Capitaneria di porto: scattato il divieto di cattura del tonno rosso da parte dei pescatori sportivo-ricreativi. Già raggiunta la quota delle catture decise a livello Ue

È entrato in vigore dalle ore del giorno 4 luglio 2021 il divieto di cattura del tonno rosso (Thunnus Thynnus) da parte dei pescatori sportivo/ricreativi.

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, con proprio decreto datato 03/08/2021, ha disposto la chiusura definitiva, per l’anno 2021, della campagna di pesca sportiva/ricreativa di questa specie ittica essendo stato raggiunto a livello nazionale il numero di catture stabilite dall’Unione Europea.

La quantità di tonni che è possibile pescare è attribuita, come ogni anno, sulla base delle direttive dell’ICCAT, l’ente internazionale che effettua gli studi scientifici per verificare lo stato di salute dei tonnidi nel Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico e che appunto suggerisce i quantitativi massimi prelevabili in ogni stagione da parte dell’Industria della Pesca. L’Unione Europea, a sua volta, effettua una ripartizione tra i vari Stati Membri in funzione dell’importanza della flotta peschereccia di ciascuno Stato e del rispetto delle normative in materia negli anni precedenti. Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, infine, ripartisce la quota nazionale tra i vari sistemi di pesca.

Di conseguenza, in relazione al raggiungimento delle quote di cattura consentite, a partire dal 4 agosto 2021  è entrato in vigore il divieto assoluto di pesca sportiva di questa specie altamente minacciata dal sovra-sfruttamento. Per i pescatori sportivo/ricreativi è comunque consentito per tutto l’arco dell’anno, a tutte le unità già in possesso dell’autorizzazione per la pesca sportiva del tonno rosso, continuare a catturare esemplari della specie a condizione che vengano immediatamente rilasciati in mare (cosiddetta tecnica del “catch/release”).  Si invita quindi al rispetto della normativa al fine di non incorrere nelle sanzioni previste per legge.