Fino al 25 agosto la mostra su “Fortunato Depero. Dal sogno futurista al segno pubblicitario” al Lu.C.C.A. Un itinerario espositivo “tecnologico” fra le ottanta opere che raccontano l’artista

Il Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art compie 10 anni: si rifà il trucco all’insegna della tecnologia e dell’interattività e riapre la stagione con “Fortunato Depero. Dal sogno futurista al segno pubblicitario” (già annunciata qualche giorno fa su questo sito). Eclettico, ironico e visionario, Fortunato Depero è stato uno dei maggiori rappresentanti del Futurismo. La mostra, a cura di Maurizio Scudiero, storico di riferimento per il Futurismo, e Maurizio Vanni, museologo e storico dell’arte, è organizzata dal Lu.C.C.A. e da Omina in collaborazione con l’Archivio Depero di Rovereto.  La mostra, aperta al pubblico il 10 maggio, sarà allestita fino al 25 agosto 2019 (sotto a destra: manifesto del liquore Strega).

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Ottanta opere ricostruiscono la produzione creativa di Depero, che lo vide ben presto avvicinarsi al mondo industriale e della pubblicità. “Per garantire la migliore fruibilità della mostra – spiega Maurizio Vanni, che è anche direttore denerale del Lu.C.C.A. – la nostra struttura offre un chatbot che consente ai visitatori di ricevere informazioni sul proprio cellulare sulle opere che stanno guardando, in italiano e inglese. Parallelamente un impianto di localizzazione ci consente di capire quali siano le opere più attrattive per il pubblico, così da poter rispondere in modo sempre più mirato ai suoi reali interessi”. La tecnologia – sviluppata grazie alla collaborazione con le aziende Thinkinside per la parte di localizzazione e Dimension per il chatbot – è dunque funzionale al miglioramento delle performance del museo, ma anche finalizzata a creare un’esperienza personalizzata.

La localizzazione, effettuata tramite dispositivi mobili e/o TAG (piccoli dispositivi consegnati all’ingresso), sarà l’elemento abilitante per innescare dei servizi in tempo reale su cellulari e/o tablet con app dedicata e su audioguida. Grazie al posizionamento all’interno del museo, sarà infatti possibile contestualizzare la visita e automaticamente veicolare il contenuto informativo in base all’opera che il visitatore si trova di fronte per rendere l’esperienza di visita più digitale e coinvolgente.

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Un altro aspetto su cui si è puntato è la multicanalità dell’interazione con i visitatori tramite un chatbot: una guida personale, con la quale interagire, che suggerirà le opere e i punti di maggiore interesse durante la visita (sopra il titolo un  particolare dell’opera La Bagnante, che a lato si può osservare nella  sua interezza).

La proposta espositiva si snoda tra capolavori provenienti da importanti collezioni italiane che raccontano il sogno futurista di Fortunato Depero dal 1914 fino alla prima metà degli anni Venti per poi approdare al segno pubblicitario con disegni, collage e grafiche per le campagne dell’Acqua San Pellegrino, del liquore Strega, del mandorlato Vido, dei mattoni Verzocchi, del tamarindo Erba, del cioccolato Unica, ma soprattutto per l’azienda Campari a cui è dedicata un’intera sala. Depero rivoluzionò i criteri del manifesto pubblicitario e ne rivide anche l’impostazione puntando soprattutto sul carattere tipografico considerato elemento caratterizzante e simbolo del prodotto. 

In mostra non manca la documentazione delle sue collaborazioni nel campo dell’editoria come quelle per La Rivista illustrata del Popolo d’Italia e per la stampa periodica americana come Vogue, Vanity Fair, Sparks e The News Auto Atlas.

“L’esposizione ha un impianto che si potrebbe definire didattico in quanto accosta le opere pubblicitarie con i disegni esecutivi finali, o di progetto – commenta Maurizio Scudiero -.  Viene così svelato il procedimento della nascita dei suoi prodotti artistici, ovvero dall’ideazione all’esecuzione finale, ma anche come le sue idee si muovessero trasversalmente nel tempo: nessun progetto bocciato veniva buttato via, ma conservato in attesa di tempi migliori e quindi riproposto”. 

Depero ha dimostrato di essere un artista fuori dagli schemi che seppe anticipare i tempi, innovando il linguaggio dell’arte e della pubblicità. Non a caso nel suo Manifesto sull’Arte Pubblicitaria Futurista propugna che “l’arte dell’avvenire sarà potentemente pubblicitaria”.

La mostra ha ottenuto il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Lucca, Camera di Commercio di Lucca, Confindustria Toscana Nord, Confcommercio Province di Lucca e Massa Carrara, Confesercenti Toscana Nord, Confartigianato Imprese Lucca ed è realizzata con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Gesam Gas+Luce. 

Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art, Lucca

“Fortunato Depero. Dal sogno futurista al segno pubblicitario”

a cura di Maurizio Scudiero e Maurizio Vanni

10 maggio – 25 agosto 2019

Organizzazione: Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art e Omina

In collaborazione con: Archivio Depero, Rovereto

Con il patrocinio di: Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Lucca, Camera di Commercio di Lucca, Confindustria Toscana Nord, Confcommercio Province di Lucca e Massa Carrara, Confesercenti Toscana Nord, Confartigianato Imprese Lucca

Con il sostegno di: Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Gesam Gas+Luce 

Per info:

Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art 

Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca tel. +39 0583 492180 

www.luccamuseum.com  info@luccamuseum.com

Orario mostra: 

Da martedì a domenica ore 10-19

Chiuso il lunedì e il 15 agosto

Biglietti: intero 10 euro / ridotto 8 euro