Capannone a fuoco il 3 luglio 2020, il Comune di Campiglia anticipa i pagamenti alle imprese che hanno ospitati i cittadini evacuati dalle loro abitazioni
Il Comune di Campiglia Marittima ha deciso di assumersi l’onere di anticipare i pagamenti alle attività del nostro Comune che hanno garantito vitto e alloggio alle famiglie evacuate dalle loro abitazioni in seguito all’incendio del capannone commerciale del 3 luglio 2020. In questa vicenda, che ancora vede impegnate le istituzioni e i privati a lavorare per monitorare la situazione mentre si sta demolendo la struttura ridotta ad un ammasso di materiali bruciati e distrutti, chi ha subito di più, insieme ai privati che hanno visto andare in fumo immobile e attività, sono i residenti allontanati dalle loro case in via precauzionale. L’attesa, però, del pagamento da parte dei privati alle attività intervenute nella gestione dell’emergenza, rischia di arrecare forte disagio a queste ultime. Nel consiglio comunale convocato per martedì 27 ottobre verrà messa in approvazione una delibera che, con oggetto “Incendio fabbricato commerciale del 3 luglio 2020, via Indipendenza 7. Spese di vitto e alloggio per popolazione evacuata. Riconoscimento debiti fuori bilancio” permette di anticipare da parte del Comune il pagamento alle strutture alberghiere, ricettive e di ristorazione che hanno messo a disposizione le loro attività durante l’emergenza, per poi rivalersi sui privati che sono, loro malgrado, responsabili dell’avvenuta evacuazione.
Dichiara la sindaca Alberta Ticciati: “Questo intervento non sarebbe proprio del Comune, non è un nostro obbligo, ma a maggior ragione in un momento difficile e incerto per l’economia come questo abbiamo ritenuto necessario ed opportuno supportare e dare risposta alle attività che si sono prestate, saldando noi le spese da loro sostenute per il vitto e l’alloggio, senza che queste siano costrette ad attendere i tempi (lunghi) dell’assicurazione. Un debito fuori bilancio per il Comune, ovvero una spesa non prevista nella programmazione economico finanziaria dell’Ente, ma giustificata per l’urgenza e la gravità della situazione, alla quale seguirà l’iter con il quale ci rivarremo sui proprietari dell’immobile”.
Ripercorrendo la vicenda. Il 3 luglio scorso il capannone di via Indipendenza a Venturina Terme dove si trovava l’emporio Jia Jia Mai andò a fuoco, lo stesso giorno la sindaca, riunito il COC, Centro operativo comunale di protezione civile, valutando i rilievi dei tecnici presenti sul posto con la sindaca stessa, dispose l’evacuazione per 58 nuclei familiari, ben 147 persone dovettero abbandonare le proprie abitazioni, recandosi nella maggior parte dei casi da parenti ed amici, mentre 15 persone che poi nei giorni successivi sono aumentate raggiungendo il tetto di circa 65 persone, trovarono alloggio in strutture ricettive che avevano disponibilità di alcune camere. L’indicazione di rivolgersi a strutture ricettive e non allestire un campo tende mobile delle protezione civile, come anche messo sul tavolo delle ipotesi, era stata una scelta ponderata soprattutto in ragione dell’emergenza sanitaria Covid 19, situazione che rendeva estremamente rischioso l’allestimento di un campo tende provvisorio. A seguito delle ordinanze sindacali sono stati adottati provvedimenti dirigenziali di urgenza per l’assistenza alla popolazione evacuata, la fornitura di acqua e pasti per le squadre d’intervento dei Vigili del Fuoco e dei volontari di Protezione Civile, seguendo le procedure previste per legge.
In sintesi, l’operazione di anticipo del pagamento richiede un impegno di 42.662,50 euro da parte del Comune di Campiglia Marittimama e a favore delle attività coinvolte, la somma che viene anticipata dal Comune rientrerà, attraverso il Settore Servizi Finanziari dell’Ente che dovrà immediatamente avviare le procedure di recupero della spesa sostenuta a carico di terzi responsabili, ricorrendo, qualora necessario, alla messa in mora con conseguente recupero coattivo della stessa.