 marzo) all’Opera di Firenze, direttore Roland Böer, regista Damiano Michieletto. A Campi Bisenzio una serata con “Il barbiere di Siviglia”

«Il flauto magico è una grande allegoria delle forze che si contendono l’umanità»: così il regista Damiano Michieletto introduce sul sito del Maggio Musicale questo nuovo allestimento, ambientato all’interno di una scuola che si apre a un viaggio fisico di scoperta e consapevolezza individuale. In questa allegoria surreale «Tamino e Pamina, accompagnati dall’analfabeta Papageno, che conosce però il linguaggio degli animali, vivono il conflitto tra l’istruzione religiosa e laica (riassunto nel conflitto tra la Regina della Notte e Sarastro) e si aprono a una scoperta individuale degli affetti e della sessualità, della maturità come indipendenza dai padri».

Die Zauberflöte (Il flauto magico) di Wolfgang Amadeus Mozart va in scena da giovedì 23 (ore 20) a mercoledì 29 marzo 2017 (venerdì 24 ore 20, sabato 25 ore 20, domenica 26 ore 15.30, martedì 28 ore 20, mercoledì 29 ore 20) al teatro dell’Opera di Firenze (piazzale Gui, nei pressi della Porta al Prato) nel nuovo allestimento in coproduzione con Teatro La Fenice di Venezia. Direttore Roland Böer, regia di Damiano Micheletto, assistente regista Andrea Bernard, scene Paolo Fantin, Costumi Carta Teti, assistente costumista Anna Missaglia, luci Alessandro Carletti, video design Carmen Zimmermann/Roland Horvath, maestro del Coro Lorenzo Frayini, Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino.

CAST:  Sarastro / Goran Jurić; Tamino / Juan Francisco Gatell (23, 25, 28) / Leonardo Cortellazzi (24, 26, 29); Sprecher / Philip Smith; Königin der Nacht / Olga Pudova;  Pamina, ihre Tochter / Ekaterina Sadovnikova (23, 25, 28) / Anna Gillingham (24, 26, 29);  Erste Dame / Heere Bad;  Zweite Dame / Cecilia Bernini; Dritte Dame / Beta Pilipenko;  Die Drei Knaben / Solisti del Münchner Knabenchor;  Papagena, ein Altes Weib / Giulia Bolcato;  Papageno / Alessio Arduini (23, 25, 28) / Christian Senn (24, 26, 29); Monostatos, ein Mohr / Marcello Bardis;  Erster geharnischter Mann/Zweiter Priester / Cristiano Olivieri; Zweiter geharnischter Mann/Erster Priester / Oliver Puerckhauer;  Alte Dame / Daniela Foà.

Biglietti: da 10 (visibilità limitata) a 100 euro.

Guide all’ascolto:  Opera di Firenze
23, 24, 25, 28, 29 marzo, ore 19.15 — 26 marzo, ore 14.45

 

TEATRODANTE CARLO MONNI: RITORNA “IL BARBIERE DI SIVIGLIA”

Torna la lirica al Teatrodante Carlo Monni, dove sabato 25 marzo 2017 alle ore 21 andrà in scena “Il barbiere di Siviglia”, capolavoro di Gioacchino Rossini su testo di Cesare Sterbini. A interpretarlo 40 tra cantanti, musicisti e attori del coro e orchestra di Italian Opera Florence, per la regia di David Boldrini.

Sarà una versione moderna dell’opera, ambientata ai giorni nostri, con il Conte d’Almaviva (il tenore Alfonso Zambuto del Rossini Opera Festival) che, di ritorno dalla discoteca, improvvisa una serenata a Rosina, interpretata dal mezzosoprano Elena De Simone. Figaro (il baritono Massimiliano Fichera, che ha portato in scena il noto barbiere 680 volte in tutto il mondo), veste con la maglietta dei Led Zeppelin. La storia si dipanerà tra messaggi al cellulare, eventi su facebook e partite di Sky, in una casa modello Ikea.

Completano il cast Bartolo, il tutore di Rosina, interpretato dal basso Luca Ludovici; Basilio, il maestro di musica, il basso Leonardo Sagliocca; Berta, la vecchia governante, qui extracomunitaria, interpretata dal soprano Ilaria Tarchiani; Fiorello, il servitore del Conte d’Almaviva, ovvero il basso Andrea Marmugi, e l’ufficiale, impersonato dal basso Lorenzo Martinuzzi.

L’Italian Opera Florence, realtà di cui fanno parte sia artisti giovani che di esperienza, festeggia i 10 anni di attività. Il quartier generale è la Chiesa di Santa Monica a Firenze (via Santa Monaca 6), dove si svolgono concerti e eventi tutto l’anno. Il Barbiere di Siviglia sarà poi rappresentato a aprile a San Quirico d’Orcia e a maggio a Città di Castello.

“Siamo partiti da produzioni realizzate solo con il pianoforte, ed ora arriviamo al Teatrodante Carlo Monni con un’opera completa. Ne siamo molto felici” dice il regista David Boldrini, musicista che alterna l’attività di pianista a quella di direttore, compositore e organista.

David Boldrini – Diplomatosi contemporaneamente presso il conservatorio Cherubini di Firenze con il massimo dei voti e la menzione d’onore in pianoforte organo e composizione organistica, si è perfezionato con Bruno Canino, Vincenzo Balzani, Paul Badura Sckoda, Pier Narciso Masi. Affermatosi come vincitore assoluto di più di cinquanta importanti competizioni nazionali e internazionali ha iniziato la carriera di camerista richiesto a fianco di musicisti come Katia Ricciarelli, Andrea Bocelli, Maria Luigi Borsi, Bruno Canino, Young Chee Lee, Paolo Chiavacci, O. Balan, Franco Mezzena e orchestre quali orchestra di Bacau, Orchestra di Craiova, Orchestra del Maggio Musicale Formazione, Orchestra Lirico Sinfonica del teatro del Giglio di Lucca, Viotti Chamber Orchestra, Orchestra UANL di Monterrey, Baskent University Orchestra di Ankara, Orchestra Filarmonica di Medellin. All’attività di camerista alterna quella di solista. Si dedica anche al repertorio lirico in qualità di direttore e maestro concertatore. Come compositore, ha al suo attivo numerose opere per pianoforte e orchestra eseguite in numerosi festival e stagioni concertistiche. Recentemente ha inciso l’integrale delle 88 sonate di D. Cimarosa per fortepiano, e in prima mondiale il concerti di C. Czerny op. 214 e op.153, per l’etichetta Brilliant classic, sue registrazioni sono state pubblicate dal giornale Amadeus e dalla casa discografica Wide Classic. È direttore artistico di Italian Opera Florence.

Biglietti: 20 euro platea, 18 euro palchi I e II ordine.