Centro storico patrimonio dell’umanità: l’Unesco promuove (con qualche riserva) la gestione del Comune di Firenze

L’Unesco ‘promuove’ pur con qualche raccomandazione, la gestione del Comune di Firenze per quanto riguarda il suo centro storico, patrimonio dell’umanità dal 1982. E’ quanto si rileva dal report della missione consultiva sullo stato di conservazione del sito che si è svolta dal 22 al 25 maggio scorsi.

La missione, che ha coinvolto 62 partecipanti di dieci diverse istituzioni e l’audizione di comitati e associazioni, si è conclusa con un report redatto da Isabelle Anatole-Gabriel del Centro del Patrimonio Mondiale Unesco e da Paul Drury di Icomos International (consultabile al link: http://whc.unesco.org/document/160848).

La missione ha messo sotto la ‘lente’ le principali opere infrastrutturali, la gestione della mobilità e dei rifiuti, i flussi turistici. “In questi anni – dichiara il sindaco Dario Nardella, che ha presentato i risultati della missione in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il responsabile dell’ufficio Unesco del Comune Carlo Francini; Matteo Rosati, programme office, Unesco Regional Bureau for Science and Culture in Europe; Enrico Vicenti, Segretario Generale Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco; e Adele Cesi, focal point nazionale per l’attuazione della Convenzione sulla protezione del Patrimonio Mondiale Unesco del Mibact – abbiamo ascoltato con rispetto e umiltà tutte le osservazioni, le critiche e gli attacchi sullo stato di conservazione del nostro centro storico, senza prestarci a polemiche e lavorando duro. Alla fine abbiamo voluto essere sottoposti al giudizio dell’unica autorità internazionale autonoma e competente. Oggi presentiamo i risultati, confortati da un giudizio molto positivo sulla nuova pista dell’aeroporto, sulla tav e su molte politiche avviate dalla nostra amministrazione, dalla battaglia contro i fast food all’impegno sulla mobilità elettrica e al car e bike sharing”.

I giudizi espressi dalla commissione sono infatti larga parte positivi. Per esempio sull’aeroporto gli effetti diretti dell’espansione rappresentano un miglioramento rispetto alla situazione attuale grazie all’ampliamento delle destinazioni e servizi più affidabili, alla riduzione generale del rumore sulla città e al miglioramento della qualità visiva data dal ritorno a parco verde dell’area settentrionale della pista. Bene anche il progetto delle linee tramviarie, ritenuto un’opportunità per ampliare e migliorare gli spazi pedonali e accrescere la qualità urbana, e la Tav, che non crea danni al sito Unesco né problemi archeologici. Bene poi la pedonalizzazione di Piazza Pitti e di Piazza del Carmine, esempi di riduzione dell’uso dell’auto all’interno del centro storico. Premiata anche la politica del ‘riuso’ dei contenitori vuoti del centro storico, dal Tribunale di Piazza San Firenze alla Scuola Carabinieri di Santa Maria Novella.

Rispetto ai rilievi, “sulla tramvia – sottolinea il sindaco Nardella – prendiamo atto con grande rispetto del giudizio della commissione di valutazione ha dato sull’ipotesi di sottoattraversamento del centro storico e questo giudizio avrà una forte influenza sulle nostre decisioni. Aspettiamo gli studi di fattibilità sulle varie modalità di attraversamento del centro con la tramvia e ci prendiamo l’impegno di valutare ogni aspetto insieme agli uffici dell’Unesco”. A proposito poi dei parcheggi sotterranei in centro “rimane – continua il sindaco – il tema di piazza Brunelleschi: confermiamo che seppure sia inserito nel regolamento urbanistico ad oggi non è una priorità”.

“Non vedo tirate d’orecchie – ha concluso il sindaco – ma raccomandazioni positive, per esempio quella del continuare a investire nel turismo di qualità contro il cosiddetto mordi e fuggi”. (edl)

Intervento di Rosa Maria Di Giorgi, vicepresidente del Senato

“Il percorso di analisi, confronto, osservazione portato avanti dalla missione Unesco rende giustizia a chi si è speso in questi anni affinché il patrimonio storico- monumentale di Firenze sia preservato e fruito in maniera sostenibile”. Lo ha detto la vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi dopo la relazione in Palazzo Vecchio della missione consultiva sullo stato di conservazione del sito. “Apprendo con soddisfazione come l’operato dell’amministrazione fiorentina sia stato promosso sotto il profilo infrastrutturale, urbanistico ed ambientale: questo fa giustizia dei tanti luoghi comuni, e delle tante accuse pretestuose che sono state mosse negli anni”.

“Come abbiamo sempre sostenuto- sottolinea Di Giorgi- tutelare, anche in maniera rigorosa, i centri storici non significa bloccare lo sviluppo delle città: anzi, proprio la valorizzazione e la preservazione dello straordinario patrimonio di cui sono portatrici città come Firenze richiede un impegno altrettanto straordinario nell’ammodernamento e nella sostenibilità dei siti”.