CORONAVIRUS. Proseguono i preparativi per l’edizione 2020 (in calendario dal 28 al 31 maggio) del Versilia Yaghting Rendez-vous. A gonfie vele il mercato dei maxi-yacht nei cantieri che vanno da Livorno a La Spezia

“Siamo a poco più di due mesi dall’inizio del Versilia Yachting Rendez-vous 2020 – l’evento che dà appuntamento agli appassionati di nautica a Viareggio, dal 28 al 31 maggio 2020 – e, nonostante lo scenario inedito e fortemente incerto che stiamo attraversando, vogliamo provare a mettere in campo una risposta forte, continuando a lavorare alla realizzazione del nostro Rendez-vous, giunto alle porte della quarta edizione”. A parlare è Paolo Borgio, direttore responsabile organizzativo della rassegna nautica, grazie al cui impegno, ormai da quattro anni, viene organizzata una delle più interessanti kermesse focalizzate sullo yachting, capace di attrarre aziende e pubblico in uno dei luoghi cult, la capitale mondiale della nautica produttiva ovvero Viareggio.

In questo scenario inedito dovuto all’emergenza coronavirus, i lavori di preparazione procedono – spiega ancora Borgio – “non senza difficoltà, ma sappiamo che ci troviamo di fronte a un momento di grande cambiamento. Nonostante ciò continuiamo a dare il massimo per contribuire a un rapido ritorno alla normalità, fortemente consapevoli che oggi la priorità assoluta è la tutela della salute delle persone. Indubbiamente prima che si entrasse in questo difficile contesto la nautica stava vivendo un periodo florido. Era ed è, come accade ormai da parecchio tempo, uno dei settori produttivi più vitali del nostro made in Italy, una locomotiva che, alla luce di quanto sta accadendo, forse nell’immediato potrà rallentare, ma saprà velocemente riprendere il suo passo”.

La manifestazione si presenta dopo un 2019 che ha visto nel settore un fatturato di quasi 3 miliardi di euro, segnando un più 11% rispetto al 2018. “È un grande risultato, indubbiamente – commenta Borgio – al quale contribuisce fortemente la leadership che la nautica italiana ha saputo costruirsi negli ultimi 20 anni nell’ambito dei superyacht. Ricordo che ai primi tre posti della classifica dei maggiori costruttori di unità da diporto oltre i 24 metri di lunghezza, oggi ci sono tre brand italiani, che diventano 7 nel computo dei primi 20. I nostri cantieri quest’anno hanno acquisito quasi la metà degli 807 ordini mondiali di superyacht, per l’esattezza quelli costruiti in Italia saranno 398 superyacht, 19 in più rispetto allo scorso anno. Saranno unità quasi totalmente destinate all’esportazione e per la maggior parte prenderanno forma nelle shipyard comprese nell’area che va da Livorno fino a La Spezia, quel pezzo d’Italia che ha nella Versilia e più specificamente in Viareggio il suo centro”.