CORONAVIRUS. A Campiglia Marittima il progetto #DiamociUna…Mascherina: alcune sarte si mettono al lavoro per cucire i dispositivi di protezione che saranno pronti nei prossimi giorni. Una mail per la richiesta. Il tessuto donato da Terre dell’Etruria e Unicoop Tirreno.

#DiamociUna…Mascherina! È il nome del progetto nato per dare una risposta alla grande richiesta di mascherine ad uso individuale che, ahimè, sono diventate introvabili in tutta Italia. Il progetto nato spontaneamente dalla sensibilità e volontà di alcune sarte del nostro Comune, ha trovato il supporto di alcune associazioni quali Ente Valorizzazione Campiglia, Comitato Cittadino, Sei Venturinese Se e I Ragazzi del Cafaggio, che si occuperanno della distribuzione tramite i loro volontari che saranno facilmente identificabili da un cartellino.

  • Il materiale utilizzato è stato donato all’Amministrazione di Campiglia Marittima da Terre dell’Etruria e Unicoop Tirreno che l’Amministrazione comunale ringrazia sinceramente per la sensibilità e la vicinanza dimostrata.

Le mascherine che saranno pronte nei prossimi giorni, saranno consegnate a chi ne farà richiesta, tramite la mail dedicata mascherine@comune.campigliamarittima.li.it o, in alternativa, esclusivamente per chi non possiede un indirizzo di posta elettronica, chiamando il numero di telefono 0565 839240 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 11:30.

Per consentire una capillare distribuzione, in questa prima fase sarà possibile consegnare al massimo due mascherine per nucleo familiare.

“Un impegno che si aggiunge ai numerosi già in campo e che cerca di fronteggiare le difficoltà e le necessità legate all’epidemia Covid-19 – dichiara la sindaca Alberta Ticciati  ringrazio la mia assessora Stella Zannoni che ha messo insieme tutte le forze ed ha coordinato i lavori, ed un sincero ringraziamento, doveroso, va alle tante, tantissime sarte che si sono autoconvocate ed autogestite in questa importante attività, alle aziende che hanno messo a disposizione il materiale, ai volontari delle associazioni sempre pronti a dare una mano. Con questo impegno non distribuiremo soltanto dispositivi di sicurezza ad uso individuale, ma trasmetteremo anche un messaggio di tranquillità, rassicurazione, speranza, vicinanza”.

Le mascherine, in fase di costruzione, sono del tipo “chirurgico”, riutilizzabili dopo la sanificazione da effettuare secondo le istruzioni che saranno pubblicate con un tutorial sul sito e sulla pagina facebook del Comune. 

Si ricorda che l’uso delle mascherine, di ogni tipo, non sostituisce tutte le buone pratiche igieniche e comportamentali da osservare (lavaggio frequente delle mani, non toccarsi il viso, usare gel disinfettanti quando non è possibile il lavaggio con acqua e sapone, rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro, stare in casa e uscire solo per motivi di estrema necessità) e che comunque questo dispositivo di protezione individuale è utile a ridurre ulteriormente il contagio; il suo funzionamento infatti è di filtro in uscita e impedisce che chi la indossa trasmetta il virus. In Cina e in Corea l’uso della mascherina cosiddetta chirurgica è stato usato in maniera obbligatoria da tutta la popolazione con buoni risultati.