CORONAVIRUS. Andrea Bocelli e la moglie Veronica Berti scrivono una lettera al presidente del Politeama Pratese. Un gesto di incoraggiamento in un momento così buio

“In un momento come quello che stiamo vivendo, costretti a causa di una pandemia come il COVID-19 a sospendere ogni attività culturale di aggregazione come quella che si svolge all’interno dei nostri teatri e nel nostro in particolare, il Teatro Politeama Pratese, ci riempie il cuore di gioia ricevere questa bellissima lettera da parte del Maestro Andrea Bocelli e sua moglie Veronica Berti”: lo ha scritto Maurizio Nardi, presidente del Teatro Politeama di Prato. Nel testo, Nardi aggiunge: “Una lettera che ci vuole regalare un po’ di speranza, solidarietà e sostegno, una lettera che vi alleghiamo e che vogliamo condividere con il pubblico, non solo quello pratese. Con Andrea Bocelli e Veronica, due persone molto generose, mi lega da tempo una sincera amicizia. Con loro e la Fondazione che hanno fondato stiamo pensando a un progetto che, in futuro appena sarà possibile, possa coinvolgere il Teatro Politeama Pratese e altre realtà della Città di Prato. Ringrazio di cuore e con affetto a nome del Teatro, Andrea e Veronica Bocelli in attesa di averli presto ospiti da noi”. (Nella foto sopra il titolo: Bocelli, al centro, con la moglie a sinistra, durante la premiazione all’Una di New York. ‘Andrea Biceklli Foundation’).

ECCO LA LETTERA DI ANDREA BOCELLI E VERONICA BERTI

Il teatro è un luogo magico, al suo interno l’umanità si racconta ed esprime i propri valori. Come l’acqua, anche il teatro è un bene primario: strumento per riconoscerci, per comprendere chi siamo, per ricordare le nostre radici e per valutare in quali direzioni muovere i prossimi passi. Resta, inoltre, la sede in assoluto più adeguata per usufruire di quella miniera di emozioni che è il repertorio lirico.

L’anno in corso ci ha destinato un inizio di primavera complesso e drammaticamente inedito, con teatri, scuole e chiese serrati. Ci ha precluso il sogno, la possibilità di godere di un simile strumento di civiltà. Perché il teatro è un traguardo sociale (come gli ospedali), è una preziosissima “porzione di casa” insieme intima e inviolabile, ma anche a disposizione della comunità.

Auguriamo di tutto cuore che presto questo tempo sospeso finisca, e si possa riprendere a vivere una vita piena, compreso l’ingrediente prezioso di un’offerta culturale, da condividere tra le poltrone di un teatro.

Auspichiamo che succeda presto, e che una realtà bella e vivace, qual è quella del Politeama Pratese, possa al più presto tornare ad illuminare la vita culturale e la sete di svago e di spettacolo e di ottimismo della nostra amata Toscana.

Al neopresidente Maurizio Nardi, al team del teatro, agli artisti e al grande pubblico pratese, il nostro più affettuoso saluto e l’incoraggiamento a non perdere l’entusiasmo, in questo delicato momento.

La storia ci insegna che scogli ben peggiori sono stati superati, talvolta con sorprendente rapidità. E sta a tutti noi creare i presupposti per una nuova partenza, nella speranza che sulle ceneri di un’esperienza luttuosa si possa costruire, insieme, un rinnovato Rinascimento, che spinga l’umanità a venirsi incontro, a creare e celebrare la bellezza non solo per se stessa ma per il bene comune.

Andrea Bocelli Veronica Berti

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