CORONAVIRUS. In crisi il settore wedding ed eventi, gli imprenditori sperano nel nuovo decreto del governo. E ripartono con il digitale

L’azzeramento degli eventi produce ricadute pesanti sull’economia e sull’occupazione. Imprese, agenzie, maestranze, tecnici hanno visto polverizzarsi in due mesi il lavoro di anni. Un segnale incoraggiante arriva dal governo che dovrebbe inserire nel decreto maggio delle misure a sostegno del settore matrimoni (la Toscana, ad esempio, è una delle location preferite anche dagli stranieri) ed eventi.

Eleonora Ciliberti, event designer e wedding planner, descrive così il momento: “Tutta la nostra categoria ha risentito dell’impatto negativo della pandemia. Siamo stati i primi a fermarci e saremo gli ultimi a riprendere. Il distanziamento sociale rimarrà nei prossimi mesi e dobbiamo mettere in conto che per l’anno in corso non sia fattibile organizzare eventi di persona”. Le incertezze aumentano quando si tratta di matrimoni. Alcune coppie non rinunciano al loro sogno mentre altre preferiscono rimandare di un anno: “Il matrimonio un momento delicato perché si parla di sentimenti. Non ci sono decisioni giuste o sbagliate, la coppia deve decidere ciò che è meglio per sé. Confrontandosi sicuramente con un professionista può essere di aiuto fermo restando che anche noi non possiamo al momento avere purtroppo certezze”.

In attesa di aiuti concreti ad un settore tanto importanti sono in tanti a pensare a come adattare gli eventi al nuovo contesto. “Il nostro Paese – aggiunge ancora Eleonora – dimostra sempre una grande capacità di ripartire anche nelle peggiori disgrazie. Adesso proponiamo ai clienti di organizzare il proprio evento in digitale. Sono principalmente eventi aziendali che, seppure in modalità differente, serviranno sempre per promuovere prodotti o servizi”. Un evento quindi che cambia location ma che deve rispondere alle stesse esigenze dei precedenti. A partire dall’organizzazione per arrivare ai contenuti e alla grafica.