Dodici city bike a disposizione della Casa circondariale delle Sughere, destinate ai detenuti che svolgono lavori socialmente utili nell’ambito del progetto “Mi riscatto per Livorno”

Sono state presentate al palazzo comunale le 12 biciclette city bike a disposizione della Casa Circondariale “Le Sughere” di Livorno. Le biciclette sono infatti destinate ai detenuti che, nell’ambito del progetto “Mi riscatto per Livorno”, svolgono lavori socialmente utili in città. La bicicletta permetterà ai detenuti  di spostarsi più facilmente e raggiungere in minor tempo i luoghi di lavoro.

bicicletta 2 presentazione
La consegna delle bici

Al momento sono nove i detenuti – definiti di “media sicurezza” in quanto colpevoli di reati minori –  che lavorano a fianco di Aamps e dell’associazione Reset in lavori di pubblica utilità. Nei giorni festivi lavorano a fianco di Reset per la pulizia del parco delle Terme del Corallo, mentre nei giorni feriali svolgono attività presso le stazioni ecologiche ed in particolare presso i cassonetti con tessera collocati nel centro città per fornire informazioni utili ai cittadini. Prossimamente presteranno servizio anche presso il cimitero di Antignano.

A donare le biciclette sono state cinque ditte locali: Bikestore, Quattro Ruote, Lumar Impianti, Magraf e Piccolo Birrificio Clandestino che erano presenti alla cerimonia di consegna dei mezzi. Le biciclette, di colore giallo, portano tutte la scritta “Mi riscatto per Livorno”, il progetto teso al reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, finalizzato ad accorciare la distanza sociale tra chi si trova dentro il carcere e il resto della società.

I nove detenuti, selezionati da una équipe dell’area trattamentale del carcere, sono già attivi da alcuni mesi, ma la distanza tra la Casa Circondariale e la Stazione da dove partono gli autobus diretti ai luoghi di lavoro, rende difficoltosi  i loro spostamenti. Da qui la dotazione di biciclette che faciliteranno il loro lavoro oltre a rivestire un ruolo di responsabilizzazione.

“Questo dell’utilizzo di un mezzo di spostamento come la bicicletta – ha sottolineato Patrizia Critti, funzionario giuridico pedagogico – rientra in un percorso di reinserimento del detenuto nel tessuto sociale. Il detenuto si sente utile ed impara un lavoro; al tempo stesso dandogli fiducia si assume delle responsabilità”.

Presenti alla cerimonia di consegna delle biciclette, oltre al Garante dei Detenuti Giovanni De Peppo e l’Ispettore Superiore Emilio Giusti anche gli assessori Andrea Raspanti (Sociale) e Giovanna Cepparello (Ambiente) che hanno sottolineato l’importanza del progetto e la forte collaborazione tra Amministrazione e Carcere per far sì che la popolazione reclusa rappresenti una risorsa per il territorio.