Disegno policromo di Archimede Sacchi per la facciata ottocentesca del Duomo acquistato all’asta dall’Opera di Santa Maria del Fiore

L’Opera di Santa Maria del Fiore ha acquistato a una asta a Milano per il Museo dell’Opera del Duomo un disegno inedito policromo di notevole qualità (151,5 x 105,5 cm), che rappresenta una proposta per la facciata ottocentesca della Cattedrale di Firenze. Il disegno, a tecnica mista su carta applicata su tela, è in buono stato di conservazione.

Una nota col giudizio della commissione esaminatrice, vergata a penna nel margine inferiore sinistro del disegno, ha permesso al personale del Museo dell’Opera del Duomo di individuare l’autore, il soggetto, l’anno e la provenienza. Si tratta di un’opera di Archimede Sacchi (23 luglio 1837- 23 luglio 1886), figlio d’arte del famoso fotografo Luigi, architetto milanese che si occupò in varie occasioni di restauro e completamento in stile di edifici medioevali. Al tempo di questo disegno era appena laureato a Pavia.Archimede Sacchi, proposta per la facciata del Duomo di Firenze, 1861

Il disegno (sopra il titolo un particolare, a destra l’opera nella sua interezza)  fu inviato alla commissione giudicante della Deputazione promotrice della nuova facciata di Santa Maria del Fiore nel 1862, e questo permette di collocarlo al tempo del primo concorso internazionale bandito nel 1861, con scadenza nel 1862. Si trattò di un bando infruttuoso (cui ne seguiranno altri, finché nel 1887 non si darà l’attuale aspetto alla facciata su disegno del De Fabris), ma, a riprova del suo valore, già a quel tempo Sacchi rivaleggiò con le proposte di emeriti professori architetti da tutta Europa, e sottopose la sua idea al giudizio di una commissione che era composta da personaggi del calibro di Camillo Boito e Gaetano Baccani.

Per adesso il disegno non sarà esposta nel Museo ma entrerà a far parte di uno dei nuclei più importanti della collezione: il fondo di grafica relativo ai concorsi e alle proposte per il rifacimento della facciata del Duomo nell’Ottocento.