Cinema e teatro in lutto per la morte di Valentina Cortese. Il ricordo di Pippo Zeffirelli, l’ntervento di Saverio Barsanti, direttore artistico dell’Associazione Teatrale Pistoiese

Si è spenta la mattina del 10 luglio 2019 a Milano l’attrice Valentina Cortese. Era nata nel capoluogo lombardo il 1° gennaio del 1923.

Attrice di spessore internazionale, ha lavorato con tutti i più grandi registi italiani. Questo il ricordo di Pippo Zeffirelli, figlio di Franco e vicepresidente dell’omonima Fondazione che conserva numerose testimonianze del sodalizio artistico tra l’attrice e il Maestro recentemente scomparso. Da ricordare, fra gli altri,  il sodalizio per il film Fratello Sole, Sorella Luna e per lo sceneggiato TV Gesù di Nazareth.

«Con grande dispiacere – afferma Pippo Zeffirelli – apprendo la scomparsa di Valentina Cortese, carissima amica del Maestro Zeffirelli e grandissima attrice. Per me era la Signora del teatro, probabilmente l’unica grande diva italiana. Memorabili ricordi sono le sue interpretazioni ne Il giardino dei ciliegi diretta da Giorgio Strehler, Tanto tempo fa diretta da Luchino Visconti, Maria Stuarda diretta da Franco Zeffirelli; poi ci sono i film, come Effetto notte di François Truffaut, che le valse la candidatura all’Oscar, e deliziose presenze sia nel film Fratello Sole sorella Luna, sia nel Gesù di Nazareth, nel ruolo di Erodiade, in entrambi i casi diretta da Franco Zeffirelli. È un’altra grande perdita per il mondo del cinema e del teatro».

Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo – Fondazione Franco Zeffirelli onlus  Piazza San Firenze 5 – Firenze
www.fondazionefrancozeffirelli.com; info@fondazionefrancozeffirelli.com

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“IL MIO RICORDO DI VALENTINA CORTESE”

di Saverio Barsanti / direttore artistico dell’Associazione Teatrale Pistoiese

“Quando nel 2006 demmo vita a “In verso veritas” mi venne subito l’idea di portare a Pistoia – dove non era mai stata – Magnificat il recital di Alda Merini con cui Valentina Cortese stava facendo un piccolo tour. Da ragazzo l’avevo vista più volte a Prato ne “Il giardino dei ciliegi” – ultimo suo spettacolo con Strehler – e in “Maria Stuarda” diretta da Zeffirelli alla Pergola e avevo capito che aldilà di certi aspetti ‘divistici’ si trattava di un’artista con la A maiuscola, come ce ne sono poche.Infatti non a caso aveva incantato, oltre ai citati, autori come Chereau, Gruber e Visconti a teatro e al cinema, tra i molti, Antonioni, Fellini, Truffaut, Aldrich, Losey, Terry Gilliam e il nostro Bolognini. E Pistoia meritava di averla almeno una volta con quello che sarebbe stato il suo ultimo spettacolo! Il Teatro Bolognini, pressochè esaurito, rimase incantato dai suoi modi da grande diva, con un abito/costume le cui maniche diventavano dei gigli bianchi che l’aiutavano ad esprimere con un’assoluta umanità le parole di grande dolore della Madonna immaginata dalla Merini. Oggi grande Valentina ti salutiamo per l’ultima volta: è stato per noi un onore averti conosciuta e ospitata nel nostro Teatro!”