CORONAVIRUS. 21 scuole di danza di Livorno (con 5mila iscritti) scrivono al sindaco e agli assessori per chiedere agevolazioni tutele: “La danza può fermarsi per il bene di tutti, ma poter tornare presto on stage”

Ventuno scuole di danza di Livorno hanno inviato al sindaco Luca Salvetti e agli assessori al Lavoro (Gianfranco Simoncini), alla Cultura (Simone Lenzi) e al Sociale (Andrea Raspanti). Nella petizione – come scrive Nicoletta Papetti di Arabesque per il Coordinamento Scuole di Danza di Livorno – viene descritta  la situazione disastrosa (affitti, bollette, compensi, SIAE, Tari, etc.) in  cui si sono ritrovate le scuole di danza e i propri collaboratori (circa 100), all’indomani delle giuste misure restrittive previste dal DM anti COVID 19. Situazione negativa e particolarmente complicata in quanto il DM non prevede al momento alcun tipo di aiuto a queste realtà che vivono  esclusivamente con le quote dei loro soci (dai primi di marzo chiaramente sospese) e  tenutesi ad uniformarsi alle indicazione del  CONI per quanto riguarda i  regolamenti(sanitari, amministrativi, etc.) e purtroppo ad oggi essendo inquadrate molto precariamente come  Associazioni Sportive Dilettantistiche si ritrovano senza alcuna tutela.

Ecco il testo della, petizione:

A seguito delle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 adottate con i Decreti DPCM 1-4-8 marzo 2020, la totalità delle Scuole di Danza cittadine hanno sospeso le loro attività,

Siamo consapevoli che le norme indicate nel decreto dell’8 marzo 2020 sono state adottate nell’interesse primario della salute di tutti i cittadini.

Pertanto,la danza nella nostra città si è fermata e il danno è enorme. La danza è prima di tutto un’arte, anzi, “la madre di tutte le arti” (Curt Sachs), eppure da anni è oramai diventata la “cenerentola” delle arti, abbandonata e dimenticata dalle Istituzioni di ogni ordine e grado, con le conseguenze evidenti sotto gli occhi di tutti, che vanno dall’emorragia di talenti costretti a emigrare all’estero alla chiusura progressiva dei Corpi di Ballo. In Italia ne avevamo 13, tanti quanti le Fondazioni Lirico Sinfoniche, e ora ne sono rimasti forse 3. In Germania sono 50. In Francia, tra Corpi di Ballo di teatri d’Opera e Compagnie di residenza municipali, sono 95.

In questo scenario drammatico, le Scuole di Danza in Italia continuano incessantemente a formare circa 1 milione e 400 mila giovani allievi (mentre non raggiungono il milione gli iscritti alle scuole di calcio), a sostenere i loro sogni e la loro passione, a offrire loro palcoscenici sui quali possano esprimersi, il tutto pressochè senza aiuti e sostegno,neppure del CONI e delle Federazioni Sportive, ai cui regolamenti alcune sono pure tenute ad uniformarsi, malgrado il più delle volte risultino inconciliabili quanto meno con la danza coreutica, che non è declinata in campionati, serie e classifiche.

Livorno può vantare numerose Scuole di Danza con oltre 5.000 iscritti: un patrimonio umano e artistico che non può e non deve andare disperso.

Vale la pena ricordare, poi, che sono proprio le Scuole di Danza a organizzare eventi, manifestazioni e concorsi (sempre a loro spese), anche di prestigio e richiamo internazionale, che arricchiscono l’offerta turistico-culturale della nostra città con positive ricadute sull’economia e sul territorio.

Considerando che come il 99% delle scuole di danza in Italia (fatte rientrare tristemente tra le attivita’ sportive), ci “autososteniamo” con le sole quote degli associati e che paghiamo affitti in locali di privati e molte volte da noi stessi sistemati e messi a norma (

come richiesto dalla legge) con grandissimo sforzo….

E poi forse non si sa che dietro di noi lavorano tanti altri: sartorie, accessori, punte e mezze punte, cd danza, siae, stage, hotel, biglietti aerei, aziende di noleggio pullman, teatri, commercialisti, imprese di pulizia , cartolerie, negozi di attrezzature sportive, mercerie, profumerie, geometri , ingegneri, elettricisti, falegnami, fotografi service e non di meno il Teatro Goldoni di Livorno con le quote di affitto per i nostri saggi di fine anno.

