
Colorato, laccato, aggressivo: il mondo e l’uomo secondo David LaChapelle. 100 foto in mostra a Venezia fino a settembre 2017
“Amo creare tramite l’uso della fantasia
tramutando in immagine i miei sogni”
David LaChapelle
Una grande monografica, alla Casa dei Tre Orci di Venezia, presenta oltre 100 immagini che ripercorrono, dagli anni Novanta a oggila carriera di uno dei più importanti e dissacranti fotogra contemporanei.Per la prima volta al mondo, sarà esposta la serie New World: 11 opere che segnano il ritorno alla figura umana e che ruotano attorno a temi come il paradiso e le rappresentazioni della gioia, della natura, dell’anima (nella foto sopra il titolo: Land Scape: Kings Dominion, 2013. A lato in basso a destra: Self Portrait a House, 2013, particolare. In basso a sinistra Aristocracy Two, 2014, e in basso a destra Lightness of Being, 2017. Sono tutti particolari di immagini di David LaChapelle esposte nella mostra veneziana).
Casa dei Tre Oci di Venezia accoglierà fino al 10 settembre 2017, l’universo surreale, barocco e pop di David LaChapelle, uno dei più importanti e dissacranti fotografi contemporanei.
L’esposizione, curata da Reiner Opoku e Denis Curti, organizzata da Fondazione di Venezia e Civita Tre Venezie, presenterà oltre 100 immagini che ripercorrono la carriera dell’artista statunitense, dai primi progetti in bianco e nero degli anni ’90 fino ai lavori, solo a colori, più recenti, opere divenute in gran parte iconiche e che gli hanno garantito un riconoscimento internazionale da parte di critica e pubblico.
Come grande novità, la rassegna, prima monografica di LaChapelle a Venezia, propone l’anteprima mondiale di New World, una nuova serie realizzata negli ultimi 4 anni. Sono 11 fotografie che segnano il ritorno alla figura umana e che ruotano – come già accennato – attorno a temi come il paradiso e le rap- presentazioni della gioia, della natura, dell’anima.
“Siamo lieti di portare e ospitare a Venezia un artista della fotografia riconosciuto nel mondo – ha detto Giampietro Brunello, presidente della Fondazione di Venezia – La ricchezza e l’originalità dell’esposizione delle opere di David LaChapelle testimoniano l’elevata qualità dell’offerta culturale della Casa dei Tre Orci”.
Osservando il percorso compiuto da LaChapelle negli ultimi 30 anni, si scopre come la sua fotografia si nutra da una parte del rapporto privilegiato con le riviste e la pubblicità, dove le icone della moda e dello star system agiscono come materia grezza per l’ispirazione, dall’altra parte della pratica creativa di esprimere la propria visione del mondo per immagini, in uenzata senza dubbio dalla generazione di giovani artisti a lui coetanei, formata da Andy Warhol.
Il percorso espositivo prende avvio dagli anni ’90, quando Andy Warhol gli offre il suo primo incarico professionale fotografico per la rivista Interview. È in quel periodo che LaChapelle riflette sulle possibilità comunicative e divulgative dell’editoria, incredibilmente legate alla Pop Art. Le sue fotografie denunciano le ossessioni contemporanee, il rapporto con il piacere, col benessere, con il superfluo e con una sfrenata esigenza di apparire. Il tutto ammantato da colori elettrici e superfici laccate, e caratterizzato dalla presenza ricorrente di un nudo sfacciato e aggressivo. I soggetti sono le celebrità, da Michael Jackson a Hillary Clinton, da Muhammad Ali a Jeff Koons, da Madonna a Uma Thurman, da Andy Warhol a David Bowie, le cui immagini sono utilizzate come merce prodotta in serie, consapevolmente sacrificata sull’altare del sistema fondato sull’icona.