CORONAVIRUS / 31. Livorno, le ulteriori disposizioni del Governo per contenere il virus. Il sindaco Salvetti ai cittadini: “State a casa, abbiate pazienza e collaborate”. Denuncia per un bar aperto oltre le ore 18

Le ulteriori disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, diffuse nella serata di mercoledì 11 marzo 2020, relativamente al contenimento della diffusione del coronavirus, sono state approfondite a Livorno nella mattinata di giovedì 12 marzo dal sindaco Luca Salvetti, dalla Giunta, dal direttore generale e dal segretario generale del Comune, riuniti in Sala Consiglio, la più spaziosa sala del Municipio che permette di mantenere le distanze di sicurezza come da decreto.

Il nuovo DPCM prevede ulteriori misure urgenti, che dal 13 marzo 2020 sono applicate a tutto il territorio nazionale. “I cittadini livornesi devono assolutamente rimanere a casa, avere pazienza e collaborare” sono le parole del sindaco Salvetti “Da oggi anche a Livorno, come nel resto d’Italia, sono sospese tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le vendite di generi alimentari e di prima necessità. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie, le edicole ed i tabaccai, come da allegato 1 del DPCM 11 marzo. La raccomandazione è di mantenere la distanza di sicurezza di un metro e di non fare la corsa all’accaparramento di generi alimentari nei supermercati. Gli approvvigionamenti non mancano e non mancheranno nei prossimi giorni. ” prosegue il sindaco “Ricordo ai cittadini livornesi che sono previste sanzioni nei confronti di chi non rispetta le norme del DPCM. Ieri la prima denuncia in centro città, effettuata dalla Polizia Municipale, nei confronti di un bar che alle 20,45 era ancora aperto non rispettando l’orario di chiusura delle 18. Da oggi saranno sanzionati tutti coloro che non si attengono alle norme stabilite dal DPCM. Invito i cittadini a non riunirsi in assembramenti (anche in questo caso scatta la sanzione) e a uscire soltanto per lavoro, per acquistare generi alimentari e farmaceutici e per situazioni di necessità”.

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