CORONAVIRUS. Sì della Regione Toscana alla riapertura degli stabilimenti termali

Si è svolta una riunione in videoconferenza tra i sindaci e dei Comuni termali della Toscana, la Regione Toscana e Federterme. È stato affrontato il tema della riapertura dei centri termali nella Regione Toscana, cosa non consentita dalle disposizioni emanate dal Governo italiano. Per il Comune di Campiglia Marittima ha partecipato l’assessora allo sviluppo economico e turismo Stella Zannoni.

I sindaci delle cittadine termali della Toscana, hanno chiesto un confronto con le istituzioni regionali per chiedere la definizione di protocollo operativo, per poter riaprire gli stabilimenti termali toscani in sicurezza. E l’assessore Bugli ha subito convocato un incontro con le associazioni di categoria e i tecnici regionali per stilare un protocollo che permetta al presidente Rossi di firmare un’ordinanza che consenta la riapertura dei centri termali, presumibilmente già dal 1° giugno.  Intanto, anche a livello nazionale, prosegue il confronto sulla possibilità di riapertura dei centri termali nazionali, tra l’Associazione Federterme – Federazione Italiana delle Industrie Termali e delle Acque Minerali e del Benessere Termale, Governo italiano e il Comitato Tecnico Scientifico della Protezione Civile.

La mancanza di indicazione delle modalità di riapertura dei centri e stabilimenti termali a livello nazionale nelle disposizioni previste dagli ultimi DPCM del Governo ha fatto rilevare la necessità di questo incontro  cui hanno partecipato anche gli assessori della Regione Toscana Vittorio Bugli e Federica Fratoni, con cui i Comuni hanno condiviso da subito un protocollo operativo a livello regionale, in modo da permettere la riapertura degli stabilimenti in sicurezza già, se possibile, dal prossimo 1° giugno. Ciò per evitare il dissesto economico delle aziende e stabilimenti termali, che direttamente e indirettamente coinvolge il tessuto individuale e collettivo delle realtà toscane. 

“Siamo tutti consapevoli di quanto difficile sia questo periodo e di quanto ogni azione dei singoli Enti sia collegata e dipenda direttamente dalle azioni del Governo e dei Ministeri – scrivono i sindaci delle stazioni termali della Toscana in una nota alle istituzioni – ma siamo anche consapevoli di quanto la Regione Toscana possa esprimere in termini di risposte alle problematiche che ci troviamo insieme ad affrontare, se i vari livelli governativi lavorano fianco a fianco”. “Le realtà che amministriamo – si legge ancora nella nota – sono caratterizzate dalla presenza di acque termali e quindi da centri termali pubblici o privati molto importanti attorno ai quali ruota l’intera economia dei nostri territori”.

Poi, nello specifico, così si esprimono Sassetta (sopra il titolo una foto delle terme) e Campiglia Marittima, i due comuni termali della Val di Cornia: “Sono davvero soddisfatto – afferma il sindaco di Sassetta Alessandro Scalzini – che la richiesta congiunta dei Comuni termali della Toscana sia stata accolta dalla Regione che a breve stabilirà le norme sanitarie affinché anche le Terme di Sassetta, che è un’impresa di punta del nostro territorio e dà lavoro a tante persone, possano riprendere l’attività in piena sicurezza. Il nostro comune è piccolo e annovera poche attività produttive, rispetto ai paesi limitrofi, ma le Terme sono per noi di vitale importanza per mantenere vivo il tessuto sociale, economico e turistico. Stiamo procedendo con cautela in ogni settore, ma sempre con ottimismo”.

E per Campiglia Marittima interviene l’assessora allo sviluppo economico e turismo Stella Zannoni: “Di fondamentale importanza la  partecipazione al tavolo di lavoro fra i comuni termali la regione e Federterme. La richiesta di definire i protocolli di sicurezza per il settore termale,nasce dalla necessità di far ripartire il prima possibile i nostri centri termali. Venturina Terme vanta di due strutture di estrema importanza per il nostro territorio e per il turismo termale,grazie al quale possiamo puntare ad un prolungamento della stagione turistica anche nei mesi autunnali. E questo – spiega  Zannoni– ha un grande valore per l’economia ma anche per la salute e il benessere di chi sceglierà i luoghi termali che per loro natura, allungando la stagione balneare e, nella nostra zona, unendosi alla ricca offerta paesaggistica e culturale, rappresentano un contesto privilegiato nella diluizione del flusso turistico estremamente utile nel contrastare il contagio da Covid-19”.