Emergenza ungulati all’isola d’Elba, assemblea della Comunità del Parco (anche co la presenza regionale) dopo la delibera della giunta toscana con la quale l’isola viene dichiarata “area non votata al cinghiale”

Si è svolta l’assemblea della Comunità del Parco  per fare il punto della situazione sull’emergenza ungulati all Elba, anche attraverso un confronto con la Regione Toscana nella persona  del  dottor Riccardo Burresi,  delegato  sulla materia dalla vicepresidente della Regione Stefania Saccardi  assessore regionale all’agricoltura, caccia e pesca,

Nell’occasione sono stati ricordati i passaggi dell’iter che ha portato alla delibera della Giunta Regionale con la quale l’Elba viene dichiarata “area non vocata al cinghiale”, e sono stati aggiornati gli amministratori presenti sullo stato della realizzazione, nel Comune di Campo nell’Elba in zona La Pila, del “centro di deposito” (dotato di celle frigo) per lo stoccaggio delle carni. L’Ente Parco si è fatto carico di realizzare la struttura che si è resa necessaria per le nuove disposizioni previste per il contrasto della peste suina africana, in base alle quali non è più possibile trasferire fuori dall’isola gli animali catturati vivi.  

“L’Ente Parco – spiega il presidente della Comunità del Parco Angelo Zini – ha annunciato che, insieme al Comune di Campo nell’Elba, è in attesa delle ultime autorizzazioni per dare il via ai lavori di sistemazione del locale individuato, che verrà affidato in gestione alla stessa ditta che si occupa delle catture dei cinghiali all’interno del Parco. Il completamento della struttura è previsto entro la fine dell’anno con conseguente inizio dell’attività a partire dai primi mesi del 2023. Nel centro potranno essere portati tutti gli animali catturati o abbattuti sia dentro che fuori dai confini dell’area protetta”.

Sulla questione del contenimento della popolazione di ungulati il dottor Burresi ha indicato le attività attuate dopo la decisione di dichiarare l’Elba area non vocata al cinghiale. La prima è un rafforzamento della cosiddetta caccia di selezione attraverso il reclutamento tra i cacciatori di oltre 25 nuovi selecontrollori, con un apposito corso di formazione. La seconda, frutto di un’intesa tra Regione Toscana ed ATC 10, in deroga a quanto previsto per ‘le aree non vocate al cinghiale, è la possibilità di effettuare, in maniera sperimentale, la caccia in braccata nel periodo di attività venatoria (1° novembre-31 gennaio) e, in caso di necessità e con il necessario coordinamento della Polizia provinciale, anche al di fuori di tale periodo, nel rispetto dei dettami dell’articolo 37 della legge regionale 3/94. La terza è, infine, il proseguimento da parte della Polizia Provinciale della preziosa attività di controllo della specie con metodi selettivi.

“L’impegno che ci siamo assunti tutti quanti – aggiunge Zini – è di monitorare il sistema di azioni individuate e di fare un nuovo punto della situazione a febbraio-marzo, con i dati disponibili da novembre in avanti, valutando quindi, in quell’occasione, se esso sta funzionando e se, eventualmente, sarà necessario intervenire con altri sistemi che però, come ha puntualizzato la Regione, al momento non sono previsti dalla vigente normativa”.

Il Sindaco di Marciana Simone Barbi e lo stesso Presidente Zini, nell’ottica di arrivare all’eradicazione di cinghiali e mufloni, hanno, infine, ribadito la necessità di poter disporre di uno studio tecnico di fattibilità per avere indicazioni sull’impatto che la stessa può avere sul territorio. A tal proposito il Presidente del Parco Giampiero Sammuri ha dato la disponibilità dell’Ente a realizzare uno studio di fattibilità che preveda anche costi e tempi, auspicando il coinvolgimento, dal punto di vista economico, anche della Gestione Associata per il Turismo che in passato aveva già dato la propria disponibilità in tal senso.

Durante la stessa seduta è stato espresso all’unanimità dei presenti il parere favorevole sul Bilancio di previsione 2023 dell’Ente Parco.

Presenti, alla seduta della Comunità del Parco, sia in collegamento remoto che in presenza, oltre al dottor Burresi della Regione Toscana, la Provincia di Livorno e i Comuni di Portoferraio, Campo nell’Elba, Marciana, Marciana Marina, Livorno, Capraia e Giglio, il Presidente del Parco  Sammuri e il Direttore Burlando.