“Due morsi alla mela”, dall’egoismo del ‘peccato’ alla condivisione. L’opera dell’artista toscana Lea Monetti davanti al palazzo comunale di Pietrasanta

Dall’egoismo del “peccato” alla condivisione. Di un sogno, un progetto, un lavoro o un momento di svago. E’ l’idea che Lea Monetti, pittrice e scultrice toscana, ha voluto raccontare attraverso la sua ultima opera, “Due morsi alla mela”, installata in piazza Matteotti a Pietrasanta, davanti al palazzo comunale.

Il complesso scultoreo, realizzato presso la fonderia Mariani e ultimato nel grossetano, è formato da due elementi in resina, cemento e tessuto, levigati e dipinti a mano direttamente dall’artista: un grande pomo addentato da entrambi i lati e l’immagine di Eva, circondata da mele morsicate. “Il mio intento – ha spiegato Lea Monetti – è quello di ‘ribellarsi’ a quest’accezione negativa che il frutto porta con sé, simbolo religioso del peccato originale e, indirettamente, di egoismo, di un qualcosa compiuto in modo unilaterale. Con i due morsi, invece, voglio riportare il senso di partecipazione alle scelte, di ritorno a una socialità positiva”.

Ringrazio Lea per aver condiviso il suo lavoro con la nostra città – parola della presidente del consiglio comunale di Pietrasanta, Paola Brizzolari – che ha fatto della partecipazione culturale il suo ‘marchio’ di fabbrica. Artisti da tutto il mondo scelgono i laboratori di marmo e ceramica e le fonderie pietrasantine per dare forma al loro genio; e qui trovano i nostri grandi maestri artigiani che, con un’arte quasi maieutica, riescono a ‘tirare fuori’ dalla loro mente opere meravigliose”.

Da anni Lea Monetti opera a Pietrasanta – ha ricordato, in conclusione, il critico d’arte e giornalista, Lodovico Gierut – con una forte linearità espressiva. Questa grande mela addentata da due parti è un messaggio molto importante, in questa nostra epoca fatta troppo spesso di rancori e ostilità”.