Carlo Lorenzini in arte Collodi: l’anniversario della morte al Cimitero delle Porte Sante e presentazione del libro “Pinocchio bambino” di Stefano Sestini

La recente inaugurazione della mostra “Gernika” nella cripta della Basilica di San Miniato al Monte, precede di pochi giorni un anniversario molto importante: i 128 anni trascorsi dalla morte di Carlo Lorenzini, in arte Collodi. Anche quest’anno la ricorrenza sarà ricordata nel Cimitero delle Porte Sante di Firenze, attiguo alla Basilica che domina Firenze, dove l’autore è sepolto. Ma prima della commemorazione, sono in programma due appuntamenti strettamente connessi.

Venerdì 26 ottobre 2018 l’appuntamento sarà alle 11 presso il Frantoio della Basilica per presentare il libro “Pinocchio bambino”, scritto da Stefano Sestini. Si tratta di una sorta di sequel de Le avventure di Pinocchio di Carlo Lorenzini, in arte Collodi, scritto quasi per gioco con l’intento di immaginare cosa poteva accadere dopo che il burattino era diventato un bambino vero. Con i personaggi originali approfonditi ulteriormente, e altri nuovi, caratteristici e con problematiche contemporanee, l’autore ha mantenuto l’ambientazione toscana strizzando un po’ l’occhio al genere fantasy (sopra il titolo e in basso: ph. Caterina Balletti).

Pinocchio Ph. Caterina Balletti

Esaurita la presentazione, a mezzogiorno la celebrazione si sposterà nella Cripta della Basilica di San Miniato al Monte per visitare la mostra Gernika, inaugurata pochi giorni fa, e poi, davanti alla cappella della famiglia Lorenzini, per ricordare la figura di Carlo, non solo come “babbo” di Pinocchio, ma anche come direttore di testate dove già nella seconda metà dell’Ottocento trovarono spazio articoli di critica dei metodi violenti delle guerre, con la speranza di un mondo democratico, pacifico e di dialogo tra i popoli.

Come sottolinea Monica Baldi, presidente dell’Associazione Culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini, “negli scritti di Collodi è forte il richiamo alla partecipazione popolare, alla morale e al valore dell’Unità d’Italia. In tal senso la mostra ‘Gernika’, apertasi quasi in concomitanza con la commemorazione di Lorenzini, offre a tutti un’occasione unica per ricordare l’importanza dei valori trasmessi anche nella fiaba più nota al mondo considerando che Pinocchio ha tutte le carte in regola per diventare il vero Ambasciatore di cultura e pace”.

INFO
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