Canzoni e grandi film per parlare (a Crespina) della nostra storia. Mentre in un cortile (a Livorno) va in scena don Milani

L’UNITÀ D’ITALIA, 15O DI STORIA SECONDO CHECCACCI E ZANNELLI

In chiave ironica si parla di Unità d’Italia, al festival di cene e teatro Utopia del Buongusto di Guascone Teatro. Domenica 10 settembre 2017, alle 21,30 nella Tenuta Castellani di Ceppaiano a Crespina – Lorenzana (Pisa), la Macchina del Tuono mette in scena lo spettacolo comico “C’era una volta l’Italia: 150 anni di storia in 12 canzoni e qualche capolavoro”. Con Fabrizio Checcacci (foto sopra il titolo) e Cosimo Zannelli.c’ era una volta l’ italia fabrizio checcacci 2

Un attore/cantante e un musicista raccontano 150 anni di Italia unita attraverso canzoni e grandi film: da Monicelli a Visconti, da De Andrè a Gaetano e Vecchioni per una serata che si preannuncia magica. Alle 20, cena in luogo. Informazioni e prenotazioni al 3280625881-3203667354. Programma completo su www.guasconeteatro.it. Da non perdere lo sguardo che si confonde tra vigne e uliveti e le degustazioni dei vini della casa.

Lo spettacolo ripercorre con ironia e divertito distacco le vicende che hanno attraversato la storia dell’Italia dal 1861 fino ad oggi e lo fa tramite spezzoni di film celebri i e la colonna sonora dei capolavori della canzone italiana. L’intento è quello di mostrare il “come eravamo” e quello che siamo diventati oggi, sorridendo (ma non troppo) sui vizi, virtù e strategie di sopravvivenza dell’italiano medio, alla forte luce di questo importante, e per qualcuno ingombrante, anniversario. Il secolo scorso, frammentato dalle grandi guerre, la fine del precedente, col risorgimento e l’unità d’Italia, e il secolo corrente caratterizzato da crollo e nascita di grandi imperi economici e dal terrorismo internazionale, hanno sicuramente formato la nostra nazione, prima così frammentata, e grandi artisti come Monicelli, Visconti, Rossellini hanno fatto un ritratto preciso di come questo è avvenuto. In musica, poi, poeti moderni come De Andrè, Gaetano, Vecchioni e Bennato ne hanno scritto la colonna sonora. Sul palcoscenico tre artisti e un proiettore per ripercorrere la nostra storia, suonando e cantando “Titanic” o “Aida” mentre lo schermo proietta Sordi e Gassman nelle trincee della Grande Guerra e Benigni parla dell’olocausto.

SCENARI DI QUARTIERE A LIVORNO: LA STORIA DI DON MILANI

Domenica 10 settembre 2017, ore 19, per “Scenari di quartiere – Teatri al Calasole”, nel cortile di via Agnoletti, quartiere Corea, in scena lo spettacolo teatrale “Cammelli a Barbiana – Don Milani e la sua scuola“ di Francesco Niccolini e Luigi d’Elia con Luigi d’Elia, regia Fabrizio Saccomanno, con la collaborazione della Fondazione Don Lorenzo Milani e del Festival Montagne Racconta (Treville, Montagne TN). A seguire presso il Centro don Nesi, via Giorgio La Pira 11, presentazione del libro “Cammelli a Barbiana – Don Lorenzo Milani e la sua scuola” di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia (Edizioni Erasmo). Interverranno gli autori; presentazione di Stefano Romboli. Seguirà rinfresco offerto dal Centro don Nesi. L’ingresso è gratuito.Cope don Milani copia

“Cammelli a Barbiana” riproduce il testo del monologo teatrale realizzato da Francesco Niccolini e Luigi D’Elia. Il volume ripercorre la vicenda biografica, spirituale e morale di Don Lorenzo Milani: dagli anni della giovinezza del ‘signorino’ Lorenzo alla improvvisa, folgorante vocazione, dal primo incarico alla parrocchia di Calenzano fino all’esperienza di Barbiana, dove don Milani realizzerà quel modello di scuola che lo rese celebre. A cinquant’anni dalla morte di un prete scomodo, polemico, inviso alle gerarchie ecclesiastiche e riabilitato recentemente dalla visita a Barbiana da parte di papa Francesco, gli autori indagano una personalità capace di elaborare idee ancora attualissime, ricorrendo a episodi significativi e attingendo a porzioni testuali delle opere di Don Milani stesso e delle testimonianze di suoi ex allievi. Il libro, corredato da materiale fotografico, include anche testi di Manuela Correros Verbitsky, autrice della prefazione, di Sandra Gesualdi e dei due autori, Luigi D’Elia e Francesco Niccolini.
Luigi D’Elia (Brindisi, 1976) è narratore, costruttore di scene e educatore. Lavora da oltre 15 anni con bambini, ragazzi e maestre. Ha all’attivo, con Francesco Niccolini, cinque spettacoli tra i più premiati del teatro ragazzi. Da questi spettacoli sono nati i libri Aspettando il vento (BeccoGiallo 2014), finalista al Premio Andersen di Letteratura per l’Infanzia e La grande foresta (Titivillus 2012).
Francesco Niccolini (Arezzo, 1965) drammaturgo e scrittore. Lavora con molti e diversi attori del teatro italiano, da Marco Paolini ad Alessio Boni, da Luigi D’Elia a Roberto Anglisani.
Ha pubblicato libri con Einaudi, BeccoGiallo, Titivillus, Manni, Scienza Express e Edizioni Erasmo (Blocco3, coautore assieme all’attore Fabrizio Brandi).

“Scenari di quartiere – Teatri al Calasole”, direzione artistica Fabrizio Brandi, è organizzata dalla Fondazione Teatro Goldoni e dal Comune di Livorno, con il contributo dell’Autorità Portuale, Quartieri Uniti Eco- Solidali, Baretto in movimento e la collaborazione di Casalp, Associazione Don Nesi e Vera Consulting di Milano. “È un Teatro fuori dal Teatro – spiega Fabrizio Brandi, direttore artistico del Festival – non più soltanto poltrone comode in una sede specifica bensì la scelta di un nuovo tipo di linguaggio che vede i teatranti e il teatro vivere la città.  Lo si vede per strada, dalla finestra di casa o scendendo con una sedia in piazza. Un teatro sociale che unisce persone e quartieri“. Un teatro semplice dunque, di narrazione, che ha in sé la semplicità della tradizione orale e della famosa “veglia a seggiola” che avveniva una volta, non troppo tempo fa, nei nostri quartieri.