Praticamente non solo i ragazzi imparano danza con annessi e connessi principi di disciplina, senso di responsabilita’, rispetto delle regole, sviluppo di grandi capacita’ organizzative, e fanno anche propria l’idea che “per ottenere devi lavorare”, ma li teniamo pure impegnati ogni giorno in modo educativo e in ambienti sani, nulla togliendo anche che parecchi di loro sono spesso avviati verso una carriera professionale e quindi lavorativa.

La danza, inoltre, come lo sport, soprattutto quello dilettantistico, garantisce benessere fisico e mentale, è occasione di scambio e momento di formazione, in altre parole, produce valore sociale.

Chi la pratica e soprattutto le famiglie costituiscono i principali fruitori di questo valore sociale e le Scuole di Danza sono fondamentali per garantirlo, preservarlo e diffonderlo.

Per tali e tanti motivi, Chiediamo che il Comune di Livorno unitamente al Governo si faccia promotore di azioni che diano supporto e sostegno alle nostre associazioni in questo momento di profonda crisi.

In particolare:

1. Venga sospeso il pagamento dei canoni di locazione privati e pubblici delle strutture associative per il periodo in cui è stato richiesto di sospendere le attività sportive e/o le stesse risultino impraticabili;

2. venga annullato il pagamento di TARI e TASI per l’anno 2020;

3. vengano posticipate le rate dei mutui per il periodo in cui è stato richiesto di sospendere le attività sportive e/o le stesse risultino impraticabili;

4. vengano diminuite del 50% le spese delle utenze (acqua, elettricità, gas, ecc.) per il periodo in cui è stato richiesto di sospendere le attività sportive e/o le stesse risultino impraticabili;

5. venga istituito un fondo per rimborsare i costi sostenuti dalle associazioni e società sportive per la copertura assicurativa dei propri tesserati (polizza infortuni, polizza RCT, ecc.) nel periodo d’emergenza proclamato dai Decreti DPCDM;

6. venga garantita una fonte di reddito di almeno €500/mese per ogni istruttore e/o insegnante proporzionata al periodo in cui è stato richiesto di sospendere le attività sportive e/o le stesse risultino impraticabili, tenuto conto che per la maggior parte di tali istruttori e/o insegnanti il corrispettivo percepito dalle associazioni e società sportive costituisce l’unica fonte di guadagno;

7. vengano parificate le associazioni e società sportive alle PMI o comunque vengano loro consentito l’accesso a strumenti di finanziamento agevolato.

La danza può fermarsi per il bene di Livorno e dell’Italia, ma per quello stesso bene, deve essere messa nelle condizioni di ritornare quanto prima on stage.

Le scuole di danza: Abc Danza Livorno, AED Associazione Europea Danza, Arabesque Centro Studi Danza ASD, Areadanza Livorno, Arké Danza ASD, Artedanza ASD Livorno, Atelier delle Arti, Bohemian Ballet Studio ASD, Butterfly Studio Danza ASD, Centro Armonia Danza SSD A.RL, Danza & Danza ASD, Danza Eden ssdrl, Dea Scuola di Danza ssdrl, Eimos Danza Livorno ASD, Kokoro Performance Studio ASD, New Project Dance ssdarl, Laboratorio Danza e Movimento ASD, Mythos Arte Danza e Movimento ASD, Salus Company, ST Danza Centro Formazione ASD, Studio Live Academy.

3 comments

  • Spero che le vostre giustissime richieste siano ascoltate ed esaudite al più presto.dovreste rivolgervi anche ai media per essere più visibili

  • La situazione odierna per le scuole di danza, in tutta Italia, è davvero drammatica. Impegnate comunque a offrire un servizio in questo periodo, quasi sempre gratuitamente, è ovvio che soffrano tantissimo per questa condizione. Spero che si possa correre ai ripari presto e salvaguardare questa nostra realtà d’eccellenza.

  • Noto che la mia scuola di ballo non viene incredibilmente citata. Ricordiamo asd livorno danza e spettacolo lavora sotto la guida della maestra Patrizia Vennero da oltre 30 nelle varie discipline tra cui il Flamenco ( una vera esperta a livorno). Preghiamo di contattarci a pattydanceonstage@gmail.com per tenerci al corrente delle eventuali sviluppi di cui in articolo. Se la solidarietà si fa allora si cerchi da farla a 360 gradi.

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