Da Castelnuovo al resto del mondo (Metropolitan di New York, Staatsoper di Vienna, Teatro Nazionale di Tokyo): il baritono Alberto Mastromarino al Teatro Goldoni per il recital di “7 Voci”. Appuntamento il 19 dicembre alle ore 18 in streaming. I ricordi livornesi e l’ascolto da ragazzino della prima Bohème con Lucia Stanescu

“Sono nato nella nostra provincia, a Castelnuovo della Misericordia, paese di cui conservo i miei ricordi e affetti di ragazzo. La mia è la tipica storia di un ragazzo di paese che si avvicina sia per passione che per caso al mondo della musica. Ho ascoltato la mia prima opera in questo teatro, il Goldoni di Livorno, una Bohème interpretata dalla signora Lucia Stanescu, artista profondamente legata alla città labronica…”: con queste parole il baritono Alberto Mastromarino inizia a parlare di sé in occasione del suo ritorno nello storico Teatro livornese previsto per sabato 19 dicembre 2020, alle ore 18, come protagonista di “7 Voci – Chi fermerà la lirica?”, la rassegna in diretta streaming sul sito e canale YouTube del Goldoni per “Web Opera”.

Alberto Mastromarino, baritono livornese di fama internazionale

Da allora, Mastromarino ne ha fatta tanta di strada, fino a divenire un artista affermato in campo internazionale: una carriera brillante, la sua, lunga oltre trent’anni e costellata da grandi successi sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, con artisti illustri e pregevoli direttori; 49 ruoli debuttati in altrettante opere liriche, dal primo ‘800 italiano alla scuola verista del ’900, fino ai compositori moderni.

Alberto Mastromarino in Tosca a Palermo, sopra il titolo in un allestimento a Verona

Non poteva mancare Pietro Mascagni: “In simbiosi con il nostro compositore – afferma – ho avuto l’opera Cavalleria rusticana, come titolo di debutto su palchi importanti quali il Metropolitan di New York, lo Staatsoper di Vienna, il Teatro Nazionale di Tokyo, spesso accompagnato dal Tonio nei Pagliacci di R. Leoncavallo”.

Lo ascolteremo in diretta dal Goldoni in un bellissimo programma che sarà aperto da tre romanze di Tosti (“Malìa”, “Ideale”, “L’alba separa dalla luce”), per proseguire con due arie dalle opere di Verdi (“Credo in un Dio crudel” da Otello e “Ehi! Taverniere” da Falstaff), “O tu bell’astro” da Tannhäuser di Wagner,  “Serenata” di Mascagni e in conclusione “Nemico della patria” da Andrea Chénier di Giordano; al pianoforte Flavio Fiorini che proporrà all’ascolto l’ Interludio da Suor Angelica di Puccini, l’Interludio da Fedora di Giordano e lo struggente “Sogno” da Guglielmo Ratcliff  di Mascagni.

Tutte le informazioni sull’artista su www.goldoniteatro.it