Firenze, il Campanile di Giotto resterà muto fino al 26 novembre per lavori di manutenzione alle campane e per permettere la rotazione del Campanone
Le campane del Campanile di Giotto a Firenze non suoneranno fino al 26 novembre 2021 per permettere i lavori di rotazione della Campana Maggiore detta di Santa Reparata o Campanone, realizzata nel 1475 in onore della santa a cui era intitolata l’antica Cattedrale fiorentina. Si tratta di una delle più grandi campane attive oggi in Italia, dalle misure straordinarie: un diametro di 2 metri e un’altezza di 210 cm, con uno spessore di 15 cm per oltre 5 tonnellate di peso. Fu rifusa nel 1705, dopo che si erano create delle crepe.
L’intervento di manutenzione, commissionato e coordinato tecnicamente dall’Opera di Santa Maria del Fiore, sarà eseguito da una delle aziende italiane con maggiore esperienza in questo settore, A.E.I. di Perego. Sarà un intervento complesso ma pressoché invisibile, perché svolto all’interno della cella campanaria, a parte nelle giornate dell’8, 9, 25 e 26 novembre quando sarà presente una gru nell’area antistante al Campanile e il monumento sarà chiuso al pubblico per permettere i lavori di movimentazione della campana.
La rotazione di un quarto del Campanone si è resa necessaria perché l’uso ha assottigliato lo spessore del bronzo nei punti dove batte il battaglio. “Una volta superata l’usura del 10% dello spessore, come in questo caso – spiega Claudio Perego, titolare di A.E.I. – bisogna intervenire perché ci sono molte probabilità che la campana si rompa”. Questa sarà l’ultima volta che il Campanone potrà essere ruotato, essendo già stato girato sugli altri lati. Una volta che si sarà assottigliato anche questo lato, la campana dovrà essere fusa di nuovo. Non sappiamo esattamente quando il Campanone sia stato ruotato l’ultima volta prima di adesso, si suppone che sia avvenuto nel 1956 – 1957, quando fu deciso di rifare l’antica cella campanaria in legno sostituendola con una in acciaio. (A lato a in basso: foto Opera di Santa Maria del Fiore, ph. Nicolò Orsi Battaglini).
Il Campanile di Giotto è dotato in totale di 12 campane di cui 5, le più antiche, sono oramai dismesse ma disposte ancora all’interno del monumento, mentre le altre 7, tra cui il Campanone, di epoche e misure diverse, sono funzionanti e insieme costituiscono il cosiddetto Concerto. “Suonano regolarmente secondo uno stabilito canone liturgico – afferma monsignor Giancarlo Corti, proposto del Capitolo metropolitano fiorentino. In particolare il Campanone suona ogni giorno alle ore 7, alle 12 e la sera con un orario che varia secondo l’ora solare, richiamando alla preghiera”. L’Archivio dell’Opera di Santa Maria del Fiore conserva un codice del XIII secolo, il Mores et consuetudines canonice florentine, che documenta anche il modo di suonare le campane a seconda del rito liturgico.
Oltre al Campanone, le altre 6 campane attive sul Campanile di Giotto sono quelle della Misericordia, realizzata nel 1670 e rifusa nel 1830, l’Apostolica, l’Annunziata, la Mater Dei,l’Assunta e l’Immacolata, quest’ultime fuse tra il 1956 e il 1957. Le campane del Campanile di Giotto si trovano a un’altezza di 65 metri da terra, mentre anticamente erano a circa 70,5 metri.