“Come un fiume. L’ultimo viaggio di Tiziano Terzani” sui monti dell’Himalaya. A Villa Strozzi la pièce teatrale con Antonio Fazzini

Scritto da Eugenio Nocciolini e Francesco Nucci, e interpretato da Antonio Fazzini – con Gabriele Giaffreda, Maurizia Grossi, Andrea Quercioli, regia di Eugenio Nocciolini – “Come un fiume – L’ultimo viaggio di Tiziano Terzani” è il diario di sei mesi vissuti dallo scrittore e giornalista sui monti dell’Himalaya. 180 giorni. Un’altra scadenza. Forse l’ultima. Forse l’ennesima. Un nuovo contratto a tempo determinato.

Antonio Fazzini
Antonio Fazzini

Produzione recente del Teatro delle Donne, lo spettacolo torna in scena con un nuovo allestimento, venerdì 14 e sabato 15 settembre 2018 all’Anfiteatro di Villa Strozzi a Firenze, nell’ambito di Avamposti Teatro Festival 2018 e dell’Estate Fiorentina promossa dal Comune di Firenze (ore 21,30 – biglietti 13/10/5 euro – prevendite www.ticketone.it – info tel. 055 8877213 – www.teatrodelledonne.com).

“Come un fiume” è un ricordo, per niente scontato, di Tiziano Terzani e dei suoi ultimi mesi di vita. Lo spettacolo non ha al centro un santone, o un uomo che ha trovato la chiave della vita, o qualche sorta di illuminazione. È la storia di una persona che ha fatto un viaggio, che ha già fatto un pezzo di strada e che a quelli che vengono dopo, con una malattia, con un acciacco, con un dolore, cerca di dire dove sono le buche lungo la strada.

Quante cose si possono fare in sei mesi? Come si possono trascorrere 180 giorni? Sembrano tanti a pensarci. Non troppi, certo, ma nemmeno pochi. Un uomo decide di ritirarsi. In alto. Abbandonare tutto e tutti. Per sempre? Non si sa. Parte, senza una risposta, parte. Parte per sei mesi. Se ne va per 180 giorni. Un uomo da solo con tante domande. Una strada come tante altre in una vita fuori dalle righe. Una malattia all’improvviso e una scelta da dover prendere.

“I libri sacri, i maestri, i guru, le religioni servono ma come servono gli ascensori che ci portano in su facendoci risparmiare le scale. L’ultimo pezzo del cammino, quella scaletta che conduce sul tetto dal quale si vede il mondo o sul quale ci si può distendere; quell’ultimo pezzo va fatto da soli”.

Tiziano Terzani, uomo, giornalista, viaggiatore, ricercatore spirituale che non si è mai lasciato abbagliare dalle “illuminazioni” facili e che ha sempre mantenuto i piedi ben saldi a terra anche sulle vette dell’Himalaya. Quattordici anni fa ha lasciato questo mondo, ma il suo ricordo è vivo in tutti noi grazie alle sue parole e ai suoi scritti. I libri e gli insegnamenti di Terzani sarebbero da citare tutti parola per parola, da conoscere a memoria come le tabelline.

Nato nel 1938 a Firenze, Terzani è stato un profondo conoscitore del continente asiatico e uno dei giornalisti italiani di maggior prestigio a livello internazionale. È stato inoltre autore di reportage e racconti tradotti in tutto il mondo. Da anni era uno dei collaboratori di punta del Corriere della Sera. Nel 1971 era diventato corrispondente dall’Asia per il settimanale tedesco Der Spiegel. È vissuto a Singapore, Hong Kong, Pechino, Tokyo e Bangkok. È scomparso il 28 luglio 2004. Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo è il suo ultimo libro.

Biglietti, riduzioni e prevendite
Intero 13 euro; ridotto 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC)
Ridotti 5 euro (iscritti ai corsi di Calenzano Teatro Formazione)

Info e prenotazioni
Teatro Manzoni – via Mascagni 18 – Calenzano 
teatro.donne@libero.it – www.teatrodelledonne.com
Tel 055 8877213 / teatro.donne@libero.it