Creativa, colorata, scintillante, onirica… la collezione Cruise 2018 di Gucci prova a “dialogare” con i capolavori della Galleria Palatina

di ELISABETTA ARRIGHI

La grazia dell’arpa, l’emozione del luogo e dei capolavori appesi alle pareti, da Raffaello a Bronzino, pronti ad avvolgerti in una spirale da sindrome di Stendhal. E poi gli abiti. Per la prima volta  in sfilata nelle Sale dei Pianeti della Galleria Palatina. Una sala dopo l’altra, fra storia dell’arte e del Rinascimento, in un ambiente dove aleggia lo spirito dei Medici.

Gucci by Alessandro Michele ha sfilato qui, il 29 maggio 2017, per presentare la collezione Cruise 2018, per donna e per uomo. Una collezione opulenta, ricca di cristalli scintillanti, di intarsi di lurex, di tessuti lamé, di paillettes. Dalla cappa tutta d’oro (in paillettes) con bordi in pelliccia al tailleur con giacca maschile e pantaloni ampi al fondo in un tessuto croccante simile alla carta che avvolge i cioccolatini.gucci2

C’è l’heritage di Gucci, un marchio del lusso che nel 2021 compirà 100 anni (fu fondato a Firenze nel 1921), nelle “G” che compaiono qua e là e nel tessuto con stampa “diamantata”, ma c’è soprattutto la creatività onirica di Alessandro Michele che ha impresso al brand uno stile nuovo, che pur pescando elementi vintage presenti nel suo DNA riesce ad essere all’avanguardia, al di là delle tendenze del momento. Ed ecco il serpente scintillante ricamato sul davanti di un abito nero, lungo e fluido con le spalle scoperte, oppure la stampa del muso di volpe, ma anche la farfalla che tempestata di cristalli diventa la fibbia importante delle cinture portate a segnare il punto vita. C’è il profumo della Mitteleuropa, ci sono le stampe fiorite che ricordano le matrioske, i motivi che guardano a oriente, con cintura importante annodata in vita come un obi. Ma ci sono anche gli abiti lunghi, fluttuanti e leggeri, che ricordano le madonne rinascimentali che, lievi, camminavano i queste sale della Galleria Palatina. Così le modelle tengono alzate con con grazia le gonne cinque centimetri da terra, con gesto soave delle mani che pizzicano la stoffa. Le acconciature ricordano molti quadri di grandi artisti, ci sono i decori di perle, anche fra i capelli (e sopra i capelli, montate a formare una specie di copricapo prezioso), oppure pronte a incorniciare un volto angelico. Ma ci sono anche quegli elementi grunge e rock che all’improvviso irrompono in sfilata, per dare una sferzata grintosa (il giubbotto, i pantaloni che ricordano quelli da jogging con i ricami laterali…). Come il peplo disegnato (compreso il movimento della stoffa) su un abito dalla forma classica, che in questo modo si trasforma in un capo che rompe gli schemi e diventa qualcosa di particolarmente innovativo. Così il mix di stili e di colori (fra cui molto verde, ma anche rosa carico e bordeaux) anima un caos creativo che diventa prima moda, per poi sconfinare nell’arte contemporanea.

Sfilano le modelle, ma anche i modelli. In pantaloncini corti, con giubbotti imbottiti, con completi ricamati (che ricordano i Seventies), con maglioni che sembrano fatti a mano (ricorrente il cardigan bianco con motivo decoro di righe blu e rosse, che derivano dall’heritage della griffe). Tutti con la testa decorata da coroncine che ricordano le foglie di acanto e quelle di alloro.gucci

Per seguire la sfilata di Gucci Cruise 2018, sono arrivate a Firenze molte star. Da Dakota Johnson a Kirsten Dunst, da Jared Leto a Elton John… un red carpet internazionale, stemperato dal rosa della scatola-invito (che è stata ricevuta da circa 400 persone) con la scritta “urtica ferox”, una pianta tossica piena di spine. Nella scatola gli invitati hanno trovato un sacchetto di juta con stampata una rosa e un cappellino personalizzato. Poi una farfalla ricamata e i “timbri” delle location speciali delle Cruise di Alessandro Michele, la prima nell’Art District di New York nel 2015, la seconda all’interno dell’abbazia di Westminster a Londra (2016) e infine la location di Firenze, scelta dopo il no arrivato da Atene. Per l’evento, Gucci ha finanziato con circa due milioni di euro il restauro del Giardino di Boboli.

Gli invitati, prima della sfilata, hanno seguito un percorso comprendente la Galleria degli Uffizi, il Corridoio Vasariano, poi Boboli e il Rondò di Bacco per un cocktail. Quindi il défilé nelle Sale dei Pianeti, all’interno delle quali è stato disseminato il pubblico: qui modelle e modelli hanno seguito un percorso ad hoc per permettere la visione degli outfit della collezione Cuise 2018. Non sono mancate le autorità, dal sindaco di Firenze Dario Nardella al direttore degli Uffici Eike Schmidt al ceo di Gucci Marco Bizzarri.

La sfilata è stata trasmessa anche online sul sito ufficiale della maison Gucci.