Collinarea Festival del Suono: il 23 e 24 luglio a Santa Luce “Iago. A Rock Tragicomedy” e “R&G Romero e Giulietta. La lacrimosa storia”

La grande tragedia di Shakespeare riletta in chiave contemporanea apre il fine settimana di Collinarea festival del suono nel borgo di Santa Luce sabato 23 e domenica 24 luglio 2022. Si comincia sabato 23 alle 21.30  con Iago – A Rock Tragicomedy (foto sopra il titolo): una reinterpretazione rockeggiante del celebre Otello di William Shakespeare,  curata da Scenica Frammenti e Zorba officine creative, con il mascheraio, regista e attore Andrea Cavarra e Marco Giacomini, e con Sara Bellodi, Eros Carpita e Roberto Kirtan Romagnoli che ne hanno curato anche le musiche.

In scena il dramma delle due pulsioni fondamentali, Eros e Thanatos scritta nel 1603 dal maestro William Shakespeare, è presentata da Zorba Officine creative nella visione di una band di estrosi attori, anche musici e cantanti, in cui si mette al centro della vicenda, come un frontman, Iago, il servo meschino, cinico e misogino di Otello. È lui a mettere note scure nella storia, portando l’odio, mentre la paura e l’invidia divengono il suo strumento. Otello, mangiafuoco e guerriero, Desdemona, attrice vera e appassionata, Cassio danzatore Vogue e poi Brabanzio, Montano, Emilia e Roderigo con le mille maschere, saranno i burattini nelle sue mani. Ma da sempre questa vicenda è anche catarsi per il pubblico di qualsiasi luogo, di qualsiasi età e di estrazione sociale.
Il male che può̀ rendere infelici è immenso. L’unico modo per accettarlo è riuscire a riderne.

Su questa scia anche R&G Romeo e Giulietta – La lacrimosa storia, lo spettacolo prodotto da Scenica Frammenti in programma il 24 luglio alle 21.30, che vede protagonisti Iris Barone, Walter Barone, Alice Bosio, Eros Carpita, Nicola Finozzi e Loris Seghizzi che ne firma anche la regia. Le musiche sono eseguite dal vivo da Nicola Finozzi.

La pièce nasce da un lavoro sul repertorio storico della compagnia Seghizzi ad opera di Loris Seghizzi e Marco Mencacci, dal quale è riemersa la parodia di “Romeo e Giulietta” di Franco Seghizzi, messa in scena per la prima volta nel 1964 e rappresentata per anni da tutti gli elementi della famiglia teatrale.

Seghizzi e Mencacci ne rielaborano e modificano il testo, aggiungendo all’originale un nuovo personaggio: la narratrice Mary Arden, madre di William Shakespeare, interpretata da Enza Barone.
Il successivo incontro della compagnia con il giovane musicista Carlo De Toni segna un ulteriore cambiamento: dalla originale parodia nasce una sorta di musical, o commedia musicale. Ad arricchire la scena sono state affiancate al testo di Shakespeare le suggestioni delle grandi storie d’amore del grande schermo: da “Biancaneve” a “Jesus Christ Superstar”, da “Love Story” a “Cenerentola”, dalla “Traviata” a “James Bond”, da “Madame Butterfly” a “West Side Story”. Durante il musical, gli attori non interpretano solo i personaggi del dramma Shakesperiano, ma sono anche cantanti e danzatori. Ogni attore interpreta quindi più ruoli; Giulietta appare come Biancaneve, come Spice Girl, come danzatrice egiziana, come hostess, come bambolina, come bellezza in bicicletta; Frate Lorenzo come Mago Merlino o come il fedele servo del dottor Frankenstein; Donna Capuleti come la matrigna di Cenerentola o come un’eroina sadomaso; Romeo come Elvis Presley, come ginnasta, come Re Artù e come stuart; il Conte Paride come Fred Buscaglione; la Nutrice come fata Smemoranda di Cenerentola, come chioccia nutrice di Lady Mary Ann, come svampita corista o come serva bergamasca.

Il musical “R&G-Romeo e Giulietta”, propone quindi un viaggio attraverso uno spettacolare susseguirsi di immagini, colori e suoni che si intrecciano alla prosa. Il dramma è qui rappresentato attraverso il racconto di Mary Arden che, come una grande stella della rivista, conduce nel sogno del figlio William Shakespeare. Cinema, musica ed animazione sono di ispirazione a questo spettacolo che trasforma uno dei drammi più amati della storia in un esilarante evento dal sapore di avanspettacolo.

Precede lo spettacolo Andrea Cavarra, tra i maggiori esperti della ricerca teatrale sulla maschera con Il Mascheraio. Un vero e proprio atelier di costruzione di maschere teatrali aperto al pubblico, con decine di maschere in cuoio, calchi in gesso, matrici in legno e tutti gli accessori del lavoro del mascheraio (pelli, pellicce, martelli, ecc.) utilizzati dal maestro Andrea Cavarra per far conoscere questa antica arte teatrale. Il mascheraio racconta la storia della maschera nella società, nella religione e nel teatro, dal teatro greco alla commedia dell’arte, fino ad arrivare ai giorni nostri. Ogni volta che un personaggio viene evocato il pubblico lo vede vivere di fronte a sé. Ogni volta che un aneddoto viene raccontato il pubblico comprende sempre di più in che modo la maschera è all’origine di tante forme di spettacolo moderne. Ma non solo, il mascheraio sceglie delle persone dal pubblico e mostra come nasce una maschera ispirata al volto di una persona, come gli si dà un carattere, un corpo, una voce e un significato. Man mano che il maestro svela come nasce una maschera, ce ne rivela anche tutti i significati simbolici, lo scopo sociale, ma soprattutto perché la maschera è sempre attuale. 

Dal 25 luglio Collinare festival del suono prosegue a Lari presentando le produzioni dedicate alla “Memoria e territorio” e“Connessioni” che culmineranno il 30 e 31 luglio con Atroce Favola, l’evento speciale di Collinarea Festival del Suono 2022.

Lo spettacolo in prima assoluta, scritto e diretto da Loris Seghizzi, è una rilettura in chiave contemporanea della celebre Madama Butterfly di Puccini, destrutturato nella forma e nello spazio, mescolando l’opera lirica con altri linguaggi artistici e dislocando la scena su due diversi palcoscenici grazie all’utilizzo di Connessioni©, ©, l’infrastruttura di cui Sartoria Caronte, società che organizza il festival, è proprietaria e attraverso la quale è stato cablato l’itero borgo di Lari.